Aso: la decisione di Ard va contro la lotta al doping
| 17/10/2008 | 17:52 Aso, società che organizza il Tour de France, spiega in un comunicato di non aver compreso il motivo della decisione, presa da parte della televisione pubblica tedesca ARD, di non trasmettere piu' in diretta la Grande Boucle, a causa degli scandali di doping che stanno scuotendo il mondo del ciclismo negli ultimi anni.
«L'ARD chiede una lotta contro il doping e si dice disgustata quando si scoprono i casi di ciclisti dopati, ma dimentica che ASO è impegnata da anni nella lotta senza tregua contro il doping. Non solo, ma la decisione di ARD colpisce sfortunatamente tutti coloro che lottano contro il doping. Siamo dispiaciuti inoltre per le centinaia di migliaia di tifosi tedeschi».
«La grande maggioranza dei corridori non si dopa - continua il comunicato citando Pierre Brodry, presidente dell'Agenzia Antidoping Francese che ha diretto le analisi del Tour ed ha escluso sette ciclisti - e questo ARD non lo deve dimenticare».
L'ipocrisia è la malattia più diffusa dei nostri tempi.
Erano forse meglio gli anni dell'epo libera,dei corridori a 60 d'ematocrito(1990-1996)?
Meglio far finta di niente, per vendere il prodotto sportivo meglio?
Due anni fa,Fifa 2006 in Germania:non c è stato un singolo test a sorpresa sulle squadre!!!!
Poi scrivono dei diserbanti come causa della SLA...
Se fossero veramente onesti:restituiscano tutti i soldi guadagnati con gli spot dell'era Ullrich!
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