Manzano lancia nuove accuse

| 03/05/2004 | 00:00
Jesus Manzano ha parlato per non ''rischiare'' piu' la propria vita: il corridore spagnolo affida al quotidiano parigino Le Monde le ''prove'' di quanto ha detto, accusando il presidente dell'UCI Hein Verbruggen e il cinque volte vincitore del Tour de France, Lance Armstrong, di ''ipocrisia''. Per Manzano (nella foto durante l'udienza papale con i compagni della Amore&Vita) i dirigenti del ciclismo vogliono ''insabbiare'' il suo caso, venuto alla luce con le dichiarazioni di fine marzo al quotidiano spagnolo AS: ''vogliono insabbiarlo, che la verita' venga fuori non interessa a nessuno''. Manzano afferma di aver proposto di parlare davanti al Consiglio superiore dello sport spagnolo, di portare le prove, ma - garantisce - ''non ho avuto risposte''. ''Sono certo che ci sono state pressioni politiche, ma voglio credere che con il nuovo governo le cose cambieranno''. Ha parlato - afferma - perche' ''per due volte ho avuto paura di morire'': ''la prima durante il Tour, quando mi sono ritrovato all'ospedale dopo un malore nella tappa di Morzine. Al mattino, il medico della squadra (la Kelme), mi aveva dato emoglobina per animali. E' un assassino, non un medico! La seconda, a fine luglio, dopo una trasfusione di sangue a Valencia''. Le prove che Manzano afferma di avere in mano sono ''le ricette di ormoni maschili firmate personalmente da Eufemiano Fuentes, medico della Kelme nel 2002, programmi di cure di EPO e ormoni della crescita studiati dal suo successore Walter Viru, nel 2003. Ho conservato tutto e ho consegnato tutto alla Federciclismo spagnola''. Nell'intervista, il corridore se la prende con tutti i suoi colleghi che non l'hanno sostenuto e in particolare con l'americano Lance Armstrong e con il presidente della Federazione internazionale UCI, Hein Verbruggen, che l'hanno accusato di mentire: ''i bugiardi e gli ipocriti - risponde Manzano - sono quelli che mi accusano di mentire. Guadagnano un sacco di soldi grazie alla bicicletta e non vogliono che si parli di doping''. Il 6 aprile scorso, Manzano era stato ascoltato anche da Raffaele Guariniello, il pm di Torino che da tempo indaga sulla diffusione di farmaci anche nel mondo del ciclismo. In quella occasione, il corridore spagnolo dichiaro' di aver assunto sostanze dopanti nei Giro d'Italia 2001 e 2002, fornendo anche un elenco di tutti i prodotti che gli erano stati somministrati. Le affermazioni di Manzano furono giudicate ''sconvolgenti'' dagli investigatori torinesi.
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