L'ORA DEL PASTO. QUELLI DELLA GIR...AVOLTA - REMO SABATINI - 6

STORIA | 23/05/2025 | 08:15
di Marco Pastonesi

Corse il Giro d’Italia nel 1951 con la maglia gialla della Bartali-Ursus. In prestito: la sua squadra ufficiale era la Legnano-Pirelli, maglia verde. A volerlo in squadra fu proprio Gino. E lui, al capitano, si consegnò anima e corpo, fedele e generoso, onorato. Aveva chiesto solo un giorno per potersi esprimere in libertà: la sesta tappa, la Perugia-Terni, 83 chilometri a cronometro. Tanto più che la partenza era stata fissata a Ponte San Giovanni, dove lui abitava. Ma al pronti-via la libertà si trasformò in prigionia: “Cerca di arrivare in tempo massimo – gli fu detto -, non ti affaticare troppo, domani abbiamo tre scalate per arrivare a Roma e ci servi”. Giravolta. Al traguardo Fausto Coppi festeggiò la vittoria, lo svizzero Fritz Schaer la maglia rosa.


Remo Sabatini era “Un campione d’altri tempi”, come nel titolo del libro che il figlio Sergio ha dedicato al padre, con affetto e documenti. I tempi di Bartali e Coppi, i tempi degli sterrati quando erano la norma e non l’eccezione, i tempi delle maglie di lana con i colletti svolazzanti e delle bici con i telai di ferro, i tempi in cui si correva per costruirsi un futuro, o almeno una casa, o soltanto una bottega da ciclista. Del 1926, terzo di cinque figli, brillante a scuola (vinse un premio letterario per la Festa del Risparmio, che gli valse 10 lire in un libretto vincolato per tre anni), poi le serali e un apprendistato da elettricista, un mestiere che avrebbe fatto prima e dopo la carriera da corridore.


La prima bicicletta a metà con suo fratello Giovanni. Chi cominciava in bici, la nascondeva a metà percorso e proseguiva a piedi; chi cominciava a piedi, prendeva la bici a metà percorso e proseguiva pedalando. Oppure in due, a turno, uno in sella e l’altro sulla canna. Finché riuscirono ad acquistare un’altra bici, usata. Le prime corse dietro un camion, e quando gli altri rimanevano dietro e lui, unico, gli stava davanti, gli si aprirono le corse vere. Sembra una leggenda: la maglia (grazie a una sarta che gliela confezionò usando avanzi di lana), gli allenamenti (intorno a casa per non essere sorpreso dal buio), l’esordio (tre corse, tre vittorie, allo sprint o per distacco), la prima squadra (il Veloce Club Perugino, che gli fece pagare la maglia: Cocco, ce dispiace ma nun te la potemo da’ gratise”), la seconda squadra (il Velo Club Foligno: e lì maglia “gratise”), fino alla decisione di lasciare il lavoro e concentrarsi sul ciclismo (e il padrone che gli promise “un domani io so’ sempre qua”, e così sarebbe stato).

Dal 1947 al 1953, sette anni vissuti velocemente. Dilettante, indipendente, professionista. Un giorno di gloria, il 18 giugno 1950, al Campionato italiano indipendenti del 1950, in Sicilia, a Milazzo. Al traguardo volante di Messina trascinò via un gruppetto. Sul San Rizzo, nei Peloritani, la selezione. Andò in fuga. Da solo. E da solo giunse al traguardo con 4’12” di vantaggio. Un’eternità. Oltre la gloria, anche la maglia bianca a fascia orizzontale tricolore, ancora incorniciata nel salotto della casa di famiglia a San Fortunato della Collina, a otto chilometri da Perugia, sulla strada per Marsciano.

Sabatini, quel titolo di campione italiano, altre vittorie, tanti piazzamenti. I raduni collegiali con gli azzurri di Giovanni Proietti nel 1949, l’ingaggio nella Legnano nel 1950, nello stesso anno il Giro dell’Africa del Nord con la squadra francese Vedette nel 1950 e il Tour de France con la nazionale dei cadetti, fu lì che Gino cominciò a considerarlo, apprezzarlo, stimarlo. La prima tappa di quel Tour, la Parigi-Metz, 307 chilometri, finale nervoso, gruppo frazionato, Remo rimase davanti, primo Ferdy Kubler che avrebbe poi vinto il Tour, lui nono e primo degli italiani. “La sera in albergo Ginettaccio gli disse: ‘Te tu va’ forte, se continui ‘ossì vinci il Tour’. In realtà chiese una dispensa per averlo, di tanto in tanto, in appoggio a sé stesso”.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'Union Cycliste Internationale (UCI) annuncia che il corridore portoghese António Carvalho Ferreira è stato provvisoriamente sospeso in conformità con le regole antidoping dell'UCI, a causa di anomalie inspiegabili nel suo passaporto biologico dell'atleta nel 2018, 2023 e 2024. Carvalho ha...


Dal fango delle prime tappe fino al sole del traguardo finale, Maurizio e Carlotta Fondriest insieme al fidanzato di quest’ultima, Giovanni Stefania, hanno portato a termine la Nedbank Gravel Burn 2025, una delle gare gravel più dure e affascinanti del...


Come avevamo annunciato nei giorni scorsi, Alé Cycling ha annunciato un resyling organizzativo del suo distributore americano FZ Import & Distribution Corp con Alessia Piccolo che assume la carica di CEO e Peter Kukula quello di direttore Generale. Ecco il comunicato...


Con il Mondiale su pista in Cile di Mattia Predomo - che lo ha visto migliorare il record italiano nello Sprint a squadre insieme ai compagni di Nazionale - si è ufficialmente conclusa la stagione 2025 della Campana Imballaggi Geo&Tex...


Tim Wellens è uno dei corridori più esperti del gruppo e la sua UAE Emirates anche quest’anno è stata la squadra con il maggior numero di vittorie. A 34 anni, Wellens prova ancora la stessa emozione nell'appuntare un numero di...


Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sfrutta una tecnologia brevettata...


La stagione del ciclocross vivrà uno dei suoi momenti più attesi nel fine settimana dell’8 e 9 novembre, quando Middelkerke, storica località belga affacciata sul Mare del Nord, ospiterà i Campionati Europei di Ciclocross UEC 2025. Due giornate di puro...


In vista della quinta edizione di BEKING, l’associazione avvia un nuovo ciclo di attività educative dedicate ai più giovani. A partire dal 10 novembre, alcuni tra i più celebri ciclisti professionisti incontreranno gli alunni delle scuole del Principato per parlare...


E’ un’oasi. E’ un presidio. E’ un campo neutro, un rifugio antistress e antitraffico, un principato della lentezza e della sostenibilità. E’ un centro immobile della mobilità. Ed è anche un centro – ma sì, non è una parolaccia -...


Ottimi risultati nella due giorni di gare per l’Ale Colnago Team impegnato in Toscana ed Emilia Romagna. Sabato 1 novembre al Mugello Circuit di Scarperia nella 5a edizione del Trofeo Città di Firenze, gara internazionale di ciclocross, il team modenese...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024