
Ieri pomeriggio, nel corso della prima tappa della Vuelta Espana Femenina, ha destato un po’ di perplessità vedere solo cinque atlete della Visma Lease a Bike schierate in cima alla pedana di partenza e poi, qualche secondo dopo che il cronometro aveva iniziato a girare, apparire in fretta e furia le altre due componenti della formazione. In molti si sono chiesti cosa stesse succedendo al team di Marianne Vos e Pauline Ferrand-Prévot. Qualche ora dopo la fine della cronosquadrel a spiegazione è arrivata, attraverso un comunicato, direttamente dalla squadra olandese.
Nel documento si legge: «Sebbene le atlete siano arrivate in tempo per il controllo obbligatorio della bici prima della cronometro a squadre, si sono verificati ritardi a causa dell'arrivo in ritardo di un'altra squadra. Inoltre, il controllo è stato inizialmente effettuato da un solo addetto, allungando ulteriormente i tempi di attesa. In seguito è stato schierato un secondo ispettore, ma a quel punto il Team Visma | Lease a Bike Women non ha potuto beneficiare di questa cosa Di conseguenza, alcune cicliste hanno ricevuto le loro biciclette così tardi da non riuscire a partire in tempo».
E si conclude con le dichiarazioni di Jacco Verhaeren, responsabile delle prestazioni del Team Visma che spiega: « Sono andato direttamente dalla giuria UCI dopo la tappa. Anche loro hanno ammesso che la questione non è stata gestita correttamente. Operiamo nello sport d'élite e questa è una delle gare più importanti del calendario. Naturalmente, ci congratuliamo con i legittimi vincitori di oggi, Lidl-Trek, per la loro vittoria. Allo stesso tempo, vogliamo sottolineare che lo sport riguarda il fair play per tutte le squadre. Purtroppo, oggi non è stato così e ce ne rammarichiamo profondamente».
A rendere evidente che qualcosa non abbia funzionato a dovere c'è anche che la Giuria, come succese alla fine di ogni gara, ha emesso il suo comunicato: Il collegio dei commissari ha sanzionato (1600 Franchi Svizzeri in totale) tutte le atlete della Movistar e il direttore sportivo Unzue per «Non essersi presentate 15 minuti prima della cronometro al controllo delle biciclette». Il caos, come riporta il sito spagnolo Marca, sarebbe iniziato proprio a causa del ritardo del team iberico e da un conseguente effetto domino che ha coinvolto anche altre squadre salite in pedana successivamente.
Kelvin Dekker, uno dei direttori sportivi della compagine iberica, avrebbe ammesso l'errore evidenziando però che secondo lui la multa cominata alla Movistar sarebbe ingiusta.
Questa la ricorstruzione dei fatti, di una prima giornata di Vuelta un po' caotica. Per dovere di cronaca ricordiamo che Movistar ha concluso la cronometro a squadre in settima posizione e Visma Lease a Bike si è classificata decima rispettivamente con 16 e 21 secondi di ritardo dalla Lidl Trek di Ellen Van Dijk che oggi partirà in maglia rossa per affrontare la seconda tappa della Vuelta Espana Femenina.