Savoldelli: a fine stagione mi ritiro

| 04/07/2008 | 14:31
Penultima tappa del Giro d’Italia: quella del Gavia, del Mortirolo e dell’Aprica. Quando vede il cartello -3 km dall’Aprica, a Paolo Savoldelli viene da dirsi: "Dai che è l’ultimo gran premio della montagna che faccio". E al traguardo arriva più sereno. Poi cercano di fargli cambiare idea, soprattutto Fabio Bordonali. Il suo team manager lo implora di aspettare, di pensarci, di ripensarci. Savoldelli aspetta, ci pensa, ma non ci ripensa. Ha deciso: a fine 2008 smette di correre. Savoldelli, perché? "Perché ho cominciato ad andare in bici a 8 anni, e a correre a 14, e continuo a girare, divertirmi, soffrire eppure essere contento di questa sofferenza. Come se la sofferenza fosse una regola. Ma tutto questo oggi lo faccio con qualche pensiero. E i pensieri pesano. Soprattutto in bici". Che cos’era il ciclismo? "Da bambino era grandi fughe e grandi salite, era sogno e fantasia, era mio zio che mi scortò in bici sul Gavia quando la strada era ancora stretta e sterrata, era mio padre che mi parlava di Merckx e Moser, era il Giro con la vittoria di Visentini e poi con la sua sconfitta per "colpa" di Roche, erano i pomeriggi davanti alla tv con le parole di De Zan". Poi da professionista? "Era l’epoca di Rominger e Indurain, Bugno e Pantani. Quando mi sono trovato in gruppo, con loro, mi sembrava di essere al cinema. Ero ossessionato da un dubbio: pensa se li faccio cadere". Che ciclismo lascia? "Uno sport ancora meraviglioso, ma senza più una sua identità. Oggi tutto è comandato dalla federazione internazionale e da quelle nazionali, dagli organizzatori e dai gruppi sportivi.I corridori sono quelli che contano di meno. Si va alla ricerca dello spettacolo". Il momento più bello? "Il Giro 2005. Avevo vinto quello del 2002, poi tre incidenti mi hanno spedito k.o. Potevo smettere, ho tenuto duro. E ce l’ho fatta anche senza squadra in salita". Da gregario a capitano, da capitano a gregario. "Gregario di Cipollini. Corridori come Scirea, Calcaterra e Fagnini mi hanno insegnato il mestiere. Altro che radioline. Ho rifatto il gregario a Lance Armstrong. Costruito per vincere, in qualsiasi sport. Anche in canoa o su un bob". Savoldelli, lei è anche quello del 49,9. "Giro 1999, Madonna di Campiglio, controllato nella stanza di Martinelli: hanno detto e scritto 50,9, poi tolto 1 punto come da regolamento, dunque 49,9, cioè un filo sotto il limite del 50% di ematocrito. Ma non era vero: avevo 48,9, e senza togliere 1 punto. Normalmente avevo 46-47, ma si veniva da tappe di montagna, ed eravamo disidratati. Ho un rimpianto: non aver chiesto di fare un altro esame. Avrebbe potuto dimostrare che quella macchina era tarata male". Ha più dato o ricevuto? "Si dà e si riceve. Al Colle delle Finestre ho dato l’anima, ma ho ricevuto un Giro. Il ciclismo mi ha dato carattere, spirito e coraggio, e la capacità di accettare le cose come vanno". Più corridore che personaggio: vero? "A 11 anni andavo in cantiere con mio padre, poi la mattina pedalavo e il pomeriggio lavoravo. Sarà dei bergamaschi, ma siamo semplici e con i piedi per terra. Mai avuto bisogno di tatuaggi e veline". E adesso? "Da domani al 13Giro dell’Austria. Poi un bel finale di stagione, magari con il Mondiale crono: mai fatto. Sarebbe bello chiudere debuttando". da La Gazzetta dello Sport del 4 luglio a firma Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Terzo successo su quattro prove per Lucinda Brand nella Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite. La regina olandese, già vincente a Tabor e a Terralba domenica scorsa in Sardegna (non ha disputato la manche di Flamanville) oggi si è...


Sappiamo che al Giro non ci saranno Pogacar e Del Toro, Evenepoel e Antonio Tiberi, si spera possa esserci Jonas Vingegaard, che da nostre fonti risulterebbe avviato ad un importante sì. Un punto di domanda, grande quanto una nazione, grande...


È il tempo di festeggiare una fine e un nuovo inizio. È il tempo dei bilanci e delle valutazioni, dei ricordi e dei sogni. È il tempo di un brindisi che si fa augurio e di candeline che si fanno...


Si è conclusa nella peggiore maniera possibile l'avventura di Giovanni Carboni con la Unibet Rose Rockets. Il corridore si era unito alla squadra belga quest'anno a ma a settembre è stato sospeso dall'UCI a causa di anomalie inspiegabili nel suo...


La consueta cena sociale di fine stagione del Team F.lli Giorgi si è svolta lo scorso venerdì al ristorante Pio Nono di Erbusco, nel Bresciano, dove il presidente Carlo Giorgi ha radunato tutta la squadra, amici, sponsor, autorità per festeggiare...


La maggior parte delle squadre si trova in ritiro in Spagna, tra Costa Blanca e Isole Baleari e ieri a incontrare la stampa, per il consueto media day a Benidorm, è stata la UAE Emirates XRG che ha svelato obiettivi...


Capita di prendere freddo, inutile girarci tanto attorno. Anzi, in tutta franchezza, il freddo fa quasi parte dei giochi se prevedete di affrontare una discesa o uscite presto alla mattina. Ecco, se cercate una protezione aggiuntiva, una sorta di asso...


È stata un’annata davvero speciale per il comitato provinciale di Lecco che nel 2025 ha spento 30 candeline, tanti affiliati, tanti successi e la ciliegina sulla torta regalata da Filippo Conca con il suo titolo italiano su strada. Ieri sono...


È una pubblicazione che nel titolo e nel sottotitolo - "Il ciclismo giovanile,  Il valore delle relazioni nel ciclismo moderno" - rappresenta con evidenza didascalica i temi trattati dall’autore, il dottor Davide Marceca con la collaborazione del prof. Sergio Introzzi, autore...


È arrivata la sentenza della giustizia ordinaria sul caso del team W52-FC Porto: l'ex allenatore Adriano Quintanilha è stato condannato a quattro anni di carcere mentre il direttore sportivo Nuno Ribeiro dovrà scontare una pena di nove mesi. Il team...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024