L'ORA DEL PASTO. CON ALBERTO, DINO E «MARCOPOLOAPEDALI« LA CINA E' PIU' VICINA

NEWS | 18/04/2024 | 08:16
di Marco Pastonesi

La Cina non è vicina. Dodicimila chilometri. In bici è un viaggio, un’avventura, un’impresa. Ma qualcuno potrebbe anche considerarla una scommessa, un’incoscienza, una follia. Settecento anni dopo la morte di Marco Polo, che verso la Cina viaggiò a cavallo ma di cavalli muli e cammelli e non di una bici e ci mise tre anni, Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, 67 e 64 anni, veneziani e del Pedale Veneziano, ripercorreranno la Via della Seta: da Venezia a Lubiana, Belgrado, Istanbul, Trabzon, Tbilisi, Baku, Ashgabat, Samarcanda, Tashkent fino a Pechino. La partenza il 25 aprile, il giorno di san Marco, l’evangelista, il patrono di Venezia a cui anche Polo deve il nome. L’arrivo – salvo imprevisti – i primi di agosto, dopo 82 tappe e 17 giorni di riposo, cioè di visite e incontri istituzionali. Il ritorno a casa in aereo. Quattordici ore. Al confronto, niente.


La Cina non è vicina. Dodici Paesi. Due bici gravel, quattro borse (abbigliamento, ricambi e attrezzi, cibo di scorta), niente tende. Frontiere (quella tra Georgia e Azerbaigian è chiusa dai tempi del Covid, “tranne casi eccezionali”, e anche grazie al Ministero degli Esteri si pè riusciti a farlo rientrare qui), deserti (in Turkmenistan), altipiani (in Kazakistan). Salite, sterrati. Ambasciate, visti. Fiorin e Facchinetti hanno pedalato per mezzo mondo, anche già su una parte, la prima, di queste strade. Hanno esplorato la Patagonia, si sono spinti in Egitto, hanno vagato per la Scandinavia. Sanno come muoversi. A forza di gambe, ma anche di testa. Possiedono energia da vendere, ma anche curiosità e prudenza, coraggio e voglia. Pedalano per un irresistibile bisogno, e non certo di denaro. Questi viaggi arricchiscono soltanto dentro.


La Cina non è vicina. Sessantacinquemila metri di dislivello. Ci avevano già provato più di vent’anni fa, Fiorin e altri nove, ma proprio Fiorin non ce l’aveva fatta. Nessuna rivincita, tanto più che Fiorin non ci aveva mai più pensato. Poi i 700 anni dalla morte di Marco Polo, un’occasione, ora o mai più. Adesso la situazione pare ancora più complicata di 23 anni fa, perché non è certo questo il periodo più facile per viaggiare tra guerre e attentati, tra sospetti e diffidenze, tra calamità naturali e differenze culturali più forti. Ma la bicicletta è uno strumento di pace, e chi va in bici porta comunque un messaggio pacifico, disarmato, amichevole, e sempre semplice, pulito, sostenibile. Loro due, le loro due biciclette, nessun mezzo al seguito.

La Cina non è vicina. Da mesi Fiorin e Facchinetti si stanno preparando, ciclisticamente e spiritualmente, a questa spedizione. Conoscendo Fiorin, ciclonauta autore di guide a pedali e a piedi, qualcosa nascerà. Intanto sarà possibile seguirli, se non proprio accompagnarli, attraverso fotografie e appunti di bordo sul sito di Ediciclo, pagine dedicate su Instagram e Facebook a Marcopoloapedali, collegamenti quotidiani con Caterpillar su Rai Radio 2. E forse proprio con loro la Cina ci sembrerà un po’ più vicina.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Patrick Lefevere ha potuto lasciare l'ospedale nel quale è stato ricoverato per ben 24 giorni e si prepara ad una lunga convalescenza. È stato lo stesso Lefevere, che ha 70 anni, a scriverlo sui social: «Ho affrontato 24 giorni molto...


Finalmente ci siamo. La ciclovia Prato-Firenze è pronta per essere percorribile e il tratto pratese sarà intitolato a Giovanni Iannelli, azzurro del ciclismo, giovane e promettente atleta pratese morto a seguito di una caduta nell’ottobre del 2019 durante la volata...


Il team INEOS Grenadiers annuncia oggi la nomina di Geraint Thomas a Direttore Corse, decisione che segna l'inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera e sottolinea l'evoluzione del team. Tra i ciclisti più rispettati e premiati, Thomas passa dal...


In questi giorni si discute molto se il ciclismo debba o possa diventare uno sport a pagamento, come quasi tutti gli altri. Il tifoso romantico aborrisce l’idea: il ciclismo è del popolo, è sempre stato gratis e tale deve rimanere....


Andrea Colnaghi scende di sella ma non lascia il ciclismo. Il 28enne lecchese ha preso la decisione di terminare la sua carriera agonistica dopo ventidue anni passati a pedalare  nelle formazioni di Costamasnaga, Alzate Brianza, Velo Club Sovico, Team Giorgi,...


La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali passaggi la genesi di un allestimento speciale per il modello E119...


La sfortuna, si sa, nel ciclismo viaggia veloce. E quando decide di scegliere una vittima eccellente, lo fa con precisione chirurgica. Per l’edizione 2025 della celebre Catena Incatricchiata, il riconoscimento goliardico ideato da Riccardo Magrini e Massimo Botti, il verdetto...


Roberto Amadio ct del ciclismo al posto di Marco Villa: il perché ce lo spiega a Radiocorsa domani alle 19 su Raisport, Cordiano Dagnoni, il presidente della Federciclismo. E poi Giacomo Nizzolo illustra il suo addio al ciclismo,...


Q36.5, marchio leader nell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, è stato recentemente incluso nel report “100 Storie italiane di sport” e nel volume che ne è seguito: un racconto di cento aziende italiane che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, l’innovazione e la sostenibilità nel...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. E torna con un interessante mix tra novità e restrospettiva. La novità è rappresentata dalla Festa del Ciclismo Bresciano che si è è svolta...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024