L'ORA DEL PASTO. IL CICLISMO TUTTO ISTINTO DI FRANCESCO MASI

STORIA | 18/05/2023 | 08:19
di Marco Pastonesi

Giunse ai cancelli del cielo: “Giro d’Italia 1981, terzultima tappa, le Tre Cime di Lavaredo. Con i primi fino a pochi chilometri dal traguardo. Ma più si saliva, meno si respirava. Il cuore mi salì in gola. Rallentai. Il paradiso poteva attendere”.


Francesco Masi è uno di quelli che, ogni mese di maggio, rifiorisce di ricordi rotondi: “Papà muratore e contadino, mamma casalinga, quattro fratelli, io il quarto, e una sorella, l’ultima. Fino alla terza media, andavo bene, ma di studiare avevo poca voglia, e già in paese, Acqui Terme, trafficavo con le bici. Prima giocando. Poi, quando mio fratello Donato mi regalò una Peloso, correndo”.


Francesco Masi è uno di quelli che, in corsa, si trasformava: “La prima corsa, da esordiente, avevo ancora 14 anni, feci nono, e mi domandarono stupiti da dove arrivassi. La prima vittoria, al secondo anno da allievo, fu anche la prima di una serie di 11. Scalatore e attaccante, stare in gruppo non mi piaceva. La salita era un modo di essere, esprimersi, sentirsi. Mi dava piacere e soddisfazione. Per me, la salita era sacra”.

Francesco Masi è uno di quelli che, in salita, volava: “Nel 1976, a neppure 19 anni, vinsi il Giro della Valle d’Aosta battendo i migliori, da Visentini a Saronni e Vanotti, per dirne tre. Mi chiamarono ‘il camoscio della Valle d’Aosta’. Nel 1978 fui azzurro al Giro delle Regioni, ma per aiutare. Vinsi quattro corse del Trofeo dello Scalatore, Primo Franchini mi chiese se volessi passare professionista, era la San Giacomo, accettai. Ingaggio biennale, stipendio il minimo, poco più di quello di un operaio. Ma mi bastava”.

Francesco Masi è uno di quelli che, in bici, sognava: “Sognavo di vincere. Sfiorai la vittoria nella cronoscalata della Futa, primo Alfio Vandi, a 12” io, dietro di me anche Gibì Baronchelli. Sognavo di vincere al Giro dell’Appennino, un sesto e un decimo posto, o al Giro di Lombardia, un dodicesimo, o al Giro del Trentino, un ottavo. Sognavo ogni volta che affrontavo una salita, fosse anche quella di casa, Roccaverano, che come uno specchio mi diceva se stavo bene, male o così così. Sognavo in grande, ma dopo una caduta proprio al Valle d’Aosta non sono più stato io”.

Francesco Masi è uno di quelli che al Giro d’Italia è andato in fuga: “Era il 1983. Nella Savona-Orta San Giulio si passava davanti a casa mia. Chiesi il permesso a Beppe Saronni, maglia rosa e amico. Tante volte mi aveva pregato ‘non scattarmi sulla prima salita’. Così Saronni mi disse di sì. Ma avrei dovuto chiedere il permesso anche a Francesco Moser. E con lui non avevo confidenza. Glielo feci chiedere a Claudio Bortolotto, che era stato compagno di squadra di tutti e due. Così anche Moser mi disse di sì. Fuga – si diceva – per visita parenti. Ci detti dentro e presi cinque minuti per poterli salutare tutti”.

Francesco Masi è uno di quelli che è contento così: “Cinque anni da professionista e tre Giri d’Italia. Tutto bellissimo. E al ciclismo tecnologico e computerizzato di oggi, preferisco quello istintivo e sentimentale di allora”.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Bravo Pastonesi
18 maggio 2023 09:54 Plinio di Lato
Questi articoli dovrebbero essere pubblicati più spesso!

Bei tempi
18 maggio 2023 16:01 pickett
lo ricordo bene in fuga nella tappa di Monte Campione,quella dell'attacco imparabile di Hinault e del crollo di Contini.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Elia Viviani nuovo Team Manager, Roberto Amadio nuovo Commissario Tecnico della strada categoria élite e Marco Villa responsabile del settore pista femminile (insieme a Diego Bragato) e del settore cronometro: sono queste le novità nell’assetto delle Nazionali Italiane di Ciclismo ufficializzate...


Ieri è andato in scena l'ormai tradizionale corso formativo per i neoprofessionisti italiani, che ci ha permesso di scoprire i volti nuovi che dal 2026 faranno parte della massima categoria. Tra loro spiccano Matteo Milan, fratello minore di Jonathan, cresciuto...


Ormai tenere i conti dei successi raggiunti dalla A&J all Sports è praticamente impossibile, basti pensare che figurano tutte le corse Monumento, i tre grandi giri, Mondiali, Europei, Olimpiadi, l’elenco è praticamente infinito. L’agenzia di management dei fratelli Alex e...


È stato tante cose, soprattutto un buon corridore e un bravissimo direttore sportivo, ma anche un ottimo team manager. Oggi il Premio Fair Play 2025, organizzato dal Panathlon Club Bergamo “Mario Mangiarotti” è andato tra gli altri, a Claudio Corti,...


Le indiscrezioni circolate nelle scorse settimane hanno trovato oggi una conferma: Michele Gazzoli correrà nel 2026 con la Solution Tech-Vini Fantini. Il bresciano classe ‘99, prossimo a diventare papà, era stato accostato con insistenza negli ultimi tempi alla formazione...


Sembrava tutto fatto ma, almeno per ora, in casa TotalEnergies rimane tutto com’è. Nei giorni scorsi dalla Francia era trapelata un’indiscrezione - raccolta e pubblicata dai colleghi della testata Ouest-France - secondo cui, dopo diversi anni passati come dirigente alla...


Il Giro d’Italia 2026 non comprenderà tappe con arrivo o partenza in provincia di Sondrio. In compenso il territorio sondriese sta per assicurarsi nuovamente la presenza del Giro di Svizzera. L’edizione 2026 del Tour de Suisse avrà quasi sicuramente...


Può un Re inchinarsi al cospetto di un Re? Certo che si. È successo ieri pomeriggio all'Hub 4.0 di Rovato (BS), attorno alle 17.30, quando Ernesto Colnago ha reso omaggio al numero uno del ciclismo mondiale Tadej Pogacar e il...


Sorridente e disponibile, ironico e giocherellone, Tadej Pogacar ieri ha giocato e ballato, cantato e firmato autografi, ma ha anche parlato, di quello che è stato e di quello che sarà. L’ha fatto con Ciro Scognamiglio, sulla Gazzetta in edicola...


Con la consegna del prestigioso riconoscimento "Corona Ferrea" si è archiviata la stagione 2025 della Salus Seregno De Rosa. Tre anni fa la rinascita della nuova era giallo-blu grazie alla passione del dinamico presidente Marco Moretto che si ritrova a...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024