GUILLEN. «IL GIRO HA PIU STORIA, MA DIETRO AL TOUR OGGI C'E' LA VUELTA»

INTERVISTA | 06/12/2021 | 08:10
di tuttobiciweb

Il 16 dicembre verrà alzato il velo sulla edizione 2022 della Vuelta a España e i riflettori cominciano a puntarsi su Madrid per la cerimonia di presentazione ufficiale. Conosciamo già le pprime tre tappe che si svolgeranno in Olanda, con partenza da Utrercht, mentre nella capitale si concluderà la corsa, dopo un anno di assenza (l'edizione 2021, vinta come le due precedenti da Primoz Roglic, si è conclusa a Santiago de Compostela).


Ovviamente impossibile parlare del cast di partenti, ma Javier Guillen, direttore della corsa spagnola, non ha dubbi sul fatto che la prova spagnola possa crescere ulteriormente e confermarsi come la seconda grande corsa a tappe del mondo, dopo il Tour de France.


Un concetto che Guillen ha ribadito a chiare lettere in una intervista concessa ai colleghi di Ciclo21: «Io sono convinto che oggi, tra i tre grandi giri, la Vuelta sia quello maggiormente identificabile. In questi anni (Guillen guida la corsa dal 2009, ndr), abbiamo lavorato per far crescere la corsa e per darle una personalità precisa. Al punto che adessso chiunque corra o segua la Vuelta sa perfettamente quello che troverà: emozioni dal primo all'ultimo giorno. Abbiamo scelto di privilegiare finali di tappa spettacolari e siamo stati premiat: siamo una corsa che guarda all'insù sin dalle prime tapp. E non lo neghiamo, preferiamo una salita ad uno sprint perché l'epica dello sport si fa in montagna. Ogni anno ci piace presentare delle novità, anche se si fa sempre più difficile. Negli ultimi 10-12 anni abbiamo presentato 30 nuove salite e rispetto a Francia e Italia abbiamo il vantaggio di non averle tutte concentate in posizioni precise, noi le abbiamo sparse un po' per tutto il Paese e questo è un grande vantaggio».

E ancora: «In questi anni abbiamo lavorato sul profilo sempre più internazionale della corsa, siamo andati alla scoperta di nuovi spunti e nuove salite che ci vengono proposte dal nostro territori, ci siamo fatti apprezzare in tutto il mondo. I numeri dicono che siamo il grande giro che è cresciuto di più e che siamo secondi solo al Tour de France. Il Giro d'Italia è più antico, ha più tradizione, ma oggi dietro al Tour c'è la Vuelta, è un dato di fatto».

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COMMENTI
GIRO
6 dicembre 2021 09:00 fido113
Il merito è tutto della Gazzetta che sempre meno parla di ciclismo. Oramai ragiona come chi di sport non capisce nulla , se non vince un italiano non merita titolo in prima pagina. (Vedi mondiali o addirittura SANREMO dalla rosa addirittura organizzata. ASO ti aspettiamo prima che sia troppo tardi.

fido113
6 dicembre 2021 09:41 alerossi
a me sembra che anche quando vincono italiani la prima pagina sia solo per il calcio. ad esempio, oggi avrebbe dovuto esserci la tripletta di goggia nel titolone grande, invece il solito trafiletto piccolo di fianco al calcio.

Speriamo ma...
6 dicembre 2021 13:04 geo
Non contano le nuove salite della Vuelta o la ricerca di novità, la questione è che ASO ha un "pacchetto gare" con relativi sponsor che rendono molto e l'interesse è reciproco. Il Giro ha una proposta commerciale limitata e non ha il coraggio di scelte innovative, alternative, che favoriscano lo spettacolo, che esaltino la visibilità. La Politica italiana inoltre, non favorisce il ciclismo, sempre a caccia di permessi ed autorizzazioni rendendo complicato il lavoro dell'organizzatore. ASO prima o poi comprerà a basso prezzo anche il Giro

Caro direttore della Vuelta.
6 dicembre 2021 14:18 fedaia66
Domanda a un corridore se preferisce avere nell'albo d'oro un Giro o una Vuelta...
La verita' e' che la Vuelta sara' sempre un'esame di riparazione a settembre.
Quasi nessuno dei grandi punta esclusivamente alla Vuelta ad inizio anno..
Casomai Giro...e poi forse Vuelta...Tour e poi forse Vuelta...
Il resto son chiacchiere.

Fedaia66
6 dicembre 2021 16:41 Buzz66
Hai provato a chiederlo tu ad un professionista (non italiano..)?
Giusto per fare l’ultimo esempio di una serie infinita cominciata 20 anni fa, un certo Pogacar. Il prossimo anno farò due GT per la prima volta. Giro e Tour?
Non mi sembra proprio…
Purtroppo, RCS non ha più alcun interesse a valorizzare quello che dovrebbe essere il suo fiore all’occhiello.
Mi sembra evidente a tutti.
ASO lo riporterà nel posto che merita, appena sotto il Tour

Vuelta
6 dicembre 2021 17:02 noodles
Levate il fiasco a Guillen. E anche a quelli che auspicano la cessione del Giro ad Aso.

Uno spunto
6 dicembre 2021 19:55 canepari
di riflessione sulle affermazioni tranchant di Guillen. Secondo lui solo la penisola iberica può presentare sempre nuove salite e percorsi in ogni dove… e non tutte concentrate. Voglio ricordare a mister Guillen che in Italia abbiamo la possibilità di proporre ogni tipo di difficoltà e tipologia di corsa. Vogliamo una crono da 60 all’ora? C’è in ogni regione. Vogliamo una tappa da 5000 metri di dislivello? C’è praticamente dappertutto. Vogliamo una bella copia della Liegi o dei muri delle Fiandre? La troviamo facilmente. Vogliamo un piattone da supersprinter? E’ la cosa più facile. Una cosa manca forse a chi organizza: la fantasia e il genio che aveva Torriani. E manca, come giustamente sostiene qualcuno, anche la fiducia e l’interesse verso la propria creatura da parte del giornale organizzatore che preferisce le vicissitudini dell’Ascoli Calcio al ciclismo, ai suoi atleti e soprattutto alla sua storia che non trova più posto sulle pagine rosa praticamente dai tempi epici di Rino Negri. Fino a pagina 49 oggi, ad esempio, si parla soltanto di calcio. In Francia la storia del pedale è una religione e il principale quotidiano sportivo sa bilanciarsi ottimamente tra i diversi sport. E più o meno cosi anche in Spagna. Non credo però che la Vuelta, pur essendo cresciuta, possa competere con la storia, l’attenzione e l’anima della Corsa Rosa. Secondo me è solamente un bel ESAME DI RIPARAZIONE per chi ha fallito podi e vittorie.

La verità
6 dicembre 2021 22:31 Robtrav
È che l unico giro a cui gli sponsor non vogliono mancare è il Tour de France. Il giro ha più blasone solo per noi italiani. Un tempo era piu inportante ora ho l'impressione che per un corridore non italiano vincere Giro o Vuelta abbia lo stesso valore. Solo che la collocazione a calendario della Vuelta ne rende piu favorevole la partecipazione di chi ha già fatto il Tour. Quanto a Rcs cone dimostra il lavoro di valorizzazione di corse di un solo giorno o corse come la Tirreno adriatico sarebbe capacissina di valorizzare abchebil Giro d Italia. Solo se lo volesse

Guillen ha ragione,ma poteva evitare
6 dicembre 2021 23:29 pickett
Il Giro paga il dissennato rifiuto,trent'anni fa,alla proposta UCI di spostarsi a settembre,quando venne riformato il calendario.E paga la pessima qualità della copertura televisiva.Ciò detto,Guillen avrebbe potuto risparmiarsi queste dichiarazioni antipatiche,inopportune e sgradevoli.

Uno stimolo
7 dicembre 2021 07:12 AleC
15 anni fa nessun direttore della Vuelta avrebbe mai osato dire una cosa del genere.
Ancora oggi è una boiata, la Vuelta è semplicemente una corsa a tappe più facile e la terza settimana della Vuelta non ha nulla a che vedere con quella del Giro e del Tour.
Però il Giro deve darsi una svegliata. Non so se finendo sotto l'ombrello di ASO, francamente un monopolista dei GT mi fa anche un po' paura, ma è evidente che qualcosa non va. Si lavori sui percorsi, la copertura televisiva, la copertura da parte della Gazzetta stessa, magari anche la collocazione in calendario? Per rendere più fattibile un tentativo di Giro + Tour. Non lo so, si faccia qualcosa. La Vuelta è un esame di riparazione, il Giro è un modo per rilanciarsi e poi non presentarsi l'anno dopo (vincitori non più rivisti: Bernal l'anno prossimo non torna, Tao nel 2021 non c'era, Carapaz nel 2020 idem, Froome nel 2019, e Dumoulin nel 2018, Contador nel 2016, Quintana nel 2015...è una statistica agghiacciante

pickett
12 dicembre 2021 01:17 tinapica
Lei ha centrato pienamente il punto: quel rifiuto fu sintomo di una miopia strategica senza eguali. Per di più correndo a maggio si finisce mediamente una volta su tre col dover rinunciare a scalare le salite più selettive per via del maltempo, che a settembre è molto più improbabile, e di ciò la spettacolarità del Giro ne risente profondamente.

Giro/Vuelta
12 dicembre 2021 21:42 DarioB
La collocazione della Vuelta dopo il Tour la favorisce. Chi decide di fare il giro sa che difficilmente potrà partecipare al Tour che è la corsa più prestigiosa. Mentre chi ha fatto il Tour può sempre provare a fare la Vuelta, tanto non ha niente da perdere. Quindi è più facile avere atleti importanti alla Vuelta.

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