L'ULTIMA PERLA DI ORMEZZANO: «IO C'ERO DAVVERO, REPORTAGE DA DUE VIRUS: IL COVID E IL GIORNALISMO»

LIBRI | 15/10/2021 | 07:45
di Giorgio Viberti

Gian Paolo Ormezzano, 86 anni portati bene e con orgoglio, chiamato dagli amici “Gipiò”, è un grande giornalista che scrive tra l’altro su questa testata praticamente dalla sua nascita, addì 1° maggio 1995. Nella sua ricca e variegata carriera professionale è stato tra l’altro direttore di Tuttosport, editorialista su La Stampa e Famiglia Cristiana, commentatore televisivo e autore di alcuni pregevoli libri, soprattutto di calcio. Ora, quasi a compendio della sua vulcanica cavalcata giornalistico-sportiva, ci propone questo “Io c’ero davvero, reportage da due virus: il Covid e il giornalismo”, l’ultima fatica da “sopravvissuto” al Covid, a cinque ricoveri ospedalieri (anche in terapia intensiva) e a una prognosi “del genere scientifico-gufesco”, come dice lui stesso nella prefazione del suo libro. Nel quale c’è davvero di tutto e tantissimo Gipiò, naturalmente molto ciclismo mischiato a tanto calcio, all’atletica e ad altri sport olimpici. Perché Ormezzano, tra un Giro d’Italia e un Tour de France, ha seguito da inviato ben 25 edizioni dei Giochi Olimpici, tra estive e invernali, forse un record mondiale del giornalismo sportivo e non.


L’ultima sua fatica letteraria è stata presentata l’altro pomeriggio al Circolo della Stampa di Torino, la città dove Ormezzano è nato il 17 settembre 1935, vive tuttora e ha lavorato fin da quando, appena diplomatosi al Liceo Classico Cavour e avviatosi agli studi universitari di Giurisprudenza (“mai finiti”, precisa), cominciò la sua avventura giornalistica a Tuttosport. Grazie alla presentazione del giornalista e critico letterario Bruno Quaranta e dell’ex vicedirettore di Tuttosport Gianni Romeo (poi responsabile del settore Sport a La Stampa e apprezzato suiveur di Giri e Tour ciclistici), con “Io c’ero davvero, reportage da due virus: il Covid e il giornalismo” è venuto fuori anche il policromo personaggio Ormezzano, campione assoluto di giornalismo ma anche di aneddotica e di barzellette. Tutto il libro di Gipiò è vivace, elastico e godibilissimo, come del resto i suoi articoli, ma merita un’attenzione particolare il modo - ricordato durante la presentazione dallo stesso autore – in cui Ormezzano conquistò sul campo i galloni del giornalista professionista. E si tratta naturalmente di un episodio che riguarda il ciclismo.


Era il pomeriggio del 1° gennaio 1960 e il futuro Gipiò stazionava nella redazione di Tuttosport, in verità piuttosto sguarnita visto il giorno di Capodanno e “divisa fra giornalisti che avevano fatto mattina folleggiando nel celebre veglione, detto appunto dei giornalisti, nel bel Teatro Carignano di Torino, meta mondana a inviti assai ambita, e giornalisti ‘altri’, fra i quali io, insomma i giovani di studio, non ammessi al veglione perché non ancora in regola con l’iscrizione all’Ordine, per la semplice ragione che il giornale non li aveva ancora assunti (abusivi, eravamo detti, ora si dice precari)”. Ormezzano nel libro parla più volte di “revolving doors”, porte girevoli, per sottolineare come spesso sia la sorte a decidere il destino degli uomini. Così quando Mario Mogni, allora corrispondente da Tortona di Tuttosport, segnalò che Fausto Coppi quel giorno era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale della sua città, “la redazione anziana a sbadigliosa puntò su di me: ero pimpante, avevo fatto un po’ di ciclismo fino al 1959, ero coppiano, scrivevo con fantasia e dunque qualcosa avrei imbastito, specialmente se, come si pensava, quel Coppi habitué degli ospedali magari aveva solo un raffreddore”.

Purtroppo, come si sa, le cose andarono assai diversamente e il giorno dopo Fausto Coppi, l’Airone della bicicletta, chiuse per sempre le ali, portato via da una malaria non diagnosticata. Nel libro di Ormezzano c’è naturalmente tutta la terribile storia di Coppi e anche la sua personale di giovane giornalista alle primissime armi che proprio da quella tragedia, e in quella tragedia, seppe trasmettere sentimenti, suggestioni e immagini che permisero ai lettori di Tuttosport, come a pochi altri, di vivere la fine struggente di Fausto e valsero all’inviato improvvisato l’apprezzamento di Antonio Ghirelli, allora direttore del quotidiano sportivo torinese: “Bel servizio, bravo - gli scrisse con una lettera il numero uno di Tuttosport -, anche se hai scritto che Coppi è morto da superuomo quando invece gli ultimi superuomini, i nazisti, per fortuna sono finiti sotto i cingoli dei carri armati americani”.

“Revolving doors”, dice Ormezzano. E le porte girevoli gli furono ancora favorevoli quando pochi giorni dopo, passeggiando davanti all’ufficio del direttore, il nostro giovane aspirante giornalista fu fermato e chiamato ancora da Ghirelli: aveva appena finito una telefonata con il Coni di Roma che offriva il biglietto aereo gratuito a un giornalista di Tuttosport per le Olimpiadi Invernali di Squaw Valley, negli Stati Uniti, in programma qualche settimana più tardi, il 18 febbraio 1960. “Ecco, ho deciso, ci sarà Ormezzano” aveva risposto alla cornetta Ghirelli dopo aver visto l’ardimentoso cronista passeggiare davanti alla sua porta: fu la prima delle 25 Olimpiadi seguite in carriera da Ormezzano. Naturalmente fece bene anche sotto i Cinque Cerchi olimpici e si conquistò così uno stage a giugno nella redazione francese del quotidiano sportivo L’Equipe, lui che tra l’altro era francofono,  per tradurre - dal francese all’italiano e viceversa - gli articoli di una coppa calcistica alla quale partecipavano Francia e Italia.

Questo nuovo successo professionale consentì a Ormezzano di seguire per Tuttosport anche il Tour de France di quell’anno, vinto guarda un po’ da un italiano: Gastone Nencini. E poi - sulle ali di un nuovo entusiastico apprezzamento da parte della direzione del suo giornale - addirittura di andare come inviato ai Giochi Olimpici di Roma, dove tra l’altro fu cantore - oltreché autista, sulla sua Fiat 500 - dell’immenso Livio Berruti, torinese come Ormezzano e di lui compagno anni prima al liceo classico Cavour. Ma questa è un’altra delle tantissime storie proposte da “Io c’ero davvero, reportage da due virus: il Covid e il giornalismo”, che potrete gustare personalmente e che non vi anticipiamo. Un libro ricchissimo e scoppiettante, proprio come l’inimitabile Gipiò.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Finalmente torna Mathieu van der Poel. L’olandese da domenica a Namur, in Belgio tornerà a gareggiare nel ciclocross. Il campione dell’Alpecin-Deceuninck, a 30 anni, disputerà a Namur la prova di Coppa del mondo, primo degli appuntamenti (12 o 13 cross)...


Un altro giovane talento mette il Tour nel mirino: parliamo di Cian Uijtdebroeks, il ventiduenne belga che ha lasciato la Visma Lease a Bike, dove si sentiva un po' "stretto", per approdare alla Movistar. Con i tecnici della formazione spagnola,  Uijtdebroeks...


La UAE Team Emirates – XRG presenta la nuova divisa per la stagione 2026: firmata da Pissei, rapprersenta il quarto capitolo di una partnership basata su innovazione, performance e ambizione condivisa. Costruire la squadra migliore al mondo non dipende mai...


La serata di mercoledì 10 dicembre 2025 ha salutato il ritorno del Giro d’Italia con una tappa domenicale, quella che chiude la seconda settimana di gara con il via da Voghera, che prevede il traguardo nel capoluogo lombardo. Tappa per...


Remco Evenepoel ha parlato nel dettaglio del suo programma e delle sue intenzioni durante la conferenza stampa che la Red Bull – Bora Hansgrohe ha tenuto in Spagna. Una sorta di esordio con i nuovi colori per il belga che...


Le onde s’infrangono sul litorale della Costa Blanca. Sulla carreggiata adiacente transita il treno SD Worx-Protime, lo squadrone World Tour femminile multinazionale. A fare l’andatura è la lecchese Barbara Guarischi. “I miei anni d’attività sono numerosi – afferma poi a...


La UAE è un'eccellenza planetaria a larga trazione tecnica italiana. Tra i numerosi direttori sportivi del nostro Paese nel team di Pogacar, di quelli magari che si sentono meno ai microfoni e si leggono meno sui giornali, c'è Marco Marzano....


Dici Zoccorinese e subito pensi a Giovanni Villa. Quel burbero e generoso brianzolo che a modo suo ha fatto la storia del ciclismo dilettantistico nella piccola frazione di Vergo Zoccorino una realtà immersa nella natura, con splendide dimore storiche, antiche chiese...


Domani mattina,  sabato 13 dicembre alle ore 10.30 nella consueta e graziosa cornice del Museo del Legno Riva Center in Cantù come avviene dal 2022 Pool Cantù 1999,  Gb Junior team per la formazione juniores con l'aggiunta dell'Academy con il Velo Club Sovico per gli allievi festeggeranno i risultati e titoli conseguiti nel 2025 ma sopratutto presenteranno le nuove formazioni e i programmi per la prossima stagionea sponsor e sostenitori. Il progetto, nato e presentato nel novembre del 2021 diretto dal team manager l'ex professionista Gianluca Bortolami in collaborazione con il Pool Cantù di Meroni e Terraneo,  si è sviluppato e ampliato positivamente con il conseguimento di numerosi successi e titoli grazie all'impegno degli atleti e a tutto lo staff con il loro instancabile lavoro quotidiano che ha permesso una attività su strada e su pista, con la partecipazione  a tutte le gare del calendario nazionale e internazionale comprese le corse in Belgio e Olanda.Numerose le novità per il 2026 oltre al rinnovo delle formazioni di la più importante riguarda gli juniores: dopo l'ingresso di un nome altisonantecome Arvedi, dal prossimo anno il medesimo diverrà primo nome del pool di aziende che sostengono e permettono l'attività grazie a Rossano Grazioli e Massimo Rabbaglio. L'altra novità sempre grazie ad Arvedi sarà la sinergia con la neo formazione continental della Solme Olmo del Presidente Gian Pietro Forcolin, t eam dove si sono trasferiti i pistard della Arvedi e dove gareggeranno sei ex portacolori del Pool Cantù Gb Team: Fiorin, Grimod, Bortolami, Dante, Morlino e Guglielmi.


E’ tutto pronto per la tradizionale Festa del Ciclismo Veneto in programma per sabato 13 dicembre, con inizio alle ore 15, presso il Teatro del Centro Civico “Aldo Rossi” del Comune di Borgoricco, in provincia di Padova, situato in Viale...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024