GIRO DEL BELVEDERE, AYUSO NON SI FERMA E ARRIVA ANCORA IN SOLITARIA! 8° PIETROBON

DILETTANTI | 05/04/2021 | 17:06
di Carlo Malvestio

Non ce n'è per nessuno, al momento Juan Ayuso è semplicemente il più forte. Lo spagnolo della Colpack-Ballan vince anche il Giro del Belvedere (168 km), 24 ore dopo aver conquistato il Trofeo Piva, arrivando ancora una volta in solitaria sul traguardo di Villa di Villa. Il 18enne catalano ha attaccato sul GPM di Montaner, sfaldando il gruppo e dando poi continuità all'azione in discesa. Distanziato di qualche secondo è arrivato un gruppetto regolato da Viktor Potocki (Ljubljana Gusto Santic) su Alexandre Balmer (Groupama-FDJ). Unici italiani nei 10 sono Andrea Pietrobon (CTF) ottavo e Francesco Parravano (Aran Cucine Vejus) decimo.Per Ayuso è una doppietta storica, che prima di lui era riuscita solo a Yaroslav Popovich nel 2001.


La prima mezz'ora di gara è velocissima, poi riescono ad evadere Riccardo Bobbo (Work Service Marchiol) e Gianmarco Garofoli (Team DSM) dopo circa 30 km, che arrivano ad avere un vantaggio massimo di 2'20". I due, sempre nel mirino del gruppo, vengono raggiunti da Walter Calzoni (Gallina Ecotek Colosio), ma il terzetto deve arrendersi al ritorno del gruppo a 45 km dall'arrivo, trainato soprattutto da Colpack Ballan e Tirol-KTM.


In contropiede partono così Nathan Vandepitte (Bingoal Wallonie) e Alessandro Motti (Velo Club Mendrisio), che riescono a rimanere in avanscoperta per circa 15 km, venendo ripresi a 30 dall'arrivo.

Fin dal primo passaggio sul GPM di Montaner (1,6 km al 10%) è lo spagnolo Juan Ayuso (Colpack Ballan) a rompere gli indugi, con Alessandro Santaromita (Velo Club Mendrisio), Jakub Boucek (Israel Cycling Academy), Lorenzo Ginestra (Aran Cucine Vejus) e Valentin Paret-Peintre (Ag2r-Citroen). Dopo il GPM si forma un quartetto con Ayuso, Santaromita, Paret-Peintre e Alexandre Balmer (Groupama-FDJ), che però viene prontamente riassorbito.

Un gruppo di circa 30 corridori comincia l'ultimo giro compatto, così prova ad anticipare Lorenzo Quartucci (Zalf Euromobil Fior), che viene ripreso sull'ultimo passaggio a Montaner. Qui Ayuso forza nuovamente l'andatura, crea un piccolo gap e, una volta scollinato, dà continuità alla sua azione rimanendo da solo. Dietro provano ad organizzarsi ma non ci sono abbastanza forze.

Sul traguardo di Villa di Villa trionfa Ayuso, con Potocki che regola Balmer per il secondo posto.

ORDINE D'ARRIVO

1. Juan Ayuso (Colpack Ballan) 3h56'18"
2. Viktor Potocki (Ljubljana Gusto Santic) +0'14"
3. Alexandre Balmer (Groupama-FDJ) "
4. Valentin Paret-Peintre (Ag2r-Citroen) +0'20"
5. Antoine Raugel  (Groupama-FDJ) "
6. Asbjorn Hellemose (Velo Club Mendrisio) "
7. Michael Hessmann (Jumbo-Visma Dev.) "
8. Andrea Pietrobon (CTF) "
9. Henok Mulueberhan (Team Qhubeka) +0'32"
10. Francesco Parravano (Aran Cucine Vejus) "

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COMMENTI
e per i nostri
5 aprile 2021 18:55 fransoli
è notte fonda.... quando non si corre nel circuitino della parrocchia e ci sono un pò di stranieri facciamo figure miserrime

I nostri....cotti nelle categorie giovanili
5 aprile 2021 21:35 Roxy77
I nostri purtroppo tra ieri e oggi hanno faticato ma probabilmente gli stranieri che stanno correndo da noi hanno un livello altissimo e poi, a mio parere, molto talenti sono stati stressati nelle categorie allevi e juniores e ora...sono esausti

Giro d'Italia
5 aprile 2021 21:43 italia
Questo Ayuso potrebbe essere il campione del futuro; perche' non date la wild card a questa squadra a questa squadra per il giro?

DISASTRO
5 aprile 2021 22:14 PIZZACICLISTA
Bisogna cambiare l'insegnamento dai giovanissimi così non funziona niente

XROXY
5 aprile 2021 22:36 PIZZACICLISTA
Secondo me è esattamente il contrario di quello che pensi e che pensano tutti per trovare una scusa

@Italia
5 aprile 2021 23:56 bertu
Credo che una conoscenza minima del regolamento Uci, le impedirebbe di scrivere certe cose.
Alberto Vico

@roxy
6 aprile 2021 12:26 fransoli
non so... questa cosa la dicono sempre ma io non ci credo fino in fondo... ma Ayuso ad esempio non ha mai corso da allievo o juniores?.. io penso di si altrimenti non sarebbe stato notato da un squadra non spagnola... adesso ha soli 18 anni ma di fatto si trova all'estero e penso che di fatto faccia vita da professionista, allenamenti compresi... se poi i nostri si consumano da juniores a fare i giri delle zone industriali.. boh.. che dire... sarà questione genetica

Ayuso
6 aprile 2021 12:30 fransoli
anzi, cercando in rete ho visto che alla Colpack è solo di passaggio, avendo già firmato un quinquennala con la UAE Emirates a partire da agosto 2021.. questo è un altro che di fatto salta direttamente dagli juniores ai pro

fransoli
6 aprile 2021 20:01 PIZZACICLISTA
sono pienamente d'accordo con te i nostri giovani si consumano perche gli insegnano che il ciclismo è fatto x furbi e sparagnini e questi sono i risultati

fransoli +1
7 aprile 2021 08:58 vecchiobrocco
Il problema è proprio che i ragazzini vengono cresciuti NON a fare gli ATLETI, ma a fare i ciclisti: niente multidisciplinarietà, niente sport alternativi, gia a 14 anni pensare solo alla tattica... Dai 12 ai 18 dovrebbero semplicemente crescere atleticamente a 360 gradi, vedendo dove è il "fondo del barile" per ognuno

Concordo con vecchiobrocco
7 aprile 2021 10:15 Roxy77
Premesso che Ajuso è un fuoriclasse nato campione ma sui nostri ritengo che molti DS tra esordienti e allievi pensino solo a vincere le gare senza fare multidisciplina o multisport facendoli crescere come atleti a 360 ... I nostri, la maggior parte, allenamenti specifici già treni x far vincere la gara del campanile al velocista...tutta tattica..poi scopriamo che all'estero praticano la MTB ma anche sci , atletica (Woods ad esempio ) ma anche pallanuoto...e i nostri sia mai

Quoto Roxy
8 aprile 2021 08:42 Luka75
L’anno scorso ho visto un pseudoallenatore far fare a dei bambini le ripetute in salita con mtb, finché il cervello è questo ci meritiamo quello che abbiamo. Anche un talento alla fine lo rovinano.

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