RICCARDO MINALI: «SENZA SQUADRA A METÀ NOVEMBRE, NON ME LO MERITO»

INTERVISTA | 20/11/2020 | 08:10
di Nicolò Vallone

La speranza è l'ultima a morire


Su questa considerazione si chiude la chiacchierata con Riccardo Minali, 25enne figlio d'arte (papà Nicola, da noi intervistato a giugno per il podcast BlaBlaBike, era uno dei pochi velocisti a tener testa a Cipollini) che dell'illustre genitore ha ereditato le caratteristiche da ciclista ma, per adesso, non il palmarès. Dopo aver debuttato tra i professionisti con un biennio in Astana, nel quale ha portato a casa due vittorie di tappa al Tour de Langkawi 2018 e diversi piazzamenti in volata in giro per l'Europa, l'anno scorso è sceso di categoria: prima Israel Cycling Academy, poi Nippo Delko Provence. Finché, al termine di un'annata strana per tutto il mondo (non solo del ciclismo, e non solo dello sport) sta vivendo un periodo ulteriormente "strano" a livello personale...


«A metà novembre mi ritrovo senza squadra - rivela Riccardo -. Non voglio credere che sia finito tutto e non credo di meritarmelo. Non voglio criticare la scelta della Nippo, ma sono sempre stato uno forte di testa, ho fatto il primo lockdown "pancia a terra" e non ho mai mollato, ero molto motivato a rientrare e andar forte. Già per un velocista è difficile: o qualcuno lo aiuta o è lui ad aiutare. E io sono stato messo in secondo piano, tranne nell'ultima corsa in Portogallo (Volta a Portugal dal 27 settembre al 5 ottobre, ndr) dove ho fatto vedere di esser migliorato in salita e di andar forte in volata. Poi vincere non è mai facile, ci sono mille incognite: ok non sono arrivato primo, ma secondo e terzo sì».

E al Tour de Langkawi di quest'anno, a febbraio, hai fatto un secondo posto sotto le Petronas Towers (beffato solo da un fortissimo Max Walscheid della NTT, che ti fece pure i complimenti) e due quarti posti. Insomma, la tua mancata conferma alla Nippo Delko è una questione di centimetri?

«Non penso sia questo. Capisco se fossimo tra i top team mondiali, ma per una bella realtà di livello medio come la Nippo Delko pensavo che i miei risultati fossero meritevoli di una riconferma. Ma hanno scelto il contrario: dopo il Portogallo avrei dovuto correre in Francia, ma niente... Forse vincendo qualche tappa poteva cambiar qualcosa? Non potremo saperlo. È un mondo strano in cui bisogna cogliere il momento giusto e le persone giuste. Puoi trovare quello che ti guarda in giornata no, e allora puoi anche vincere in solitaria ma lui dirà "Sì, va beh, tanto..." mentre invece magari vinci di fortuna con gli altri che cadono, e chi ti guarda poi ti valorizza...».

Come stai vivendo questo periodo? E tuo papà che stravede per te e tuo fratello Michael?

«Papà non dico che stia peggio di me, ma la sta vivendo male. Se io fossi uno che va piano, senza piazzamenti, sarei il primo a dirti "ok dai troviamo un'altra strada, il mondo è vario e posso trovare qualsiasi cosa" ma è un fatto di principio, è la seconda volta che mi trovo in una situazione ingiusta (l'anno scorso ha passato diverse settimane da svincolato dopo essere rimasto fuori dalla Israel, prima di trovare l'accordo con la Nippo, ndr). Ormai sono abbastanza formato e ho carattere. Noi siamo sempre stati abbastanza ottimisti, io lo sono per natura. Ma in un momento storico del genere c'è poco da esserlo...».

Non ti ha contattato nessuna squadra finora?

«Non concretamente. E in questo periodo i contatti campati in aria portano più al no che al sì. Trovare squadre ora è difficile e la cosa un po' mi spaventa».

Ti stai preparando nel caso un "Piano B"?

«Nella mia vita non ho mai studiato per davvero: a suo tempo ho fatto scelte sbagliate perché pensavo di avere una carriera avviata e non ho completato gli studi di ragioneria. Dopo l'esperienza dell'anno scorso, però, mi sono detto "la scuola mi serve" e quando ho firmato con la Nippo per un solo anno ho anche ripreso ragioneria e questo settembre ho conseguito la maturità. Penso di essere abbastanza intelligente e me la cavo, alla fine ho preso il diploma giusto per averlo, passando con 60. Quando l'ho preso mi sono chiesto "vado o non vado all'università?" Alla fine mi sono iscritto all'università telematica, facoltà Scienze Motorie... e mi piace! Contrariamente a prima, ho scelto qualcosa che mi interessa e mi offrirebbe sbocchi per restare nel ciclismo. Ho appena dato il primo esame, voto 26. Per me è qualcosa di importante, sono orgoglioso. In tutto questo sono stato supportato dall'insistenza di mia mamma e della mia ragazza».

Ma ti stai anche continuando a preparare per il ciclismo...

«Certo! Mi sto allenando come se ad aprile ci fosse un Mondiale. È già due settimane che lavoro sulla bici. Qua vicino da me c'è un gruppetto di professionisti che mi prendono in giro per come sto lavorando intensamente. Mi dicono "Siamo solo a metà novembre, eh". Sì, però io ho smesso da oltre un mese e non ho squadra. Fino al 31/12 sono un professionista pagato per fare questo. Se entro quel momento non avrò trovato una squadra, sarà una delusione e ci starò male. Proverò a mettermi l'anima in pace, ho imparato che il ciclismo non è tutto nella vita... Ma per me è tanto, sarà difficile ripartire, nel caso».

Insomma, non si molla niente qua!

«L'ho dimostrato in bici, penso di poter ancora dare tanto a questo sport»

Ti auguriamo di trovare il team giusto per poterti rilanciare, e infine ti chiediamo: in un futuro ti rivedresti nel World Tour?

«Più corro e stresso il mio fisico, più vado veloce. Non ho mai partecipato a un grande giro, ma nelle corse da 8-9 giorni che ho fatto mi sono reso conto che, se nelle prime battute non muovo quasi la bici, negli ultimi 2-3 giorni tiro fuori dei valori quasi mai avuti prima. Per questo, se posso, spesso e volentieri mi faccio 3 ore prima della corsa per andar forte. Ad esempio, se uscito da Portogallo avessi avuto subito altre corse sarei andato fortissimo... Sì, con un calendario denso e fitto, penso di potermi ritagliare un posto in una World Tour».

Copyright © TBW
COMMENTI
Ascolta un cretino.
20 novembre 2020 12:10 berto
Concentrati e finisci di studiare che almeno ti rimane qualcosa in mano!!!

Leontica72
20 novembre 2020 17:18 Kalascnikov.40
Mi spiace che non trovi una squadra ma continua gli studi che un pezzo di carta vale di più che una vittoria

Annata terrificante...
20 novembre 2020 21:21 AleC
...squadre che saltano come birilli, decine di corridori validissimi a spasso...e purtroppo Minali non è nè carne nè pesce, velocista che però ha vinto pochissimo, forse come apripista di un velocista potrebbe trovare la sua strada.

Leontica72
21 novembre 2020 17:51 Kalascnikov.40
Vorrei fare un commento in un articolo di qualche giorno fa. Mi sembra che sia la Wanty che come secondo sponsor è abbinata alla ASSOS, ditta svizzera d'abbigliamento. Perché nell'organico la Casa svizzera non dà la possibilità ad un giovane elvetico di fare un po' d'esperienza. (vedi Hiesci e Mäder)

kalascnikov.40
21 novembre 2020 20:45 alerossi
non è la circus wanty gobert, ma la ex NTT che diventerà team qhubeka assos, quindi squadra sud africana. assos sarà solo co sponsor. Mader che era già in NTT potrebbe rimanere, mentre Hirschi sta bene alla Sunweb dove sarà capitano, il miglior team dove fanno crescere bene i giovani

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Con una splendida azione nelle battute conclusive Isaac Del Toro ha vinto la prima tappa della Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo, da Cangas del Narcea a Pola de Lena di 179 chilometri. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha...


Non è esagerato definire la Toscana in cima al mondo, non per i risultati degli atleti quanto in campo organizzativo. Non solo per la partenza del Tour de France da Firenze del 29 giugno, ma anche per le tante altre...


Il 23enne  Frank van den Broek è il nuovo padrone del Presidential Cycling Tour of Türkiye, arriva dai Paesi Bassi e vincendo la tappa regina della corsa si è portato al comando della classifica generale con soli 4” di vantaggio...


Con tanto di arrivo spettacolare e inchino di ringraziamento al pubblico, Alexis Guérin (Philippe Wagner-Bazin) ha vinto per distacco la seconda tappa del Tour de Bretagne, la Milizac-Guipronvel - Pontivy di 206, 2 km. Alle sue spalle nell'ordine Tibor Del...


La DSM firmenich PostNL continua a dominare il Presidential Cycling Tour of Türkiye e arriva a quota quattro vittorie ijn questa edizione: la sesta tappa, la tappa regina da Kuşadası a Manisa (Spil Dağı) di 160.1 km, ha visto il successo...


L’ufficialità è arrivata poco fa: la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi da domenica affronterà la Vuelta España Femenina con una formazione a “trazione italiana”. A guidare il quartetto di nostre connazionali nelle otto tappe in programma sarà Nadia Quagliotto che,...


  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai passi e alle salite più dure. In questo modello LOOK inserisce alta tecnologia...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi