HINDLEY. «LA MAGLIA ROSA E' UN SOGNO E DOMANI...»

GIRO D'ITALIA | 24/10/2020 | 16:18
di Giorgia Monguzzi

Bisogna proprio dirlo, è il Giro che non ci aspettavamo e forse proprio per questo è ancora più bello. Fino ad una settimana fa eravamo tutti arroccati tentando di scervellarci sulla possibilità di staccare Joao Almeida sulle grandi salite e invece ora eccoci qui a fare i conti con lo scenario più insolito e più aperto che ci potesse essere. È durata solo due giorni la maglia rosa di Kelderman totalmente naufragato sulla salita di Sestriere che l’ha ceduta al compagno di squadra Jai Hindley che ha dimostrato di essere nettamente più forte quando la strada inizia a salire. È stata tanta l’emozione dell’australiano che a soli 24 anni si è trovato ad indossare il simbolo del primato che aveva sempre desiderato. Una storia magica la sua iniziata da bambino davanti al televisore, il momento in cui ha capito che il ciclismo sarebbe stato parte fondamentale della sua vita.


«Avevo solo 6 anni quando ho visto per la prima volta il Tour in televisione, in quel momento ho capito che avrei voluto farlo anche io - racconta Hindley -: da ragazzo ero molto testardo, non mi piaceva molto andare a scuola, ho sempre preferito correre in bici. È stato davvero difficile rincorrere questo sogno, soprattutto per me che sono australiano e ho dovuto praticamente attraversare tutto il mondo, senza i sacrifici della mia famiglia non ci sarei mai riuscito. A muovermi sono stati i miei idoli, tutti i grandi corridori australiani del passato come Cadel Evans, Stuart O’Grady, Robbie McEwan. Ho sempre sperato di poter essere uno di loro ed ora eccomi qui ad indossare una maglia rosa, è qualcosa di assolutamente incredibile. »


Geoghegan Hart e Hindley hanno dimostrato ancora una volta di essere in assoluto i più forti in salita: anche oggi, un po’ come era successo nella tappa con arrivo ai laghi di Cancano  si sono giocati la vittoria allo sprint. In entrambe le occasioni a farne le spese è stato Wilko Kelderman, capitano designato della Sunweb ed oggi maglia rosa, ma a questo punto la domanda è d’obbligo: se Hindley non avesse avuto l’olandese come capitano, avrebbe guadagnato più terreno?

«Per il giorno dello Stelvio non ho rimpianti perché alla fine con il team abbiamo vinto sia la tappa che conquistato la maglia rosa - risponde secco l’australiano -. Tao ed io abbiamo dimostrato di essere i più forti, in entrambe le occasioni ho provato a staccarlo ma non ci sono mai riuscito, giovedì è andata bene a me, oggi è toccato a lui. Oltre che un avversario è un grande amico, è bello correre con e contro di lui, è bello fissarci negli ultimi metri per cercare di capire se uno dei due cederà. Cavolo, domani addirittura combatteremo per guadagnarci la vittoria finale, pazzesco».

Sarà proprio la crono di domani a decidere il vincitore dell’edizione 103 della corsa rosa. Una lotta ferrata che vede i primi due della generale separati da 86 centesimi. Sulla carta è Goeghegan Hart il favorito, ma la sfida è apertissima.

«Domani sarò una giornata molto dura in cui non si può sbagliare proprio nulla. Sulla carta Tao è il più forte nelle prove contro il tempo, ma in quella inaugurale a Palermo io sono andato meglio di lui. È davvero difficile fare una previsione, anche perché non è una crono normale, arriva alla fine di un Giro lungo tre settimane in cui abbiamo dato veramente tutto, dobbiamo fare i conti non solo sulle nostre abilità ma soprattutto con la stanchezza. Io darò tutto me stesso per difendere questa maglia, spingerò fino all’ultimo metro, riuscire a vincere sarebbe davvero la realizzazione di un sogno».

E ancora: «Ripeto, è un ore indossare la maglia rosa perché l’italia è uno dei posti in cui preferisco pedalare, adoro il Paese e la sua cultura, ho una famiglia in Abruzzo, quella di Umberto Di Giuseppe, che mi ha adottato e accolto e ne approfitto per salutarli. E adesso vado a godermi la maglia...».

Copyright © TBW
COMMENTI
certi soggetti
24 ottobre 2020 23:06 italia
Buon Jai, domani fai come il tuo compagno di squadra Wilco, che nel momento agonistico più importante della sua vita sportiva, invece di dannarsi sui pedali, digrignare i denti, far scoppiare i polmoni per restare a ruota di Fulsang e Pello Bilbao, secondo la mia opinione, sapendo come gira il mondo e con chi avrebbe avuto a che fare, ha fatto una rilassata pedalata defaticamento senza infastidire nessuno.
Ti dico questo perché ho constatato che nel passato, dei corridori che non hanno avuto dei rapporti referenziali ossequiosi nei confronti di certi soggetti, spero casualmente, non hanno avuto una buona sorte (sportiva e non). Vedere Pantani, Simeoni, Aru ..

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il percorso del Tour de France è stato svelato e se da una parte c’è Tadej Pogacar che cercherà di conquistare la sua quinta Grande Boucle, sulle strade della corsa gialla i padroni di casa aspettano una sola persona: Paul...


Dopo aver ufficializzato l'innesto di quattro corridori italiani, uno spagnolo, un francese e un argentino, il Team Polti VisitMalta arricchisce il proprio roster 2026 con un atleta dalla nazionalità particolarmente significativa: quella maltese. Significativa è inoltre l'occasione in cui tale annuncio avviene:...


Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e lo fa con maestria e metodo. Il ciclista resta il cuore del...


Si è spento questa mattina, al termine di un mese nel quale ha lottato tra la vita e la morte sul letto dell'Ospedale San Bortolo di Vicenza, Kevin Bonaldo, l'atleta 25enne della Sc Padovani Polo Cherry Bank che era stato...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè ufficializza l’ingaggio di Matteo Turconi, classe 2007, proveniente dalla Bustese Olonia e fratello di Filippo Turconi. Il giovane varesino si è distinto nella categoria Juniores, conquistando cinque vittorie, tra cui una tappa al...


Il percorso del Tour de France 2026, annunciato ufficialmente ieri a Parigi, ha un obiettivo ben preciso: impedire che Pogacar vinca la corsa gialla con troppo anticipo. Sappiamo che il campione iridato è attualmente il corridore più forte del mondo...


Isaac Del Toro si è laureato campione messicano della cronometro. Il talentuoso 21enne della UAE Team Emirates – XRG ha ottenuto la vittoria completando i 16 chilometri da El Sauzal a  Valle de Guadalupe in 25 minuti e 25 secondi....


Ha pedalato ad alti livelli per anni, è stata dirigente di importanti formazioni ciclistiche femminili e di ciclismo continua ad occuparsi. Natascha Knaven, moglie dell’ex professionista Servais, madre di quattro cicliste e manager di una squadra giovanile, ha pubblicato sui...


La data fatidica del 1° agosto ha dato il via al ciclomercato in vista della prossima stagione e tanti sono gli accordi già annunciati. Ecco i movimenti di mercato che hanno avuto per protagoniste le formazioni che faranno parte del...


Eravamo abituati a vedere Tom Dumoulin correre in bici con un numero attaccato sulla schiena, ora lo incontriamo alle corse che segue come commentatore tecnico per la televisione olandese. Ma Tom corre e corre forte: non più con la bici,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024