L'ORA DEL PASTO. SZURKOWSKI, SZOZDA E LA SFIDA INFINITA

STORIA | 21/08/2020 | 07:50
di Marco Pastonesi

 


Szurkowski del 1946, Szozda del 1950. Szurkowski di Swiebodow, una cinquantina di chilometri a nord-est di Breslavia, Szozda di Dobromierz, una settantina di chilometri a sud-ovest di Breslavia. In Polonia Szurkowski divenne celebre quando, nel 1970, conquistò la Corsa della Pace, Szozda quando, nel 1971, si impose nel Giro di Polonia. Szurkowski si sarebbe abbonato alla Corsa della Pace vincendola anche nel 1971, 1973 e 1975, Szozda si prese la soddisfazione di dominarla nel 1974 (e la delusione di finirla secondo nel 1976). Ma c’è molto di più, perché Szurkowski vanta un oro (nel 1973) e un argento (nel 1974) e Szozda un argento (nel 1973) mondiali fra i dilettanti. Il bello è che, insieme, s’impadronirono dell’argento alle Olimpiadi del 1972 e 1976 e dell’oro ai Mondiali del 1973 e 1975 nel quartetto della 100 km.


Ryszard Szurkowski e Stanislaw Szozda erano i Bartali e Coppi della Polonia. Avevano diviso sportivi, appassionati, tifosi, consorterie, parrocchiani, insomma il mondo della bicicletta, in due partiti, movimenti, comunità, popoli. Attenti a quei due: fisico compatto, potenza compressa. Dilettanti di stato, ma professionisti di fatto, non avevano la possibilità di misurarsi al Giro d’Italia o al Tour de France e di confrontarsi con i Gimondi e i Motta. Finché, facendo uno strappo alla regola, nel 1974 gli organizzatori francesi invitarono Szurkowski alla Parigi-Nizza. E “l’Eddy Merckx oltrecortina” salì tre volte sul podio: nella prima tappa, secondo dietro all’autentico Cannibale, nella quarta dietro a Eric Leman e Rik Van Linden, e nella settima dietro a Van Linden.

Le carriere di Szurkowski e Szozda, fatte di traiettorie e scie, padelloni e trenate, s’incrociarono, si sovrapposero, infine si distaccarono. Il primo a mollare, Szozda: proprio nella Corsa della Pace, una caduta, un infortunio, aveva 28 anni, si riciclò come tecnico, anche negli Stati Uniti. Szurkowski si ritirò più tardi, ma non smise mai di andare in bicicletta, tant’è che nel 2018, aveva 72 anni, anche lui per colpa di una caduta durante una corsa a Colonia, in Germania, rimase paralizzato. Intanto Szozda era già andato in fuga, e stavolta per sempre: era accaduto nel 2013, quando stava per compiere 63 anni.

Szurkowski, che nell’attentato alle Torri Gemelle a New York nel 2001 aveva perduto il figlio Norbert, non si è mai arreso nonostante le difficoltà anche economiche: dopo cinque mesi di riabilitazione ha ritrovato un po’ di sensibilità. La lucidità, quella non l’ha mai persa, e la speranza neppure. Soprattutto da quando un bravo giornalista inglese, Herbie Sykes (autore, tra l’altro, di “The Eagle of Canavese” su Franco Balmamion e “Coppi: Inside the Legend of Campionissimo”), si è dedicato a lui. E grazie a una sottoscrizione ha raccolto 2337 euro per il vecchio corridore. Non tanto. E invece tantissimo. Tantissimissimo.

 

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Kasia Niewiadoma sale finalmente sul gradino più alto del podio ed è la regina della Freccia Vallone. La ventinovenne polacca della Canyon // SRAM conferma di attraversare uno splendido momento di forma e mette tutte in fila sul terribile Muro...


Stavolta iniziamo dalla fine: Mattias Skjelmose sta bene, gli sono bastate una doccia e le cure dello staff della Lidl Trek per riprendersi. Indubbiamente, e qui facciamo un passo indietro, impressionanti sono le immagini che stanno facendo il giro del...


L'anno scorso si rivelava al mondo in salita sul Passo Pramadiccio, perdendo la tappa solo per una discesa imperfetta, e quest'anno Giulio Pellizzari ha confermato il suo buon feeling col Tour of the Alps chiudendo al secondo posto la tappa...


Non ha nascosto l’emozione in conferenza stampa Juanpe Lopez, arrivato a conquistare il suo primo successo da professionista al termine di una giornata molto complicata caratterizzata da pioggia e freddo, condizioni che, normalmente, il corridore della Lidl-Trek non è solito...


Inizia con un incoraggiante podio l'avventura della Gallina Lucchini Ecotek in Serbia. Nella odierna kermesse di Obrenovac, che introduce la corsa a tappe Belgrade-Banjaluka in programma da domani fino a domenica 21 aprile, Davide Basso si è classificato al terzo...


È Stephen Williams il re della Freccia Vallone, è gallese il signore del Muro di Huy. Il talento della Israel Premier Tech ha giocato benissimo le sue carte a 300 metri dalla conclusione, sorprendendo gli avversari e conquistano un leggero...


Juanpe Lopez mette a segno un bellissmo colpo doppio conquistando la terza tappa del Tour of the Alps 2024, la Schwaz-Schwaz di 122 km, e strappando a Tobias Foss la maglia verde di leader della classifica generale al termine di...


A tre settimane esatte dall'incidente che lo ha visto coinvolto durante la Dwars Door Vlaanderen, Wout Van Aert ha fatto la sua prima uscita in bicicletta. Il belga della Visma Lease a Bike ha postato su strava la sua nuova...


Dal 15 al 21 aprile, su tutto il territorio nazionale, una serie di eventi celebrano la “Giornata Nazionale del Made in Italy”. Il 15 aprile coincide con l’anniversario della nascita di Leonardo da Vinci e l’iniziativa stessa mira a sensibilizzare...


Da oggi gli appassionati del marchio ENVE Composites, azienda impegnata largamente nel professionismo, potranno scegliere ruote road e gravel, oltre a bici complete o kit telaio, equipaggiate con la tecnologia Powershift di Classified. per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it  


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi