«Oggi i corridori sono sempre lontano dai tifosi, comandano i direttori sportivi e devono fare quello che viene indicato dai loro dirigenti. Alla mia epoca eravamo più vicini alla gente». Lo ha detto l’’ex mito del ciclismo, Francesco Moser, parlando in collegamento telefonico durante la presentazione del libro «MM7 Il pallone nel cuore» dedicato alla storia calcistica e sportiva di Mario Mariozzi, grande ala destra degli anni 50/60, poi allenatore e direttore sportivo di diverse squadre laziali.
Il fuoriclasse di Palù di Giovo (Trento), campione del mondo a San Cristobal in Venezuela, vincitore tra l’altro della Parigi-Roubaix (una delle classiche monumento) per tre volte consecutive, di due Giri di Lombardia e di un Giro d’Italia, venne festeggiato quarant’anni fa proprio ad Affile, nell’alta Valle dell’Aniene, al confine con la Ciociaria, in occasione di una festa organizzata da Mario Mariozzi. Moser ha parlato anche del prossimo giro d’Italia che partirà da Budapest, in Ungheria.
«Non è un durissimo, ma il tracciato è senz’altro interessante. E’ un bel percorso - ha aggiunto Moser, che vanta il maggior numero di vittorie nella della storia del ciclismo italiano - le tre tappe in Ungheria sono facili, poi si va in Sicilia, si risale verso il nord, c’è la ‘nove colli’ e quindi si va sulle montagne piemontesi. Non è durissimo, ma interessante. E’ presto per indicare un favorito. Vincenzo Nibali pare voglia fare il Giro, vedremo chi deciderà di partire».
In sala tanti sportivo hanno applaudito l’ex iridato del pedale e più volte campione italiano. Presenti i sindaci di Affile e di Trevi nel Lazio, Ercole Viri e Silvio Grazioli, oltre a sportivi e diversi ex calciatori come, Rocco Cignitti (ex difensore del Frosinone), Carlo Frasca (ex Subiaco e Fiuggi). «Oggi - ha proseguito Moser - il ciclismo è cambiato molto. Ci sono corridori con caratteristiche diverse, ognuno corre nel suo tempo. E’ difficile trasferire un corridore da un’epoca all’altra». Moser non ha mai dimenticato quella grande festa in suo onore ad Affile, nel 1979. «Ero alle terme di Fiuggi - ha detto ancora - e Mario Mariozzi mi portò ad Affile, dove c’era una società ciclistica. Mi premiarono con una medaglia d’oro. Fu una bella giornata, che ricordo ancora adesso. Una volta, in quella zona – ha concluso Moser – si passava spesso con la Tirreno-Adriatico e il Giro del Lazio, andavamo anche a Fiuggi e nel Frusinate». [U.S.].