PIRATA SENZA PACE: COSA C'ENTRA LA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA CON PANTANI?

LETTERA APERTA | 20/10/2019 | 07:45
di Fiorenzo Alessi

Caro Direttore,
a volte occorre essere chiari, anche a costo di apparire antipatici o, peggio, "anti" qualcuno o qualcosa... a prescindere. Quasi per partito preso, vivendo tempi in cui si qualificano "nemici" e non semplici e ordinari "avversari" o "contraddittori" coloro con i quali confrontarsi rispetto ad un tema o ad una questione da approfondire e dibattere. Questo approccio incongruo e deplorevole non fa parte del mio modo d'intendere il comune scambio di pareri e opinioni, magari in modi bruschi e determinati non foss'altro che per ragioni di tecnicismi giuridici, tra persone che vogliano effettivamente pervenire ad una corretta qualificazione di azioni o pronunciamenti di quell' apparato che, pur se articolato e complesso, reca poi semplicemente il nome di giustizia.


L'esperienza mi insegna che, nonostante proclami e frasi ad effetto, la legge non è uguale per tutti. Ad essere benevoli, è l'interpretazione non sempre uniforme del dettato normativo che sconcerta e crea comprensibili... moti di ribellione a quanto ancora viene pronunciato in nome del popolo italiano. Si badi, ho detto interpretazione, che qualcuno, già da lungo tempo ed autorevolmente, ebbe a qualificare come forma decisoria in favore degli Amici, riservandone invece ai Nemici la mera applicazione.


Comunque la si veda, un guazzabuglio al quale, malgrado tutto e tutti non è sfuggita la ben triste sorte che la vita ha inteso riservare a Marco Pantani. Unanimemente ed universalmente stimato e sportivamente osannato come Il Pirata. Campione inimitabile, del quale ancor'oggi tutti coloro che abbiano un minimo di passione per il Vero e Grande Ciclismo, intrisa di umana pietas, rimpiangono la prematura scomparsa. Dico dell'uomo, prima che del formidabile ciclista. E' peraltro l'atleta ciclista, nel gesto rusticano di gettare la bandana un attimo prima di... scatenare la battaglia, che resterà indelebile nella memoria e nel cuore di chi lo ha visto e, anche solo per questo, lo ha amato.

Del tutto comprensibile, d'altro canto e soprattutto da parte di chi ne è stato genitore e ancora ne soffre la perdita, che non se ne vogliano accettare le "cause" della drammatica morte di Uomo, così come... accertata e statuita da plurimi e sostanzialmente conformi motivazioni e conseguenti decisioni di vari Organi di Giustizia. Da qui, una serie di "iniziative" giurisdizionali volte alla rivisitazione altresì processuale delle fasi terminali dell'esistenza terrena di Marco Pantani: per atti ufficiali deceduto nei termini che ormai tutti conoscono, per parte dei congiunti del Pirata e dei loro legali... oggetto di morte violenta cagionata da terzi, ucciso per mano sconosciuta. Nel mezzo, per non farsi mancare nulla, chiari accenni volti in aperte critiche sia all'iniziale operato investigativo che, poi, alla gestione degli esiti di (non corrette ed esaustive) indagini preliminari da parte del competente rappresentante della Pubblica Accusa. Uno scontro frontale che, almeno fino ad ora, ha costantemente visto prevalere l'assunto di chi ha... "gestito" il procedimento della morte del Pirata.

Ora, e da ultimo (quasi ancora non bastasse tutto quanto finora legittimamente esperito, ma senza gli esiti auspicati e invocati), si legge dell'intervento e riconnesse audizioni di soggetti "coinvolti" nella specifica contesa processuale da parte della Commissione Parlamentare Antimafia! Ufficialmente: "Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno mafie e sulle altre associazioni criminali", istituita fin dal 1962. Per chi ne abbia voglia, si vedano le funzioni di competenza di questo Organismo Politico composto da 25 deputati e 25 senatori. Ad essere seri, il caso, complessivamente valutato, di Marco Pantani non ha attinenza alcuna con il cosiddetto fenomeno Mafie a cui la benemerita Commissione dovrebbe riservare le proprie attenzioni, e dedicare proficuamente tempo e lavoro. Solo per un sorriso in tanta tristezza: forse è l'essere stato il Pirata più famoso al mondo a farne oggetto delle attenzioni dei Politici dell'Antimafia. D'altronde, la pirateria era una consorteria criminale, e ad un Pirata non può ancora... riservarsi Pace.

Cordialmente, ma sconsolatamente.

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