
La Manzana Postobon si ferma qui. Con un comunicato ufficiale la formazione Professional colombiana ha annunciato di considerare chiusa a partire da oggi la sua avventura agonistica e dal 1° giugno i corridori sono liberi da ogni vincolo contrattuale.
La decisione, grave esenza precedenti, è stata presa dai dirigenti colombiani dopo i due casi di positività a prodotti dopanti che hanno coinvolto due corridori del team.
Alejandro Restrepo Echavarria, presidente della Corporation Pedaleamos por Colombia, scrive: «Negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato a questo progetto senza alcun fine di lucro che stato mosso solo dalla passione per il ciclismo, ci siamo dedicati alla promozione dello sport e a far crescere ciclisti nel segno dell’etica e della competizione pulita. Abbiamo coinvolto nella lotta al doping i corridori sin dalle categorie più giovani, le loro famiglie, tutto il nostro personale. Ora, di fronte ai fatti delle ultime settimane, abbiamo deciso di non continuare più con la squadra professionistica. Lanciamo un invito agli sportivi e a tutte le squadre di ciclismo del nostro Paese affinché incrementino la lotta la doping e aiutino i giovani a crescere all’insegna dello sport pulito».