BALDATO: VI RACCONTO LA LIEGI

PROFESSIONISTI | 22/04/2018 | 07:55

Sarà una Liegi completamente diversa quest’anno in casa BMC. Il pensiero di corridori, direttori sportivi e staff della formazione rossonera sarà tutto rivolto a Andy Rihs. La Bmc infatti e tutto il mondo del ciclismo piangono Andy Rihs scomparso qualche giorno fa a 75 anni. Il magnate zurighese, fondatore e ideatore della Bmc, malato da tempo, ha lasciato un grande vuoto nel mondo delle due ruote. Fabio Baldato, direttore sportivo della BMC lo ricorda come un amico, un appassionato di ciclismo sempre in ammiraglia, sempre gentile, pronto e disponibile con staff e corridori.


Scrive il team BMC, annunciando la notizia: «Andy non era solo il proprietario e sponsor principale del BMC Racing Team, ma anche un amico che amava la vita e amava condividere quella gioia. Con lui se ne va un imprenditore anche visionario, un appassionato sportivo, un ciclista appassionato e un grande sostenitore dello sport. La sua generosità, il suo senso dell’umorismo e la sua risata contagiosa hanno accompagnato l’intera storia del BMC Racing Team. Il nostro dolore è indescrivibile, ma porteremo avanti i suoi valori»


Una Liegi che vuole essere anche un tributo a Andy Rihs, soprattutto in caso di vittoria. E Baldato punta su Van Avermaet. “Una corsa adatta al belga Greg spiega Baldato  “Una corsa che mi manca nel palmares di vittorie come direttore sportivo. La Liegi l’ho corsa diverse volte come atleta.”

Da atleta come la vedi la gara? Qualche ricordo in particolare?

«Da corridore l’ho disputata due volte. L’anno più bello quello con Michele Bartoli nella MG. Era il 1997. Andai appositamente in Belgio per la Liegi per aiutare Michele. E arrivai 25 esimo sul traguardo. Non male, facendogli da spalla. Un freddo quell’anno, un nevischio. Corsa terribile e Bartoli riuscì a battere Zulle e Jalabert. Bartoli riuscì a staccarli sulla Redoute. E vinse alla sua maniera, con grande classe. In ammiraglia avevamo Ferretti. Che grande corsa e che numero».

Ora ti dovrai misurare in qualità di diesse.

«Mi ci dovrei dedicare studiando bene la tattica di gara. Un conto è farla da corridore, un altro da diesse. E’ la classica di Valerio Piva, il mio maestro. Da diesse e anche da spettatore, oltre ad averla corsa, dico che gli ultimi chilometri sono quelli che fanno la differenza, il rettilineo che sale verso gli ultimi due chilometri vede i corridori spegnersi uno ad uno, e chi ha ancora forza può fare la differenza. E’ proprio la differenza che fanno certe della Liegi che mi affascinano. Vista poi in questi ultimi anni, con l’apporto di migliorie, la rendono una grande corsa. E’ poi l’ultima classica del Nord. Una corsa dura quando ormai il programma di corridori e squadre si apre a numerosi appuntamenti a tappe in preparazione dei grandi Giri. E non è facile avere ancora energie per spingere sulle salite e sugli strappi della Liegi. E’ come una corsa ad eliminazione. Essendo appunto l’ultima classica del Nord anche i corridori arrivano un po’ stanchi. E’ una selezione che si fa via via nelle corse. Ormai anche i team dividono i corridori per tipologie di classiche. Sanremo Fiandre Roubaix e poi Amstel, Freccia e Liegi. Nelle ultime tre magari ci sono più scalatori, sono corse che hanno bisogno di forza nelle gambe, di spingere sugli strappi. Nell’ordine d’arrivo della Liegi non trovi molti corridori che hanno corso le altre classiche. Un ciclismo che va sempre più verso la specializzazione e la divisione delle corse per tipologia di atleti e caratteristiche. Alla Liegi arrivano corridori che hanno fatto corse a tappe magari in Spagna, corse quasi estive. La Liegi domenica, con questo caldo sarà quasi una tappa del Tour. Caldo, sole. Ho già visto alcuni dei miei corridori che sono rimasti spiazzati da questo aumento delle temperature. Più affaticati, con un po’ di difficoltà ad ambientarsi».

Il fascino della Liegi?

«E’ detta la decana, tra le più antiche. Se uno chiude gli occhi, pensa al ciclismo eroico, a quello che si correva in Belgio nel secolo scorso. Insomma, c’è da emozionarsi. Una corsa con salite importanti, strappi che fanno male alle gambe, migliaia di spettatori assiepati sul percorso. Gridano il tuo nome e conoscono uno per uno i corridori. Che dire. Il fascino del Nord. Una delle più belle e spettacolari gare di Coppa del Mondo. Averla vinta con Bartoli è stata una delle emozioni più grandi».

da adispro.it

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La mia settimana dei campionati mondiali è già un successo 🥹💍 Ci siamo detti SÌ per il resto della nostra vita 🥰 Ti amo @dylanvanbaarle ❤️. (Ps: lo so cosa state pensando, l'anello è sulla mano sinistra, ma ero così...


Strade chiuse finalmente a Kigali per la prova generale della crono che vedrà impegnati domani donne e professionisti e nei giorni successivi tutte le categorie giovanili. Gli azzurri e le azzurre hanno potuto provare il tracciato e prendere confidenza in...


Circondato dalla propria brigata tutta locale, cioè africana - con anche un orgoglioso pasticciere del Burundi -, eccolo in azione (ed in posa fotografica molto utile per fare team building): è Tiziano Brichese, il cuoco della nazionale italiana impegnato ai...


Ieri vi abbiamo proposto il comunicato della SRAM sul ricordo presentato all'Autorità belga garante della concorrenza e riguardante le limitazioni dei rapporti proposte dall'Uci, che saranno testate in occasione del Tour of Guangxi e che metterebbero in difficoltà i corridori...


Remco Evenepoel ha fatto il suo primo allenamento sulle strade di Kigali e ha potuto notare come il manto stradale sia ottimo, mentre il traffico, caratterizzato da centinaia di moto che vengono usate come taxi, ha creato qualche problema durante...


Quattordici stagioni tutte nella stessa squadra non si vedono spesso: Salvatore Puccio, veterano siculo della Sky-Ineos, nel giorno del suo 36° compleanno ha annunciato il ritiro a fine stagione. Una vita da bandiera e una vita da mediano, mai una...


Dopo i trionfi di Primoz Roglic e l'esplosione del fenomeno Pogacar, incontrastato numero uno del ciclismo mondiale, la Slovenia punta ad avere un ruolo sempre più da protagonista nel mondo del ciclismo che conta. Se mesi fa è stata presentata...


Mentre il mondo si prepara a scoprire il Ruanda attraverso i Mondiali di ciclismo su strada, ci sono piccole realtà locali che a Kigali in questi giorni diventeranno protagoniste: se il futuro è dentro gli occhi dei bambini, i bambini...


Quando scende in campo una mamma, nulla è impossibile! Vale anche nel ciclismo e in situazioni difficili: vi ricordate la premiazione improvvisata dagli stessi atleti dopo l'ultima tappa - annullata - della Vuelta España? Quando si sono trovati nel parcheggio...


Oggi festeggia il suo trentaquattresimo compleanno ma – non è difficile immaginarlo – Marlen Reusser il regalo proverà a farselo domani al termine della cronometro mondiale di Kigali. Dopo una annata con molti alti (vittoria alla Vuelta Burgos, al Tour...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024