PROFESSIONISTI | 05/04/2018 | 09:13 Dylan Groenewegen torna sui fatti della Scheldeprijs, ovvero sul gruppo di corridori squalificati per aver attraversato un passaggio a livello che si stava per chiudere. «Il primo gruppo ha sbagliato quanto noi ma nessuno li ha fermatI. C'era appena stata una caduta, avevamo quindici secondi di ritardo e stavamo recuperando sui battistrada. Abbiamo già visto le luci lampeggianti quando arrivava il primo gruppo e poi siamo passati. E subito dopo i giudici ci hanno fermato».
E ancora: «È vero, abbiamo l’obbligo di rispettare le segnalazioni, ma per noi non è facile vedere i semafori rossi perché a quel passaggio si trovano a sei metri da terra (anche se la foto mostra che c'è un semaforo ad altezza occhi sulla sinistra, ndr) e non è certo la prima cosa a cui un ciclista in gara fa attenzione. La giuria ha applicato il regolamento con noi ma non lo ha fatto con tutti ed è un problema che per il futuro deve essere affrontato e risolto».
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