Doping: la Federciclismo spagnola offre aiuto ai corridori...
| 10/05/2007 | 00:00 Qualcosa si muove - o tenta di farlo - anche in Spagna sul fronte del doping. Il Consiglio Superiore dello Sport (CSD) ha convocato ieri i rappresentanti dell’Associazione Professionisti spagnola (ACP) e la Federciclismo iberica (FEC) per cercare una soluzione comune riguardo ai ciclisti copinvolti nell’Operación Puerto.
Alla riunione - scrive oggi As - hanno partecipato Manuel Fonseca e Ángel Luis López de la Fuente, direttori generali del settore sport di alto livello del CSD, il presidente della Federciclismo Fulgencio Sánchez accompagnato dal segretario Eugenio Bermúdez (nella foto), e José Javier Pipe Gómez, presidente dei corridori.
Sulla strada aperta da Basso, la Federciclismo ha offerto il suo aiuto ai corridori che si presenteranno volontariamente a testimoniare: quelli che si dimostreranno innocenti saranno immediatameente scagionati da ogni altro sospetto mentre i colpevoli che confesseranno potranno usufruire di sconti di pena, con la squalifica minima di un solo anno.
La ACP ha apprezzato l’inizativa ma ha posto il problema del Codice Etico del ProTour, che impedisce ad un corridore coinvolto in fatti di doping, di firmare per una grande squadra per un periodo di quattro anni. E di fronte a questa obiezione - per la quale né il CSD né la Federciclismo spagnola possono fare nulla - la riunione si è conclusa con un nulla di fatto.
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