Oggi vertice a tre: McQuaid, Lefevere, Prudhomme

| 04/05/2007 | 00:00
Potrebbe essere una giornata davvero importante, quella di oggi, per il ciclismo. È in programma oggi, infatti, al Giro di Romandia un incontro a tre tra Pat McQuaid, presidente dell’UCI, Patrick Lefevere, presidente dei gruppi sportivi del ProTour e Christian Prudhomme, direttore del Tour de France. Chiaramente sarà proprio la Grande Boucle al centro delle discussioni, ma ogni proposta che verrà fatta avrà ripercussioni anche sulle altre corse, a cominciare dal Giro d’Italia. L’attesa è grande, soprattutto quella di vedere ogni elemento riprendere il suo posto: il Tour che torni a fare il Tour (cioè ad essere la corsa più grande del mondo) e l’Uci che torni ad occuparsi della gestione del mondo del ciclismo. In particolare sarebbe auspicabile che l’UCI - dopo aver perso tante occasioni in passato - decidesse di aprire inchieste sportive sui casi del momento: tanto per citare, le accuse rivolte dalla stampa belga a Patrick Lefevere, il caso T-Mobile e quello di Bjarne Riis, oggi team manager della CSC, pesantemente coinvolto dalle accuse rivolte alla formazione tedesca relative agli anni 1992-1996 (Telekom). A proposito di Riis e Lefevere, hanno mai pensato all’autosospensione? E l'Uci cosa ne pensa? Già, dimeniticavamo, loro non hanno ancora preso in cosiderazione la posizione di Manolo Saiz. E neanche hanno mosso un dito per invitare la Federazione spagnola a farlo. Questa non è giustizia a due velocità. Per il momento è in atto solo del giustizialismo.

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