| 29/04/2007 | 00:00 Oggi, alla Liegi-Bastogne-Liegi, non ci saranno al via corridori coinvolti nell'Operacion Puerto, come invece era avvenuto - per esempio - alla Freccia Vallone. Né Zaballa (Caisse d'Epargtne) né Caruso (Lampre Fondital), che avevano gareggiato mercoledì, parteciperanno alla Doyenne. E non ci sarà neanceh Koldo Gil (Saunier Duval). «Si va nella direzione giusta. Ma non è ancora tutto a posto. Non abbiamo ancora attaccato la montagna...», ha spiegato Christian Prudhomme, direttore del Tour e della Liegi. L'associazione degli organizzatori aveva recepito il suo invito diretto alle squadre affinché non schierassero atleti coinvolti nell'Operacion Puerto (e in altre indagini). E anche il team hanno fatto la loro parte.
Ieri pure l'Icpt - che raccoglie 17 squadre Pro Tour - s'è riunita a Liegi. A conclusione dell'incontro, il presidente Lefevere s'è limitato a dire che comunicazioni vanno fornite dopo l'incontro del 4 maggio (al Romandia, con Prudhomme e il presidente dell'Uci Mc Quaid). «Ma anche i corridori e gli organizzatori devono prendersi le loro responsabilità», ha ribadito. Anche perché pare che le posizioni tra i team che hanno in organico i corridori interessati dalle indagini e quelli che invece ne sono privi non siano univoche. C'è invece unanimità nel ribadire la rischieta alle autorità spagnole: quella di mettere a disposizione tutte le sacche di sangue per poter appurare a chi appartengano.
da «La Gazzetta dello Sport» a firma Nino Minoliti
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