Floyd Landis: in tutti i campioni, tracce di doping
| 23/04/2007 | 00:00 Sarebbero risultate tutte positive al testosterone le analisi che sono state rifatte sui campioni di urine prelevati a Floyd Landis al Tour. Lo rivela «L'Equipe», secondo il quale il laboratorio di Chatenay-Malabry è stato in grado di identificare la presenza di testosterone sintetico usando una speciale tecnica denominata IRMS. Landis ha sempre sostenuto di aver un alto tasso naturale di testosterone. Il 14 maggio l'americano vincitore del Tour 2006 dovrà comparire davanti alla Usada, la Wada americana.
Le controanalisi, effettuate su espressa richiesta dell'Agenzia antidoping statunitense (Usada), hanno fatto luce sui campioni di urine che in un primo tempo avevano dato esito negativo. Tutti
e sette, riferisce L'Equipe, «mostrano a più riprese tracce di testosterone sintetico». Non soltanto, dunque, quella relativa alla 17.ma tappa. Le controanalisi sono state effettuate con l'utilizzo della tecnica Irms (spettroscopia di massa dei rapporti
isotopici), che consente di distinguere tra fonti endogene ed esogene di testosterone.
Proprio quest'ultima tipologia di sostanza è stata riscontrata nelle urine del corridore americano, che dovrà comparire il prossimo 14 maggio davanti all'Arbitrato dell'Agenzia antidoping americana e che rischia una sospensione di due anni, oltre ovviamente alla revoca del titolo di campione del Tour. I riscontri emersi dalle controanalisi, a cui hanno assistito due esperti designati da Landis e due rappresentanti dell'Usada, costituiscono un duro colpo alla strategia difensiva dell'ex ciclista della Phonak, che, attraverso i suoi legali, aveva più volte screditato l'operato del laboratorio di
Chatenay-Malabry.
Settimana scorsa Giorgia Monguzzi ha raccontato sul sito un evento speciale che ha visto protagonista Lorenzo Fortunato con la sua maglia azzurra al Museo del Ghisallo. Nell'occasione, la nostra inviata ha intervistato lo scalatore bolognese della XDS Astana per approfondire...
Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni...
Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....
130 km di fuga, di cui oltre 60 in solitaria, oggi nella seconda tappa del Giro Next Gen Jonathan Vervenne ha fatto quella che può essere definita una piccola impresa. Il suo obiettivo era quello di vincere la cronometro individuale...
A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...
Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...
Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...
È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...
Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...
E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.