L'ORA DEL PASTO. QUELLI DEL FISSO

SCATTO FISSO | 04/04/2017 | 07:35
Sono quelli che si nutrono di brividi e adrenalina, che godono quando i pedali sfiorano la strada, che si esaltano quando corrono di notte. Sono quelli che se fosse neve sarebbe skateboard, e se fosse acqua sarebbe surf, e se fosse musica sarebbe rap, ma è ciclismo. E allora sono quelli che hanno la catena in trazione diretta con la ruota posteriore, cioè che non hanno la ruota libera, e che non hanno freni, né meccanici alla bici né inibitori al coraggio.

E’ il popolo, la comunità, la tribù dello scatto fisso. Ecologisti della pedalata rotonda, teorici del ciclismo creativo, ambasciatori del surplace stradale, testimoni del fai-da-te, anche frequentatori dei pronto soccorso, ed esteti del telaio nudo, dei cerchioni colorati, dei copertoncini lisci. E poi spettatori, praticanti, amatori, dilettanti, professionisti dei circuiti: pronti-via, rischi e pericoli, scintille e folgorazioni, esortazioni ed escoriazioni, lotta per la sopravvivenza a sessanta all’ora.

Dopo l’era pionieristica, dopo l’epoca dei “messengers”, dopo il periodo carbonaro e militante, oggi la tribù dello scatto fisso appare più inquadrata (anche nella Federazione ciclistica italiana) e organizzata, con un calendario di gare a tutti i livelli. La stagione è cominciata, e Ignazio Moser, figlio di Francesco, ha vinto il FallesCrit di Valencia, in Spagna, davanti a Davide Viganò e Paolo Bravini, tutti e tre per il Team Cinelli Chrome, poi con la cronosquadre della Versilia a Forte dei Marmi. Il 13 aprile scatta – il verbo è ideale – il Trofeo Criterium Italia 2017: il primo appuntamento a Roma, poi Firenze (27 maggio), Abbiategrasso (4 giugno), Cervinia (a quota 2100, la competizione più in alto del mondo, 1° luglio), Lissone (Coppa Agostoni, 15 luglio), Legnano (Coppa Bernocchi, 16 luglio), Varano de’ Melegari (9 settembre) e Castell’Arquato (17 settembre).

Il Criterium Italia si è presentato ieri a Milano: scattista nel luogo (Santeria Social Club), scattista nelle parole e nei suoni (Rido e Dj Melly), scattista nelle locandine (opera di Riccardo Pagliani), scattista nello schermo (il Giro delle Fiandre).
E fra poco comincia anche il calendario dei Red Hook Crit, una sorta di Coppa del mondo a scatto fisso: la prima tappa il 29 aprile a New York, Brooklyn, l’ultima il 14 ottobre a Milano, Parco Lambro.
 
Marco Pastonesi
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COMMENTI
La domanda sorge spontanea
4 aprile 2017 14:06 geo
Ma perché costoro partecipano a codeste gare? C'è la necessità di un agonismo non professionista? C'è il bisogno di gare corte dove la preparazione fisica è minore rispetto alla strada tradizionale? C'è la voglia di misurarsi un po' come i giovanissimi spensieratamente?
In ogni modo BRAVO A PASTONESI per l'ennesimo articolo azzeccato!

X geo
5 aprile 2017 08:18 Brambo
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