DILETTANTI | 10/10/2016 | 17:01 Edoardo Affini chiude al ventesimo posto la sua cronometro e affida a Facebook il suo pensiero che in realtà si traduce in un atto d'accusa verso se stesso: «Un'altra esperienza se n'è andata... il mondiale a cronometro di Doha... Ci speravo da gennaio e, dopo una stagione travagliata, all'ultimo momento sono riuscito a guadagnarmi la fiducia del CT. Mi sentivo bene nelle
ultime due settimane ed ero fiducioso di poter fare una buona
prestazione: invece ad un'ora della partenza scopro che la mia bici non è
omologata e mi tocca partire con quella di scorta, che purtroppo ha misure
diverse e una posizione che non mi ha consentito di esprimermi al
meglio. Mi prendo la piena responsabilità di questa "cazzata" e
voglio chiedere scusa alla nazionale, perché mi sembra di aver tradito
la loro fiducia.. Grazie comunque a chi mi ha supportato veramente
durante tutto il 2016!».
sia un PESCE DI APRILE, questa notizia, dai!? BICI NON OMOLOGATA, e se ne sono accorti una ora prima della partenza?!?
Mi sa che davvero c'è qualcosa che non porta....di non omologato.
Francesco Conti-Jesi (AN).
E GLI ALTRI STANNO A VEDERE!!
10 ottobre 2016 22:34ZECCA
MA LO STAFF TECNICO DELLA NAZIONALE DOVE ERA?
SE FOSSE VERO.................TUTTI A CASA !!!
MA A REMI!!
DA RIDERE
11 ottobre 2016 08:59Piccio
E queste sono le giustificazioni? ... AFFINI a che cosa???
Stavi zitto e facevate più bella figura!
Grazie comunque per aver chiarito che ai mondiali vi portate come scorta la bici da camera
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