
Andrea
Innocenti, allievo pratese, o meglio carmignanese in quanto abita sulla collina
di Montalbiolo tra La Serra e Carmignano con il babbo Simone e la mamma
Alessandra, è uno dei grandi protagonisti del ciclismo toscano 2015. La sua una
vera e propria esplosione. Sedici anni a ottobre, iniziò a gareggiare nei
giovanissimi a 8 anni nel Velo Club Seano One, quindi da 11 ai 13 anni alla
Nuova Sfinge, infine da esordiente del 2° anno passò alla Pol.Milleluci GM di
Casalguidi, dove incontrò un direttore sportivo, Claudio Pratesi, che gli
piacque subito. Due vittorie lo scorso anno, otto nel 2015, oltre a tre
secondi, tre terzi, tre quarti ed un quinto, il titolo toscano a cronometro
individuale ed il campionato italiano dell’inseguimento su pista.
“Voglio
ringraziare tutti i miei dirigenti, i compagni di squadra, i direttori
sportivi, Angelo Citracca e Luca Scinto della squadra professionistica Team Southeast.
Mi sono stati e mi sono vicini. Mi sono potuto preparare a fondo e bene. Grazie
anche a Daniele Fiorin, tecnico della Federciclismo, che mi ha guidato in
Georgia alle Olimpiadi Giovanili”
-
Già un altro traguardo raggiunto.
“E’
stata un’esperienza magnifica quella in nazionale, la più bella soddisfazione
della stagione”.
-
Strada, pista, crono, un vero dominio.
“Ho
fatto una preparazione specifica, amo le corse a cronometro, per questo tifo Tony
Martin il più grande specialista al mondo. In pista ho svolto poca attività
rispetto al 2014, anche se è arrivato il titolo, ma in futuro chissà se svolgerò
questa attività. Su strada preferisco le salite soprattutto dove ci sono i
falsopiani e si può tirare il rapporto”
-
Segui il ciclismo in televisione e quali altri sport?
“Poco
in verità, non ho molto tempo, preferisco pedalare. Sono tifoso della Juve, amo
la pesca”.
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A scuola è stata un’annata altrettanto felice?
“Sono
stato promosso in terza al Liceo Scientifico Sportivo Dante Alighieri, che ha
sede nella zona di Firenze Sud. Direi è andata benissimo”.
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A proposito scuola e ciclismo è dura.
“Ogni
mattina lascio casa alle 6,30, rientro alle 14 e via subito con gli
allenamenti. Quando torno lo studio, sono rodato anche in questo ma è davvero dura”
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Il tuo campione di ciclismo del passato che ammiri.
“Mi
piace leggere le imprese di Marco Pantani”.
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C’è stata una delusione in questo magnifico
2015?
“Nel
campionato italiano in linea, sono corse particolari quelle e poi l’emozione”.
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Terzo nella classifica nazionale un bel piazzamento.
“Cercherò
fino all’ultimo di superare che mi precede di pochi punti, Gazzoli ed il
tricolore Bagioli”
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Quali obbiettivi nel fine stagione?
“Ci
sono molte gare importanti, per il momento ne cito tre. La Coppa Diddi, la
Coppa D’Oro e quella della Liberazione in Mugello”.
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L’anno prossimo juniores nel Team Franco Ballerini”
“Assolutamente
si, una scelta fatta da tempo e poi nessuno (lo dice ridendo n.d.r) mi ha
cercato”.
Andrea
è un ragazzo umile, pensa alla scuola ed al ciclismo, tiene i piedi per terra,
che non ha il profilo su nessun social network e la ragazzina.
Antonio Mannori
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