GIOVANI | 09/08/2015 | 08:52 Meglio la qualità o la quantità. A seconda della risposta si può leggere in modo differente il medagliere delle Nazionali impegnate in questi primi tre giorni di gara. Alla vigilia dell’ultima giornata degli Europei di Tartu, con il programma che prevede i 124 di gara degli Juniores e nel primo pomeriggio i 162 degli Under, la bacheca che luccica di più è senza dubbio quella della Germania. Quantità, in questo caso, con quattro medaglie già messe in valigia. Peccato che siano ben tre di bronzo e solo una del metallo più pregiato. A ruota c’è la Russia, che salomonicamente si divide i tre podi sin qui ottenuti tra oro, argento e bronzo. Ma anche l’Italia, dopo la splendida doppietta di sabato mattino a firma Quagliotto e Barbieri, rispettivamente prima e seconda nella gara delle Juniores, e il secondo posto che sa di beffa di Ilaria Sanguineti, superata per una manciata di centimetri sull’arrivo delle Under 23. Vanno a braccetto Polonia, Olanda e Ucraina, con un oro e un bronzo che crescono tra i Tulipani, due argenti invece per i portacolori gialloblù. Due medaglie per la Polonia, ma sono entrambe d’oro, per il momentaneo primato di titoli continentali. D’argento è invece l’unica medaglia conquistata dalla Norvegia. E oggi, come detto, le ultime due prove. Per tentare di avere la meglio in quantità, certo, ma di fare altrettanto con i metalli che contano. Lasciando gli altri di bronzo. da Tartu, Stefano Arosio
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