DILETTANTI | 23/04/2015 | 13:38 Una grande soddisfazione per tutti. Il ciclismo italiano ha recuperato uno dei suoi giovani talenti. Davide Gabburo, ex corridore della Contri Autozai Patos Cicli, sta finalmente esprimendo il suo enorme potenziale, rimasto purtroppo offuscato troppe volte nelle ultime annate da Under 23. Adesso però il corridore ventiduenne, originario di Nogara, sembra aver imboccato la strada giusta. In questo momento Davide è in nazionale, alle dipendenze del commissario tecnico Davide Cassani e del responsabile per il settore Under 23 Marino Amadori. Davide sta vestendo con onore la maglia azzurra al Giro del Trentino. «E’ la prima volta che mi capita in carriera e ne sono ovviamente orgoglioso», racconta lui, ancora legatissimo ai colori della Contri Autozai Patos. «Sfiorai - prosegue - una convocazione nel secondo anno di Juniores alla Contri. In quella stagione andai veramente forte. Magari meritavo già all’epoca la convocazione. Questa comunque ha un sapore speciale». La convocazione al Giro del Trentino infatti non può essere etichettata come una semplice prima volta. Davide Gabburo negli ultimi anni è incappato più volte contro un destino avverso. La sua testardaggine però sembra avergli dato ragione. «Dopo i miei anni da juniores alla Contri è successo un po’ di tutto», conferma lui. «Ho saltato una stagione per una mononucleosi, è fallita la mia società di appartenenza. Insomma ne sono capitate parecchie. Adesso però sono fortemente determinato a recuperare il tempo perduto. Sento di aver imboccato una via vincente». In questo 2015 Davide Gabburo sta ritrovando in maglia Bottoli General Store Zardini lo smalto dei tempi migliori. Da registrare per lui già tre brillanti terzi posti al Trofeo Piva, al Palio del Recioto e al Memorial Gasparotto. Davide Cassani e Marino Amadori ovviamente hanno subito accesso i radar. «Quest’anno sto pedalando bene» osserva Gabburo. «Arrivo perciò in Nazionale nel mio momento migliore. Questa esperienza al Giro del Trentino è molto significativa. Mi sto confrontando in un gruppo composto principalmente da corridori professionisti. Nelle prime due tappe mi sono sicuramente difeso con onore. Venerdì nella tappa finale di questa competizione comunque tireremo le somme. Voglio essere competitivo fino alla conclusione. Queste salite sono il massimo per un aspirante scalatore come il sottoscritto. Negli Under 23 è difficile gareggiare su queste pendenze. Ecco perché i colori azzurri stavolta rappresentano una straordinaria opportunità». Il Team Italia al Giro del Trentino è l’unico composto da corridori Under 23, con comunque una piccola eccezione. «Uno dei monumenti del ciclismo azzurro come Luca Paolini sta gareggiando con noi», spiega l’ex corridore della Contri Autozai Patos. «Volete un altro particolare? In questi giorni sono proprio in camera con Paolini. In ogni momento quindi cerco di rubargli qualche segreto. Gli chiedo ogni cosa: dall’alimentazione alla postura del corpo in gara. Speriamo di apprendere il più possibile». Davide Gabburo infine conclude così. «Ringrazio come sempre la Contri Autozai Patos Cicli per il consueto appoggio. Anche in questi anni difficili mi sono sempre stati vicino. Mi hanno sempre spronato a credere nel mio sogno. Io voglio un contratto da professionista. Questa convocazione in nazionale, in tal senso, può essere il mio definitivo trampolino di lancio. Ci credo veramente».
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