GIRO D'ITALIA. Il caso dei colombiani senza visto

TWITTER | 22/04/2014 | 09:35
Continua a tenere banco il caso dei corridori colombiani che non riescono ad ottenere il visto d'ingresso per il Regno Unito e questo rischia di negare loro la possibilità di disputare il Giro d'Italia, che parte proprio dall'Irlanda del Nord. L'ultimo caso in ordine di tempo è quello di Julian Arredondo come testimona il tweet rilanciato da Nuestro Ciclismo: «Pésimas noticias que llegan desde el aeropuerto ElDorado. En este momento, Julián Arredondo aborda un vuelo a Europa SIN su visa para UK».
La traduzione è facile facile: al momento il corridore della Trek non può entrare nel Regno Unito e quindi non può disputare il Giro d'Italia.
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COMMENTI
MA LE REGOLE ESISTENTI A COSA SERVONO? OPPURE LE HANNO DIMENTICATE.
22 aprile 2014 17:41 angelofrancini
Se l’UCI facesse il compito che gli compete, invece di fare tante altre cose che non dovrebbe fare, avrebbe il tempo per richiamare la Federazione Inglese al rispetto di quanto stabilito dallo Statuto UCI.
Ma siccome l’UCI fa molte cose che non gli competono non può chiedere agli altri di rispettare le regole che lei stessa non rispetta.
Comunque la regola esiste, basta chiedere alla Federazione inglese di rispettarla o di subirne le conseguenze!

STATUTO UCI - art. 3. Ogni Federazione deve garantire l’autorizzazione che permetta ai tesserati delle altre Federazioni di partecipare alle attività ciclistiche internazionali organizzate sul suo territorio.

piccola rettifica al posto precedente
22 aprile 2014 17:49 angelofrancini
Scusate il riferimento corretto allo STATUTO UCI deve intendersi: art. 11 comma 3.

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