La stagione femminile 2014 del Team Vaiano Fondriest è già iniziata all’estero per alcune atlete, per le altre questione di giorni. E’ la stagione numero trentotto da quando la società fu fondata nel 1976. Allora in ambito maschile, mentre nelle ultime stagione il sodalizio della Val di Bisenzio si è sempre più imposto all’attenzione degli addetti ai lavori nel settore femminile. Intanto prima che si alzi anche in Italia il sipario sulla stagione, Villa Il Mulinaccio ha ospitato la cerimonia di presentazione con l’intervento dei rappresentanti del Comune di Vaiano ed i dirigenti del ciclismo regionale e provinciale. E’ una squadra rinnovata per metà in quanto cinque atlete sono state riconfermate dallo staff tecnico che comprende anche quest’anno Elisa Maggini in veste di direttore sportivo con la collaborazione dei fidi Paolo Baldi e Renato Poli. Si tratta delle due atlete lituane Sosna, atleta forte sul passo ed a cronometro e Pocyte, della colombiana Serika Gulumà Ortiz e delle due italiane, la toscana Martini e la Vannucci già azzurra della pista, attività che sicuramente la vedrà in primo nei più importanti appuntamenti della stagione che sta per iniziare. Tra le nuove arrivate invece un paio di atlete toscane e la forte polacca Kapusta, mentre si dice un gran bene anche della giovane lettone Laizane. Una squadra competitiva, con precise ambizioni secondo quelli sono i programmi della società sempre presieduta da Stefano Giugni, Ricordiamo anche l’apporto garantito da Salvatore ed Elia Corrao, da Matteo Ferrari, Andrea Baroni, Gianluca Maggiore che occupano i vari ruoli dell’organigramma del Team Vaiano Fondriest. In campo organizzativo anche quest’anno il Trofeo Alberto Vannucci che si svolgerà a Vaiano riservato alle donne élite, domenica 20 luglio, data nuova per questa manifestazione il cui successo è assicurato.

LA SQUADRA: Carlotta Brui, Serika Gulumà Ortiz, Sylwia Kapusta, Alessia Martini, Rasa Pocyte, Miriam Romei, Katazyna Sosna, Ewelina Szybiak, Chiara Vannucci, Liya Laizane. Medico sociale dott. Roberto Rempi.

Antonio Mannori