| 18/07/2012 | 18:51 Il piccolo raggio di luce di Stortoni (foto Bettini) a mitigare una giornata nera per la Lampre-ISD. La 15^frazione della Grande Boucle, tappa pirenaica da Pau a Bagnères de Luchon di 197 km con le ascese del Col d’Aubisque, del Col du Tourmalet, del Col d’Aspin e del Col de Peyresourde, ha infatti regalato alla squadra dei ds Piovani e Bontempi i dispiaceri del ritiro di Grega Bole e delle difficoltà di Scarponi, al traguardo in 133^posizione a 33’04″ dal vincitore Voeckler. Il francese ha portato a termine una fuga, nata sulla prima salita di giornata e composta inizialmente da 35 atleti, tre dei quali vestiti di blu-fucsia, ovvero Hondo, Marzano e Stortoni. Solo lo scalatore marchigiano è riuscito a rimanere in avanscoperta, mostrando una grande grinta che gli ha consentito di terminare la tappa in 8^posizione (a 6’08″ da Voeckler), precedendo anche il trio che, al momento, rappresente il podio del Tour de France 2012, ovvero Wiggins, Froome e Nibali (al traguardo con un ritardo di 7’09″). Generoso Marzano, 32°.
E’ il ds Piovani ad analizzare il cedimento di Scarponi: “Michele era motivato per affrontare le due tappe pirenaiche nel migliore dei modi. Purtroppo, si è presto accorto di non essere in una buona giornata: ha pagato forse il giorno di riposo, pur essendosi allenato regolarmente, e di sicuro ha influito il primo grande caldo di questo Tour, visto che Scarponi gradisce temperature più basse. Il bilancio della tappa è ovviamente negativo, vedremo se Michele recupererà almeno in parte le energie in vista della frazione di domani”.
Il dottor Beltemacchi, medico della Lampre-ISD, ha spiegato il ritiro di Bole: “Nella mattinata del giorno di riposo, Bole ha avvertito i primi sintomi di una forte rino-faringite, che si è andata a sommare a una situazione di debolezza del sistema immunitario e alla persistente nevralgia del nervo sciatico. Oggi Grega si è schierato alla partenza pur avendo iniziato un trattamento antibiotico ma, per tutte le problematiche che ho illustrato, non ha avuto modo di completare una tappa così impegnativa”.
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