| 30/03/2012 | 10:47 Riceviamo e pubblichiamo un altro parere - stavolta di un avvocato tifoso - che aggiungiamo al dibattito in corso tra i lettori
Una cosa è certa. All'esito del processo penale in corso a Mantova relativamente all'inchiesta sul doping nel ciclismo partita alla fine del 2008 - e di cui in questi giorni si è tornato a parlare in seguito alle richieste di rinvio a giudizio della Procura - qualcuno ne uscirà con le ossa rotte (in senso metaforico, ovviamente). Se questo "qualcuno" sarà il mondo del ciclismo od invece la giustizia antidoping non è però possibile saperlo. Ed il risultato non è così scontato. Personalmente ho già espresso la preoccupazione che la lotta al fenomeno del doping possa essere portata avanti in un clima da "caccia alle streghe" che, evidentemente, nuocerebbe a tutti e non gioverebbe a nessuno. Personalmente, sempre da queste pagine, ho anche già espresso il mio convincimento di stare dalla parte di Damiano Cunego, circostanza che anche oggi ribadisco. Sarà passione, sarà affetto (sportivo), sarà utopia, sarà illusione, sarà miopia (sempre sportiva). Date voi il nome che preferite. Una cosa però è certa. All'esito del processo penale di Mantova, qualcuno ne uscirà con le "ossa rotte". Nel frattempo, io continuerò a vivere (anche) di ciclismo.
Egregio Avvocato,
nel leggere lettere come la Sua quasi mi commuovo, percependo il sentimento e la passione della gente per questo sport che però - nella stragrandissima maggioranza dei casi - il male se l’è fatto da sé prima ancora delle inchieste giudiziarie che, è evidente, sono conseguenza di certi comportamenti (per non dire di certi “traffici”) non propriamente consentiti.
Come dice poi? che l’esito di questo processo non è così scontato? E vivaddio! Altrimenti a cosa servirebbero i processi se la verità fosse già stata accertata in sede d’indagine preliminare? Non trova anche Lei?
Quanto alla “giustizia antidoping” non ho proprio capito a cosa si riferisca….
Io so che esiste solo LA GIUSTIZIA e so anche che in questo paese NON sono ammesse giustizie e/o tribunali particolari…… ma questo Lei lo sa molto meglio di me.
Cordialmente.
Bartoli64
bartoli 64
30 marzo 2012 14:23maxmari
ma non tene perdi uno . oltre a stare 24 ore su 24 su tuttobiciweb hai anche un lavoro ? nel caso tu l'avessi ho qualche dubbio tu lo faccia bene visto il tempo che perdi x rispondere a tutti coloro che stanno dalla parte del ciclismo , ovviamente e palese che tu stai dall'altra parte . mi auguro te ne venga qualcosa in tasca sarebbe ridicolo il tuo accanimento senza un tornaconto. ma che ne pensi del fatto che in 4 anni si sia ancora al punto di partenza?
X Maxmari
30 marzo 2012 15:00froome
Caro Maxamari, io quando leggo Bartoli, le XXXXXXXX mi vanno sotto i piedi. Però non glielo dico, perchè altrimenti dopo lui mi risponde e dopo io che faccio? Me le taglio?
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30 marzo 2012 15:15Bighe
Ovviamente la mia era una provocazione, da tifoso e non da giurista.
Se vogliamo parlare di meccanismi procedurali o di termini giuridici sono ovviamente a disposizione, ma non penso sia questa la sede.
In questo caso, anche il termine "giustizia antidoping" è stato da me utilizzato in chiave di concetto sintetico per far capire a cosa alludevo, non certo come termine tecnico...
Conosco anch'io il detto "chi è causa del suo mal non pianga se stesso" ma è indubbio che nel complicato rapporto tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva qualcosa non va, soprattutto per chi nel mondo del ciclismo opera attivamente.
Rispondo a veri "appasionati" (perbacco)!
30 marzo 2012 15:33Bartoli64
Caro Maxmari,
in effetti il mio è un lavoro un pò particolare..... a volte non so a chi dare i resti (nella maggioranza dei casi per la verità), a volte ho tutto il tempo di star qui a ribattere a castronerie varie (proprio come le tue).
Che tu sia un vero appassionato di ciclismo (te lo posso assicurare) è tutto da dimostrare.
Poi, per quanto potrà sembrarti strano, a me di star qui a scrivere NON me ne viene in tasca un bel nulla (strano eh) eppure è proprio così!
Aggiungo che per me non è nemmeno strano che tu ponga queste domande, perchè di gente come te – che non danno mai nulla se non per proprio interesse personale – ne è putroppo piena la società.
Bartoli64
P.S. E cambiate, almeno una volta, i titoli ai Vs. post di risposta al sottoscritto! O volete che vi si paghi per questo?
Ri-PS. Vuoi sapere se faccio bene il mio lavoro? Se vuoi posso sbatterti in faccia il mio stato di servizio: IMPECCABILE.
Ri-Ri-PS. Stesso punto di partenza? Se per te un rinvio a giudizio vuol dire che si è ancora allo stesso punto, allora, ma chi me lo fa fare di star qui a perdere tempo con te? Quando uno è di coccio..... vuol dire che è proprio di coccio!
Ri-Ri-Ri- PS. Froome........ e che ti posso dire più? Tu sei davvero irrecuperabile, pure per la raccolta differenziata! E poi sei così sicuro di avercele le p***e?
"...sto dalla parte di Cunego..."
30 marzo 2012 15:40SoCarlo
Ma non e' una partita di calcio...
Avvocato , la prego , stia dalla parte della giustizia, almeno lei che certi principi li conosce.
Sono sicuro che cosi' facendo stara' dalla stessa parte con Cunego.
Avvocato, ma abbia pazienza!
30 marzo 2012 15:52Bartoli64
Egregio Avvocato,
quando avrà affrontato tutti i Suoi lunghi studi giuridici avrà certamente sentito il detto latino “verba volant scripta manent”; Lei usa termini (impropri ancorchè concettuali) come “giustizia antidoping” e poi dice che bisogna interpretare?
La Giustizia ordinaria (come ben sa) è del tutto INDIPENDENTE da quella sportiva che però, per arrivare a giudizi di colpevolezza, ha sovente bisogno delle risultanze della prima.
Se - sulla base di inchieste penali - i Team (e neanche tutti) decidono di sospendere cautelativamente i propri corridori, cosa c’azzeccano i rapporti tra Magistratura ordinaria e Magistratura sportiva?
Tali misure cautelative le ha per caso imposte il Ministro Severini e/o il Procuratore Torri?
A me non risulta.
Come vede non c’è da intepretare proprio un bel nulla (almeno sui miei post), perchè questo è lo status quo.
Cordalità.
Bartoli64
Rispondo a SoCarlo
30 marzo 2012 16:01Bighe
Da tifoso ed appassionato sto dalla parte di Cunego.
E non essendo il difensore di nessuna delle parti coninvolte nel processo, per fortuna posso limitarmi a parlare come appassionato!
In occasioni simili però mi chiedo: perchè si è subito pronti a dire "Sia accertato chi ha sbagliato, e chi ha sbagliato paghi" e non invece anche "Sia accertato (ed in fretta!) chi non ha colpe, e questi non paghi per ciò che non ha fatto"?
Ormai, purtroppo, la tendenza è a fare di un indizio, anche mezzo, una prova...
Agostino Bighelli
Ancora per Maxmari
30 marzo 2012 17:08froome
Te l'avevo detto che Bartoli rispondeva. Quelle cose mi sono andate sotto i piedi ma dopo essermele toccate, ho sentito che le ho ancora tutte e due e non me la sento di tagliarmele, perchè come dice l'amico non vanno bene neanche per la raccolta differenziata. Bisogna ascoltarLo perchè Lui ne sa una più del libro che legge anche se non lo capisce. Come vedi ho scritto L in maiuscolo perchè Bartoli
è Bartoli.
30 marzo 2012 18:10SoCarlo
anch'io sono un tifoso di cunego: quando pedala a Rubaix, al tour o al lombardia.
quando non e' su due ruote, sono sincero, un po' me ne disinteresso.
quando si parla. pero', di un'aula di tribunale, non sono piu' tifoso. Li' il tifo lascio lo chieda qualche politicante mentecatto o qualche sportivo della palla tonda.
la mia posizione e' netta: dalla parte della giustizia. parte dalla quale spero di avere anche coloro per i quali faccio il tifo in altro contesto.
il problema, culturale, per il quale un indizio sia equivalente ad una prova e sufficiente per una condanna fuori di un'aula di giustizia e' reale.
tale problema, pero', non lo si risolve creando fazioni di tifo anche in aule di tribunali: semmai se ne acuisce l'entita'.
da lei,appasionato di ciclismo che ha preparazione tecnica e culturale in materia di giustizia, mi sarei aspettao una provocazione piu' spinta.
un suggerimento, che se adottato dagli altri amanti di questo sport porti a suprare una situazione di fatto senz'altro deplorevole (e magari a colamre un vuoto che la federazione credo non veda neanche).
proposte originali che possano mostrare da che parte si sta. io, fuori dalle aule del tribunale, sto dalla parte delle 2 ruote.
con stima, mi auguro possa condividere il mio commento.
caro bartoli64
30 marzo 2012 18:13SoCarlo
dalle mie parti c'e' un detto: una persona, per quanto intelligente, non puo' battere uno stolto sul suo terreno. quest'ultimo avra' sempre dalla sua una pluriennale esperienza.
Una parola per Froome e una per SoCarlo
30 marzo 2012 21:53Bartoli64
Bene Froome, stavolta parli giusto perchè "ì Bartoli64 l'è sempre ì Bartoli64!
Ringrazio, invece, SoCarlo per la sua piccola perla di saggezza popolare.
Bartoli64
P.S. (sempre per SoCarlo) detto fra noi..... gli avvocati, più che dalla parte della Giustizia, sono dalla parte dell'assistito (che paga, ovviamente).
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