
I crismi perché diventi una classica ci sono: il tempo sarà la prova della verità. Ma la gara che si disputerà sabato con partenza da Magreglio (alle 11) ed arrivo sul Muro di Sormano (1107 metri), che costituirà per davvero una sfida oltre il limite dell’umano, rappresenta per davvero una straordinaria chicca per il ciclismo comasco. Percorso da Magreglio a Canzo, Segrino, Pusiano, Cesana Brianza, dove inizierà il circuito di 15 km. circa da superare cinque volte, quindi Oggiono, Civate, Valmadrera, Onno, Valbrona, Asso bivio, inizio salita della Colma poi il …fatidico Muro con arrivo dopo 133 km. Il gruppo di soci fondatori è costituito da: il promoter Franco Bettoni (pronti un anno fa diventiamo operativi da questa edizione) e con lui Comunità Montana Triangolo Lariano, con il presidente Vittorio Molteni, Banca di Credito Cooperativo dell’Alta Brianza, sede di Alzate B. nel presidente ing. Giovanni Pontiggia, già primo sponsor da anni del Giro della Provincia allievi, il sindaco di Sormano Giuseppe Sormani, Pino Sorbini titolare della Enervit, cav. Umberto D’Alessandro presidente A.C.S.M.-Agam, Flavio Arnaboldi presidente Strim, Giovanna Arrigoni Bolgè sindaco di Magreglio e Massimo Barindelli amico del ciclismo. A tre giorni dalla chiusura delle iscrizioni sono già 135, in rappresentanza di 15 società, e c’è anche il vetunenne sardo Fabio Aru, grande scalatore, recente vincitore del Valle d’Aosta. “E’ di grandissima indicazione – precisava Franco Bettoni nel corso della conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata d’ieri presso la sede dell’Amm. Provinciale- che nessuna società abbia reclamato un rimborso spese, come avviene in tutte le gare”. Assenti giustificati l’ass. allo sport Patrizio Tambini e del marketing Achille Mojoli, a rappresentarli il dirigente Maria Santangelo che ha sottolineato “Con il patrocinio alla manifestazione anche il nostron desiderio che questa gara diventi punto fermo e di riferimento negli anni per il ciclismo comasco, tendente a valorizzare luoghi, cultura e disciplina in una sede storica del ciclismo”. Entrato nel percorso del Lombardia ‘60, quando Vincenzo Torriani aggiunse questa salita, breve (1700 metri), ma con pendenze ripidissime (dal 12 al 24%) superando circa 300 mt. di dislivello (da 827 a 1107) trovò in Imerio Massignan davanti a tutti al culmine. Poi Ercole Baldini nel ’62 fissò il record nella scalata in 9’24”. Nel 2006 venne disposta una nuobva asfaltatura e da allora i rampichini, grazie al rapportino, superarono questo limite. Dopo oltre mezzo secolo questa gara destinata a diventare monumento nazionale, forse più del Muro di Grammont (1 km. con pendenza dal 9 al 20” ed un dislivello di 90 mt.) nel Fiandre, perché dopo 130 km. sarà tutt’altra cosa affrontare questa salita. Tratto finale di 500 mt. trasnennato, diversi giudici di gara comaschi lungo la salita, oltre a quelli ufficiali, per controllare spinte e irregolarità. Due direttori di corsa (Maura Macchi e Franco Bettoni) altrettante auto CRI (di Lipomo) e medici di gara. Cronometraggio sui 1700 metri di salita. Ritrovo a Magreglio al Bar Ghisallino dalle 9, il via alle 11 e arrivo attorno alle 14.30’. Fra i favoriti Aru numero uno con molti altri. Straordinario un filmato, che mischia il passato con il presente, realizzato dall’abile cinereporter Angelo Gaudenzi.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.