TOUR. Cavendish: «Una vittoria NON alla mia maniera»

| 06/07/2011 | 19:05
Mark Cavendish, il velocista più forte del mondo, torna a dettare la sua legge e lo fa in un arrivo molto più diffifcile del previsto.
Il velocista dell’Isola di Man ha infatti regolato in uno sprint reso complicato da una leggera pendenza, dal vento e dalle numerose curve, Philippe Gilbert e Josè Rojas, di certo non due sprinter puri.
“La tappa è stata tesa e gli ultimi chilometri difficilissimi- esulta Cav dopo l’arrivo- La strada non ci ha permesso di organizzarci al meglio, ma Martin e Goss sono stati bravi a tenere alta l’andatura e ad aiutarmi. A 2 km dall’arrivo Greipel mi ha colpito e mi ha fatto perdere la ruota di Renshaw e parecchie posizioni. In realtà forse è stato meglio così perché ho potuto approfittare dell’azione di Geraint Thomas a 600 metri dall’arrivo. Quando è partito ero sicuro che non avrei vinto e pensavo solo a fare punti per la maglia verde, invece l’ho messo nel mirino e sono riuscito a raggiugerlo. Non ho vinto al mio modo, ma ho vinto comunque e questo è l’importante”.
Il vincitore di Redon, Tyler Farrar, non ha avuto le gambe per disputare lo sprint. Ci ha provato la maglia gialla Hushovd a salvare l’onore della Garmin, ma ha chiuso solo decimo, appena dietro all’ottimo Daniel Oss, migliore italiano di giornata. “Il finale era molto più difficile di quel che pensassimo- dice la maglia gialla dopo l’arrivo- Ed io ho pagato il grande sforzo della tappa di ieri. Non avrei neppure dovuto fare la volata, ma ai meno 5 Farrar mi ha detto che non stava bene e ci ho provato. Oggi è andata male, ma la maglia gialla mi dà una grande gioia: credo di stare facendo la miglior performance della mia carriera”.
Chi la sta facendo sicuramente è Josè Rojas, campione spagnolo oggi terzo al traguardo e maglia verde fino a mezz’ora dopo la tappa, quando è stato squalificato per una scorrettezza commessa allo sprint intermedio. “Portare la maglia verde a Parigi sarebbe un onore, tanto più che l’ultimo spagnolo ad esserci riuscito è Oscar Freire. Sarà difficilissmo tenere questi ritmi fino a Parigi, ma finchè dura questo momento proverò a piazzarmi tutti i giorni”.

da Cap Frehel, Francesco Cerruti

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