| 22/04/2011 | 09:53 Dopo la fuga alla Freccia Vallone Marco Marcato ci riproverà alla Liegi. Il corridore padovano è anche stato festeggiato dai suoi tifosi belgi lunedì scorso a Wervik.
“Sapevo che sul muro di Huy Gilbert, Rodriguez e compagnia sarebbero stati superiori e avrei lottato per un piazzamento. Dal momento che di piazzamenti ne ho collezionati anche troppi in questi ultimi anni ho provato il tutto per tutto nell’ultimo strappo prima del muro. Avevo deciso di attaccare e appena si è mosso Pineau l’ho seguito. Abbiamo guadagnato subito venti secondi ma dietro il gruppo era numeroso e c’erano parecchie squadre pronte a tirare. Il vantaggio quindi non è mai salito e agli 800 metri siamo stati ripresi da chi ha imboccato il muro con le gambe fresche. Io sono però soddisfatto della mia corsa, ho dimostrato ancora una volta di essere lì davanti e soprattutto imboccare il muro di Huy per primo è stata un’emozione fortissima. I tifosi al Nord sono incredibili, ogni gara è come una tappa dolomitica al Giro.”
Marcato ha un feeling particolare con i tifosi belgi tanto che da 3 anni è attivo un suo fan club locale che non perde una sua gara
“Sono quattro anni che corro all’estero e in questi anni mi sono creato un gruppo di fedelissimi che ha sede a Wervik, al confine tra Francia e Belgio. Lunedì dopo l’Amstel mi sono venuti a prendere in hotel perché avevano organizzato la festa annuale, c’erano più di cento persone ed era lunedì pomeriggio! E in più mi hanno promesso che verranno in Italia per tifarmi anche quest’anno al campionato nazionale.”
Domenica con la Liegi si chiude il periodo delle classiche di primavera
“Ho dimostrato di avere un’ottima condizione quindi anche domenica voglio provare a dire la mia. Le classiche erano l’obiettivo della prima parte della mia stagione, ho dimostrato tanto ma ho raccolto poco. Spero che la fortuna giri dalla mia parte e chissà che la mia buona stella non si illumini proprio domenica…”
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