| 23/10/2010 | 10:12 Quella sera a cena fu lui a tirare fuori l’argomento: «Che cosa ne
pensi di Riccò?». E fu sempre lui a confessare un’idea, non ancora un
proposito: «Mi piacerebbe allenarlo». Erano i giorni che precedevano il
Mondiale di Melbourne e Aldo Sassi era arrivato in Australia per
promuovere l’attività del Centro Mapei. Nell’intervista alla Gazzetta
parlò di molti argomenti, ma si soffermò volutamente su Riccò: «In
salita è il più forte di tutti. Unpatrimonio che il ciclismo mondiale
non può perdere. So che con lui rischierei la reputazione, ma a volte
bisogna mettersi in gioco, per uno scopo importante. Se qualcuno non lo
fa, credendo in questo sport, come si possono cambiare le cose?».
Invito Un messaggio per il ciclismo che non è rimasto inascoltato.
Riccardo Riccò ha deciso di raccoglierlo. E così si è passati dalle
intenzioni ai fatti: giovedì il Cobra e il Professore si sono
incontrati al Centro Mapei di Castellanza, la struttura d’eccellenza
diretta da Sassi. Si sono parlati, si sono guardati negli occhi e alla
fine hanno deciso: d’ora in avanti Riccò sarà seguito da Sassi. Il loro
patto è scolpito in una frase che Sassi ha detto a Riccò: «Ho
un’aspettativa di vita che arriva a luglio. Sei la mia ultima
scommessa». Credibilità È una sfida. Il regalo più grande che Sassi, 51
anni, malato di tumore al cervello da sei mesi, possa fare al ciclismo.
Recuperare un talento, restituire credibilità a un corridore
squalificato per 20 mesi per la positività al Cera durante il Tour de
France 2008 e poi sempre circondato dal sospetto. Perciò non è ammesso
il tradimento. ComeVale Rossi La data del primotest di valutazione è
già fissata. Il programma, condiviso dalla squadra olandese
Vacansoleil, riguarderà l’aspetto atletico, umano,
psicologico-motivazione e di comunicazione. «Penso che Riccò abbia le
potenzialità per diventare un Valentino Rossi della bici», si sbilancia
Sassi. Con Ivan Basso, riabilitato dopo l’Operacion Puerto e di nuovo
vincitore del Giro d’Italia, la nascita del sodalizio era stata quasi
casuale. Con Riccò è stata una scelta.
da «La Gazzetta dello Sport» del 23 ottobre 2010 a firma Luigi Perna e Ciro Scognamiglio
si vede che e' portato fanno del tutto per farlo passare per un santo....che poi il gioco lo portano avanti i giornalisti dicono che non e' vero....
23 ottobre 2010 12:36lele
I suoi tifosi li ha traditi tutti.
Mi auguro ,da persona normale e non da tifoso, che abbia la dignità di rispettare uno stimato professionista che sta dando una lezione di vita a tutti.
P.S. magari accettando di fare anche qualche risultato in meno, ma.......
ORA SI VEDRA' SE E' UN UOMO
23 ottobre 2010 13:18stargate
Che Riccò sia un ciclista con ottime doti è risaputo, nè le sue qualità possono essere poste in dubbio dal brutto pasticcio nel quale è stato coinvolto, o, tantomeno, dal clima di perenne sospetto che lo circonda. Il ragazzo mostra evidenti limiti sotto l'aspetto umano: comunicazione, rispetto degli altri. Ora è chiamato a una vera prova di maturità, perchè tradire un uomo che gli dice, papale papale, di avere pochi mesi di vita e che lui rappresenta la sua ultima scommessa sarebbe l'atto più vile che si possa immaginare. Sassi dimostra, ancora una volta, un grande amore per questo sport, e merita un GRAZIE IMMENSO. A Riccò dargli quella che lui paventa possa essere l'ultima soddisfazione e che tutti noi speriamo, invece, sia invece la prima di tante altre.
Alberto Pionca - Cagliari
era proprio necessario?
23 ottobre 2010 13:20apostolo
Per la prima volta non mi trovo d'accordo con la scelta del dott Sassi non tanto per voler scommettere su Ricco' o seguire Cunego o Basso ecc ma perche' avrei visto volentieri una sua scommessa nel voler seguire alcuni neo pro' dei piu' promettenti in modo personale e non d'equipe(a livello di team).
Questo sarebbe stato un nobile gesto, una bella scommessa con ragazzini allo stato puro nel pieno della loro maturazione psichica e fisica.
per scatto...
23 ottobre 2010 13:21ettore65
.... mi risulta difficile capire il perchè di questo accanimento nei confronti del solo ricco'. In fondo qualche giorno di galera e 20 mesi di squalifica li ha fatti e in teoria a pagato.
Non mi sembra che lo stesso accanimento ci sia nei confronti di altri, basso, scarponi, caruso, di luca, sella, vino, valverde (ha corso due anni indisturbato) ed ora contador ecc.ecc. oppure in altri sport esempio: il nuotatore francese, o il campione olimpico e mondiale in carica dei 400 m,nel calcio gente tipo boriello, flachi, davids, torrisi, coutho, guardiola, carozzieri, bucchi ecc. ecc. tutti trovati positivi.
Come mai solo Ricco'; c'e' qualcosa di personale?
L'arroganza paga
23 ottobre 2010 13:43mila
E'proprio vero che oggi se sei arrogante e sprezzante, le porte sono tutte aperte, se sei umile (e tanti sono i corridori nel gruppo che si comportano in tal guisa) non vieni neppure preso in considerazione.Evviva l'arroganza!!
Speriamo Bene
23 ottobre 2010 14:28ev
Riccardo nella sua carriera non ha mai brillato per le scelte delle persone che lo seguissero, qua si và al di là del fatto tecnico, speriamo bene.
Ottima scelta
23 ottobre 2010 14:31Vincent
Con una struttura d'eccellenza diretta da Signore SASSI ottima scelta Ricco e oggi il più forte in salita e a le potenzialità per diventare un grande in questo sport e a ragione il Signore Sassi
Che un patrimonio del ciclismo mondiale non può perdere allora di parlare sempre delle stese chiachere non serve cd hi sta con Ricco e chi non e basta io risultati che contano e l avvenir ci da sempre le rispote con il tempo tutto ci vede quande novità sono uscite fiori dal scomparsa del povero PANTANI che a pagato con la vita questa lotta falsa al doping non e risultato mai positivo a un controlo e poi anno cambiato le regole 6 mesi dopo il fermo al Giro 1999 e non sarebbe mai stato fermato con le regole nuove questo e vergogna oggi PELIZZOTI e ancora stamo a parlare di lotta e tutta una commedia che a per obietivo distruggere il ciclismo e basta io dico FORZA RICCO. E a presto al TOUR Ciao
Notizia entusiasmante..
23 ottobre 2010 14:38GRIMPEUR82
Il Cobra merita di lavorare con un uomo dalle indiscutibili qualità umane, uno vero, uno che antepone l' amore dello sport su ogni altra cosa, e che ha capito che anche il bagaglio psicologico degli atleti è determinante sui risultati sportivi, bisogna ridare priorità ai valori genuini della vita per ricostruire atleti veri come lo era Pantani che correva per il piacere di dimostrare che i GT potevano essere vinti con delle grandi imprese senza calcoli, tatticismi e tabelle al centro del proprio modo di correre.
Auguro al Dott. Sassi di sconfiggere il tumore,perchè di uomini come lui nello sport e nella società d' oggi ce n'è un gran bisogno.
Riccò se circondato da sportivi veri diverrà consapevole che ha bisogno solo di essere sè stesso e correre da protagonisti, deve far fuori ogni possibile adulatore!
Professore!
23 ottobre 2010 16:12velo
Mi auguro solo che non si possa pentire della sua scelta. Riccò ha dimostrato di non aver rapporti umani, si legga le interviste dei suoi ex non ultimi Maini, Podenzana. Se non si toglie quel marciume che gli stà attorno che lo sconsigliano invece di consigliarlo (mi riferisco al massaggiatore di modena e dall'ex della grassi)questo ragazzo non diventerà mai uomo.
Gli EX
23 ottobre 2010 20:05gass53
Il dott. Sassi
è indubbiamente una grande persona ed ha una forza d'animo fuori dal comune!
Però a volte anche alle grandi persone capita di sbagliare in qualcosa.
Velo a ragione a dire che se non toglie il marciume di torno, fara' fallire anche questa scelta appena fatta.
P.S. Anche il massaggiatore di modena e' un ex grassi come cravattino, che ancora sente molto spesso, e poi ora che e' tornato di moda come ds, figuriamoci................
riccò-sassi
23 ottobre 2010 21:04fedex
sassi con riccò devono pubblicare su internet e sui giornali le analisi del sangue e gli allenamenti, e allora la gente si rende conto se riccò a pane e acqua spinge la bici o no...
ARIDI GIUSTIZIALISTI
23 ottobre 2010 22:39orsetto
Riccò è un campione di razza e Sassi, che se ne intende e conosce benissimo il mondo del ciclismo, non si è tirato indietro e ha fatto un passo importante.I soliti giustizialisti, che lividi di rancore non sanno proprio nulla di ciclismo,sono talmente monotoni che fanno quasi tenerezza.Non hanno alcun argomento se non le solite scemenze che dovrebbero applicare però per tutti i ciclisti caduti nella rete del doping ...Basso in testa.Ma non lo fanno perchè in quanto giustizialisti hanno una giustizia a due velocità......che pena.
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