Milano, c'è Garmin con gli Urban Bike Messengers

| 04/06/2010 | 09:06
Girano per le vie della metropoli milanese sfrecciando con le loro biciclette e un “sacco” di posta sulle spalle. Sono gli Urban Bike Messengers, i pony express in bicicletta, veloci ed ecosostenibili. Da oggi tra i loro partner anche Garmin che ha collocato sul manubrio delle loro biciclette un GPS Edge 605, per guidarli con precisione dalla Madonnina fino oltre i Navigli.
Nati negli anni 80 tra le vie e i grattacieli di New York, le frecce degli “urban messengers" sono diventate ben presto figure leggendarie della Grande Mela, non solo per il loro sprezzo del pericolo tra le insidie del traffico cittadino, ma anche perché la scelta dell’uso della bicicletta coincideva con un nuovo life style. Non solo pony express su velocipede, ma un modo concreto di combattere il congestionamento del traffico nelle nostre città. Una scelta consapevole di mobilità alternativa estremizzata e per questo di grande appeal. E come tutti i grandi fenomeni culturali nati in America ben presto questi solcano l’oceano per giungere nella vecchia Europa, e qui trovano una nuova dimensione.
È quello che è successo a Milano dove da oltre un anno opera Urban Bike Messengers, la società fondata da tre amici con la passione per il colpo di pedale e che realizza  il servizio di pony express in bicicletta in tutta la città meneghina, e anche oltre i confini della tangenziale.
Tra i partner che la società Urban Bike Messengers ha raccolto intorno a sé c’è Garmin, il leader mondiale della navigazione satellitare, e che trova in questa iniziativa un connubio dalla forte valenza comunicativa.
«Abbiamo scelto di sostenere Urban Bike Messengers per sottolineare la valenza trasversale dei nostri GPS – ha commentato Stefano Viganò, Sales &Marketing Manager della divisione Sport e Outdoor di Garmin Italia – infatti i nostri prodotti trovano applicazione in diversi campi, dallo  sport al mondo dell’escursionismo, ma gli stessi possono essere utilizzati anche per un uso professionale».
È il caso degli Urban Bike Messengers che hanno sul proprio manubrio il Garmin Edge 605, un GPS nato per il ciclismo e che offre tutti i “servigi” di un navigatore satellitare, guidando il messenger dai piedi della Madonnina fino all’indirizzo del destinatario.
Per gli oltre 120 clienti degli Urban Bike Messengers non solo vantaggi sotto il profilo ecologico e sostenibile, ma tempi di consegna in linea con quelli delle agenzie motorizzate se non addirittura inferiori nelle ore di punta e nelle zone più congestionate dal traffico o chiuse alla viabilità motorizzata.
Un’idea, come già detto, nata dall’incontro di tre amici “di pedale”. Si inizia con Roberto Peia, 54 anni, giornalista professionista, dalla mountain bike alla bici da corsa e a quella a scatto fisso: le ama tutte e tre. Ed è convinto che, soprattutto in una grande metropoli, la bicicletta non è solo il miglior mezzo di trasporto, ma un fantastico mezzo di comunicazione. E poi Andrea Vulpio, 27 anni, cuoco con l passione delle due ruote e della fotografia. Conclusi con successo gli studi, dopo aver lavorato per otto anni nelle cucine dei ristoranti milanesi decide di lasciare un segno nella sua città. Deciso, mirato ma sopratutto ecologico. Cercando collaboratori per il suo progetto, trova altri folli sognatori con in testa una Milano a misura di bicicletta. Infine Luca Pietra, 26 anni, neolaureato in ingegneria energetica, tornato da poco a Milano dopo tre anni di studi in Svezia tra Uppsala e Stoccolma, dove scopre i bike messengers; decide di importare l'idea, per dare un contributo concreto al miglioramento del traffico e della qualità dell'aria in una città che per anni ha vissuto quotidianamente, con passiva sofferenza, da ciclista.

Informazioni per il pubblico:  www.garmin.it
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