Il Giornale. Esami al Giro, ecco promossi e bocciati

| 01/06/2010 | 16:10
Nei prossimi giorni saranno disponibili sulla bacheca del Giro i risultati finali del durissimo esame. Siamo in grado di anticiparli, sicuri che i documenti ufficiali non differiranno di molto.
PROMOSSI
Basso Ivan: primo della classe. Talento eccelso in montagna. Equilibrato e riflessivo, appare metodico e tenace in qualunque fase del lavoro. Il candidato presenta evidenti lacune solo in discesa, dove risulta incredibilmente impedito. Consigliato lo studio della materia con il compagno di banco Nibali, il più dotato nella specifica disciplina. In alternativa, consigliato il montaggio di rotelle sul posteriore. Della bicicletta, non del candidato. Votazione finale: 9.
Arroyo David: senza eccellere in nessuna materia, il candidato di nazionalità spagnola evidenzia una discreta preparazione complessiva. Il suo lato migliore resta comunque il B: sfruttando l’estemporaneo colpo di genio dell’Aquila, rischia di uscirne come il migliore del corso. Con tutto il rispetto, l’eventualità sarebbe un serio attentato al prestigio e alla credibilità del corso stesso. Meglio sia rimasto un po’ somaro. Votazione: 7.
Nibali Vincenzo: a 25 anni, il ragazzo evidenzia chiari segni di una raggiunta maturità. Buono in salita, ottimo a cronometro, eccellente in discesa. Amabile e generoso, sa irradiare entusiasmo e buonumore all’ambiente che lo circonda: sul monte Grappa, provoca una sbornia generale. Votazione: 8.
Zomegnan Angelo: il ragazzo è ripetente, ma dimostra di aver colmato le gravissime lacune. Nel 2009 aveva evidenziato carenze abissali soprattutto in geografia, disegnando l’Italia come uno sterminato e monotono territorio pianeggiante, interrotto soltanto dal vulcano Vesuvio (e che, siamo i Paesi Bassi?). Opportunamente bocciato, si riporta alla pari nel giro di pochi mesi: quest’anno non sbaglia un colpo, disegnando l’Italia con tutte le catene montuose al posto giusto. Da tenere d’occhio nel prosieguo della carriera: tende a distrarsi. Votazione: 10.
Pancani Francesco: il ragazzo evidenzia spiccate attitudini nelle materie orali. Si esprime con proprietà di linguaggio, prontezza e precisione. Appare tagliato per uno stabile impiego davanti ai microfoni (dietro, non si sente nulla). La brillante prova risulta ancora più apprezzabile considerando l’ambiente scolastico da cui proviene, l’istituto omnicomprensivo Rai, dove qualità e attitudini personali vengono scientificamente mortificate, essendo considerate un inutile freno per qualsiasi attività umana. Votazione: 9.
Sgarbozza Gigggetto: s’impegna allo spasimo, soprattutto nella lingua straniera scelta, l’italiano. Votazione: 6.

BOCCIATI
Evans Cadel: arrivato con le più lusinghiere presentazioni, evidenzia strada facendo una strana fatica nel tenere il ritmo dei migliori. Non mostra lacune particolari, ma ha vuoti in tutte le discipline. Da rivedere. La serietà e la determinazione del soggetto lasciano comunque presagire un pronto recupero. Votazione: 5.
Cunego Damiano: il ragazzo sembra dotato di ottime qualità, ma non riesce ancora ad esprimerle pienamente. Il rendimento risulta incostante e umorale. Può dare di più. Deve. Continuando di questo passo, rischia la bocciatura. Votazione: 4.
Sastre Carlos: svogliato, assente, dorme in piedi. Si sveglia soltanto un giorno, durante la lezione di tattica, all’Aquila. Per il resto, evidenzia una strafottenza irritante. Ha bisogno di una bella svegliata. Non si capisce se sia più indicata qualche ripetizione o una bomba a mano. Votazione: 3.
Mura Gianni: si presenta con credenziali d’eccezione. Fenomenale in italiano scritto, cade miseramente nell’orale. Quanto le due discipline siano differenti lo impara (forse) giorno dopo giorno. Tanto è brillante, arguto, originale nelle composizioni scritte, tanto risulta impacciato, banale, sgangherato nell’esposizione orale. Praticamente, un’anestesia. Le parole sono pietre. Le sue, in fronte. Votazione: 2.
De Stefano Alessandra: volitiva e ambiziosa, pretende subito il ruolo di capoclasse. Una volta presa in mano la guida dei compagni, li dirige a bacchetta con amabile piglio da kapò. Propone subito l’ideona di uscire dalla classe per cercare un confronto culturale con un ospite qualificato, direttamente a casa dell’interessato. A metà corso, però, misteriosamente l’esperienza si chiude. Senza preavviso. Senza un apparente motivo. Si mormora che dopo averla vista all’opera più nessuno abbia voluto aprirle la porta di casa. Visti gli insuccessi, deve ripresentarsi accompagnata dalla famiglia. Sempre che la facciano rientrare almeno a casa sua. Votazione: 4.

da Il Giornale del 1° giugno
a firma di Cristiano Gatti
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COMMENTI
mah
1 giugno 2010 16:39 nickname
Mi dispiace ma su Evans non ci siamo proprio
Ha iniziato la stagione a gennaio, e non ditemi anche Nibali perchè Evans non solo ha corso di più ma anche forte sempre, Nibali dov'era nelle classiche?
Non è mai arrivato nei 10, Evans oltre a vincere la freccia vallone si è piazzato anche nella liegi.
Inoltre non avere una squadra non è una passeggiata perchè a parti inverse Basso il giro se lo sognava, non solo per la fatica leggera ma sempre costante di dover fare tutto da solo, ma anche per la gestione della corsa e soprattutto per le discese dove sarebbe stato una facile vittima, oltre alla cronometro dove a differenza di Evans Basso tirava un metro.
Se proprio bisogna dare un voto allora che lo metta alla Bmc, la vera disgrazia del Giro d'italia

BMC squadra di LEGA PRO!
1 giugno 2010 17:12 GRIMPEUR82
Nei GT per vincere bisogna avere delle grandi squadre, perfette in ogni singolo aspetto, compresa la tattica dei tecnici, la BMC ha budget, però risulta carente non solo come corridori, ma anche tra i tecnici e nel management, sono degli incapaci assoluti, basta vedere la gestione delle vicende Ballan e Santambrogio!
Ivan è più leader di Evans, su questo non ci sono dubbi.

Evans
1 giugno 2010 17:33 mak1968
Se Evans non fosse stato Campione del Mondo forse avrebbe vinto questo Giro, il perché é presto detto: lui con quella maglia addosso ha voluto onorare tutta la stagione e tutte le corse cominciando ad ottenere risultati importanti alla Tirreno Adriatico dove ha chiuso al 3° posto nella generale, vincendo poi la Freccia Vallone e, comunque, essendo protagonista in tutte le corse che ha fatto, prova ne é la leadership attuale nella classifica Mondiale. Era normale che nell'ultima settimana avrebbe sofferto nei confronti di chi, vedi Basso, ha pensato negli ultimi 6 mesi solo al Giro, avendo ragione di avversari al suo livello. Ovvio che la freschezza atletica, visto il percorso dell'ultima settimana, sia andata in calando. Assolutamente insufficienza immeritata. Comunque Basso, altrettanto ovviamente, non ha demeritato....

evans promosso
1 giugno 2010 17:35 FORCING
qua si promuove chi ha precedenti e si boccia un campione del mondo come evans. caro gatti ci si sente quando basso prende la maglia iridata nel frattempo tanti saluti!

giornale
1 giugno 2010 20:26 azalai
ma perche questo sito pubblica quotidianamente gli articoli di quell'odioso "giornale" il cui obiettivo è solo montare polemiche?

Voti sbagliati
1 giugno 2010 22:14 etrusco55
Dissento radicalmente s u 2 voti, anzi 3, condivido gli altri. Dissento dal 10 a Zomegnan, non per il percorso, che è stato ben disegnato, ma per non aver invitato la ISD di Giovanni Visconti, l'altra giovane realtà del nostro ciclismo, oltre all'eccellente Nibali.
Non concordo sul 5 a Evans, che va mediato in 2 alla BMC e 8 al corridore; e soprattutto il 6 a Sgarbozza: ma per favore, i soldi del suo compenso dateli in beneficenza, ma quello lì chi lo raccomanda?

Zomegnan insufficiente
1 giugno 2010 23:45 pickett
L'anno scorso aveva fatto sparire le salite "storiche",ma le montagne c'erano eccome;il percorso era + equilibrato e logico di quello di quest'anno,che prevedeva cronometro dal chilometraggio ridicolo,da ciclismo femminile.A Zomegnan darei un bel 4.

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