| 13/11/2009 | 11:01 Con un Oscar tuttoBICI in bacheca, il futuro è un po’ più roseo. Gianluca Brambilla l’Oscar se lo è meritato lungo tutto l’arco della stagione e lo riceverà giovedì 19 novembre, nel corso della “Notte degli Oscar”, organizzata da “tuttoBICI” in collaborazione con “Cycling Real Time” e con l'apporto fondamentale di Silvano, Paolo e Fabio Rodella. La “Notte degli Oscar”, grazie al Comune di Verona e alla Rossiadvertising, quest'anno si celebrerà nello splendido scenario del palazzo della “Gran Guardia” e sarà teletrasmessa in diretta su “RaiSport Più” con inizio alle ore 19 (termine 20.30). «Già nel 2008 ero andato abbastanza bene - spiega il ventiduenne alfiere della Zalf Désirée Fior - ma quest’anno sono riuscito ad essere più continuo e a raccogliere piazzamenti e vittorie in gare di valore internazionale. Continuità e qualità sono state le mie armi vincenti in questa stagione». Quale il giorno più bello? «Mi allargo e parlo di settimane. Prima quella che mi ha portato alla vittoria nel Giro del Friuli e poi la settimana del Mondiale, quando ho vissuto al fianco dei professionisti, dei miei modelli». E il giorno più brutto? «Al Giro d’Italia, la tappa di Gaiole in Chianti. Volevo lasciare il segno in una corsa che non era andata come speravo per la classifica generale e invece Koren mi ha rimontato a venti metri dal traguardo...». Quando hai iniziato la tua avventura in bicicletta? «Da G4, ormai tredici anni fa. Giocavo a calcio ma mi ero stufato, giravo sempre in sella alla mia biciciletta così mia mamma mi ha portato a provare per una società. Così ho continuato a divertirmi pedalando». Sei cresciuto nel vivaio della Zalf... «In una società e in una squadra che sono davvero speciali. In questa squadra ho imparato davvero cos’è il ciclismo, come comportarmi con i compagni di squadra, con di rirettori sportivi, con i dirigenti. Ho imparato tutto sull’alimentazione, sui sacrifici che richiede il ciclismo. La Zalf è stata una scuola splendida che mi ha insegnato tutto quello che so». E adesso ti aspetta il grande salto verso il professionismo. «Passerò con la Colnago - CSF: so che mi attende tanta fatica e dovrò fare ancora più sacrifici. Al primo anno chiedo solo di fare esperienza, poi tutto quello che verrà, sarà in più. Devo imparare e spero di poter essere utile alla causa del nostro capitano, Pozzovivo». Tecnicamente, che corridore sei? «Uno scalatore. Ma posso fare bene anche negli arrivi di gruppetti ristretti. So che lo “scalatore veloce” non esiste, ma per me sarebbe la definizione ideale». Per chiudere: il tuo sogno nel cassetto? «Sparo alto: vincere il Giro d’Italia». Una dedica per l’Oscar tuttoBICI? «A Cristina, la mia fidanzata. L’ho portata ad appassionarsi al ciclismo e sarà al mio fianco anche giovedì sera a Verona, per la grande notte degli Oscar».
Sono felice che un atleta di primo rango come Brambilla abbia scelto un team come questo e non una squadra Pro-Tour , sicuramente è stato consigliato bene, avrà la possibilità di crescere bene e trovare poi il suo ruolo per questo mestiere, inoltre seguito da Bruno e Roberto Reverberi che hanno nel tempo aquisito molta esperienza proprio con i giovani e da Giuseppe Lanzoni altro direttore di esperienza proprio con i giovani.
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