
Dai trenta gradi della Florida al grigio autunno della sua Brianza-Lecchese.
Giorgio Brambilla è tornato dagli Stati Uniti con un bagaglio pieno di speranze
e ambizioni. Il giovane lombardo, 21 anni di Dolzago alle porte di Lecco, ha chiuso
il proprio mandato con gli under 23 della Bergamasca De Nardi Colpack,
per tentare la grande avventura nel mondo del professionismo con la nuova squadra di
Giovanni Fidanza, il team De Rosa-Stac Plastic.
«In effetti non vedo l'ora di cominciare questa nuova avventura - ha detto Brambilla-. Io ce la
metterò tutta e mi basterebbe ripagare la squadra per la fiducia riposta
nei miei confronti. Una fiducia che mi ha trasmesso una carica pazzesca».
Giorgio Brambilla si troverà con il nuovo gruppo nella prima settimana
di dicembre a Brescia, per le consegne delle biciclette e di tutto il
materiale da gara. Poi, via per il primo raduno ufficiale ancora da definire.
Bisogna anche dire che nei sogni di Brambilla c'è una corsa particolare
come la Parigi-Roubaix, che il promettente atleta lombardo ha finora
disputato per ben tre volte fra i minori: la prima esperienza con la
categoria juniores nel 2006, quando allora vestiva la maglia dell'Us Biassono
e concluse in quinta posizione, e successivamente con gli under 23 nella stagione
2008 (2° alle spalle dell'olandese Coen Vermeltfoort) e a maggio di quest'anno
in cui Brambilla portò a termine la sua prova al terzo posto, dietro lo
statunitense Taylor Phinney e al danese Nikola Aistrup. Una vera e propria
predilizione per la "Roubaix", che naturalmente il corridore lecchese spera
di disputare anche con i professionisti. «Ci spero tanto anche perché è una
gara che sento mia, adatta alle mie caratteristiche e dove riesco ad esprimere al meglio
il mio potenziale. Visto che parliamo della corsa del pavè vorrei cogliere
l'occasione per ringrazie la società della Bergamasca De Nardi per avermi
dato la possibilità di correrla due anni di fila, e un amico come Giovanni
Riva che mi segue fin da quando ero tra gli juniores».
Questo per dire che Giorgio Brambilla ha le idee ben chiare, come le ha avute
quando si è fidato ciecamente del suo procuratore Fabio Perego della Pro-Team,
che in tempi come questi di vacche-magre è riuscito a garantirgli un contratto
nel grande ciclismo.
Danilo Viganò