IL CASO KUSKOVA. «HO COMPRATO I BIGLIETTI PER ZURIGO, MA LA FEDERAZIONE MI NEGA BICI E RUOTE: VADO LO STESSO!»

MONDIALI | 24/09/2024 | 09:42
di Giorgia Monguzzi

 


Qualche giorno fa vi avevamo parlato dell’incredibile vicenda del Team Tashkent City e della sua atleta ormai di punta Yanina Kuskova, una storia paradossale che sembrava destinata a concludersi con tanto amaro in bocca, ma che oggi si arricchisce di un nuovo capitolo. Giusto per rinfrescarvi la memoria il team Tashkent City era una squadra professional femminile nata tre anni fa con l’obiettivo di portare le atlete uzbeke alle Olimpiadi, un progetto ambizioso finanziato direttamente dal governo che ha portato la formazione a dominare il calendario asiatico e ad ottenere la wild card per tutte le corse a tappe del calendario Women World Tour. Un invito esteso a Giro e Tour che aveva generato non poche polemiche perché la squadra si era dimostrata non all’altezza delle competizioni, infatti la ventiduenne Yanina Kuskova era stata l’unica a terminarle e addirittura al Tour de Suisse l’intera formazione si era ritirata.


Proprio Yanina Kuskova venerdì scorso aveva denunciato la paradossale situazione in cui era finita. Raggiunto l’obiettivo olimpico, infatti, il team Tashkent City si era sfaldato per poi chiudere definitivamente dopo il Tour de France lasciando le atlete a piedi. Yanina aveva continuato ad allenarsi con il sogno di andare ai mondiali, ma il governo le aveva praticamente negato ogni supporto prenotandole un volo con arrivo a Zurigo nemmeno 24 ore prima dell’inizio della gara donne elite. La vicenda aveva generato polemiche e un rumore generale, ma la ventiduenne con una storia instagram ha raccontato che ha deciso di non arrendersi.

Dopo che il governo e la federazione ciclistica uzbeka le avevano negato il supporto, Yanina si è mossa in prima persona per prendere un biglietto aereo con arrivo a Zurigo nella giornata di oggi e continuare ad inseguire il suo sogno. «Ho già comprato un biglietto aereo per partecipare ai campionati mondiali, ma ora sto affrontando un nuovo problema: la federazione ciclistica dell’Uzbekistan non mi dà la bici e le ruote. Ho chiesto spiegazioni e loro mi hanno risposto che non merito di correre a causa del post che ho scritto qualche giorno fa e che a loro non è piaciuto» ha scritto Yanina su instagram mostrando come la sua denuncia social dei giorni sia stata duramente punita. «Sono triste di tutta questa situazione perché in questi tre anni ho cercato di fare il mio meglio ma la federazione non l’ha notato, nonostante ciò continuo ad amare il mio paese e la mia squadra che mi hanno dato molto. Sono arrabbiata che le cose siano andate in questo modo  penso che avrò dei problemi dopo aver scritto questo post» continua nella sua storia instagram.

Si tratta di un nuovo risvolto di questa situazione surreale in cui Yanina ha deciso di non arrendersi. La ventiduenne uzbeka infatti, a dispetto dei limiti del suo paese, nella notte si è messa in viaggio verso Zurigo per continuare a combattere per il suo sogno. «Nonostante tutto sto andando in Svizzera, ho preso la mia bici da allenamento e sabato prenderò parte al campionato del mondo» ha scritto suoi social e noi non possiamo fare altro che augurarle di realizzare il suo obiettivo.

 

 

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COMMENTI
domanda
24 settembre 2024 11:46 PIZZACICLISTA
Bisogna fare politica a tutti i costi se non ci fosse questa il ciclismo sarebbe finito

Post
24 settembre 2024 14:49 ghisallo34
Bisogna vedere cosa ha detto l'atleta tramite i social.Pubblicate anche questo,cosi si capisce bene di cosa si parla.

Libertà di parola
24 settembre 2024 16:40 pagnonce
Incedibile perché ha detto la sua opinione gli viene negata la bicicletta.Questa è la libertà di praticare lo sport più bello del mondo

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