LUCCA, L'AFRICA CRESCE QUI

DILETTANTI | 16/06/2017 | 12:45
Ha fatto sensazione il successo storico, per un ciclista del Ruanda, sul traguardo della prima semitappa della quinta tappa del Giro d'Italia Under 23, ad Osimo. Il ventunenne ruandese Joseph Areruya – subito ribattezzato dai suoi compagni del team sudafricano Dimension Data “Alleluja” - si è imposto per distacco precedendo sul traguardo di questa cittadina dell'anconetano atleti di Paesi ciclisticamente ben più blasonati del suo, come Russia e Australia e dimostrando che nel processo inarrestabile di globalizzazione, anche sportiva, l'Africa sta colmando il gap che esisteva con i ciclisti europei e con quelli di ceppo anglosassone, leggasi australiani e statunitensi.

Eppure l'Africa vantava già notevoli tradizioni nel ciclismo, grazie ad esempio all'algerino Abdel-Kader Zaaf “Il Leone dell'Atlante” che corse in Francia dal 1942 al 1955, vincendo una trentina di gare e prendendo parte a quattro Tour de France. Tra i suoi successi spiccano addirittura due titoli di campione di Francia ottenuti nel 1942 e 1947, vestendo la maglia del Velo Club Musulman e non poteva essere altrimenti poiché Zaaf era un musulmano praticante. Molto seguito è sempre stato il ciclismo in Eritrea, sport importato addirittura da noi italiani negli anni Trenta e che da allora ha sempre registrato un notevole seguito popolare nelle varie gare su strada ancora oggi organizzate.

Intanto, ai giorni nostri molti ciclisti africani hanno scelto la Toscana come loro dimora e in particolare l'area di Lucca, dove spesso soggiorna Areruya insieme ai compagni di squadra del Team Dimension Data Continental, la “succursale” giovanile della squadra World Tour di cui fa parte, tra gli altri, un big del ciclismo innamorato della Toscana (si allena spesso a Quarrata, nel pistoiese, dove ha pure comprato casa) come Mark Cavendish. Sotto l'occhio vigile del general manager Carol Austin, spesso risiedono e si allenano a Lucca e dintorni - il quartier generale è nella zona di Sant'Anna - oltre ad Areruya, il suo connazionale Samuel Mugisha (19 anni appena), gli etiopi Getachow Astbha e Hafetab Weldu di 20 e 23 anni, gli eritrei Metkel Eyob (23 anni) e Amanuel Ghebreigzahbier (22 anni), il marocchino El Mehdi Chokri (20 anni), il filippino Jun Rey Navarra (24 anni) e i sudafricani Stefan De Bod (20 anni), Nicholas Dlamini (21 anni) e Louis Visser (18 anni).

Una vera e propria multinazionale ciclistica a spiccata trazione africana, che sta già ottenendo risultati significativi nelle gare più disparate e in ogni parte del mondo, Italia compresa. Del resto, che qualcosa bollisse in pentola nell'immenso continente africano e per quanto riguardava il ciclismo, lo si era già capito quando, a inizio aprile del 2011, una rappresentativa Eritrea prese parte al GP Industria & Artigianato di Larciano, comportandosi più che onorevolmente e mettendo in luce il combattivo Awit Gebremedhin.

Negli anni che seguirono, vari atleti appartenenti a formazioni ciclistiche africane come la MTN Qhubeka fissarono una loro prima base a Guamo, sempre nell'hinterland lucchese, mentre il ciclista africano attualmente più quotato a livello professionistico, il ventinovenne eritreo Daniel Teklehaimanot si è ormai stabilito, in maniera permanente e insieme alla moglie, proprio a Lucca. La sua storia e la sua carriera hanno inorgoglito l'Africa, con i 10 fratelli a cui  deve provvedere e l'immensa gioia di essere stato il primo ciclista professionista eritreo ad indossare la maglia a pois del GP della Montagna al Tour de France 2015. Un giorno bellissimo che però fu reso straziante dalla contemporanea notizia della morte del padre.

Anche durante il Giro d'Italia 2017 il campione eritreo ha brillato di luce intensa indossando per un paio di giorni la maglia blu di leader del GP della Montagna. Teklehaimanot si è sempre dimostrato molto affezionato a Lucca, a partire dal 2008 quando patron Ivano Fanini gli offrì la maglia del team Amore & Vita-McDonald's per il debutto ufficiale al professionismo e perciò oggigiorno non è raro incontrarlo mentre si allena su e giù per le colline lucchesi, da quel passista scalatore di notevole caratura tecnica che lui è. Intanto, nel suo palmarès figurano già una trentina di vittorie tra cui 14 titoli africani tra strada, crono individuale e cronosquadre.

Sempre per quanto riguarda gli eritrei spesso alloggiati a Lucca e dintorni, è doveroso citare per concludere Natnael Berhane, ventiseienne di Asmara, ottimo scalatore e specialista delle gare a tappe già vincitore di un Giro della Turchia.

Stefano Fiori, da il Tirreno
Copyright © TBW
COMMENTI
ipocrisia
16 giugno 2017 16:46 siluro1946
Quanta enfasi nel decantare le gesta africane. Spero, poi, di non dover leggere i lamenti dei nazionalisti italici delle mancate vittorie al giro d'Italia ed in altre gare. Investiamo pure, tanto sono risorse.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mentre in tante Classiche si è arrivati ad una parità di premi in denaro tra la gara maschile e quella femminile, tanta differenza esiste invece tra il Tour de France maschile e quello femminile. Si tratta di 500.000 euro per...


Una storia centenaria ma anche contemporanea. Una storia di Giganti della Strada e di un Marziano che sta provando a riscrivere in buona grafia gran parte della storia del ciclismo. Ottavio e Tadej, Bottecchia e Pogacar, il muratore di San...


“La velocità è l’aristocrazia dei velodromi” scriveva il grande Rino Negri sulla Gazzetta dello Sport quando Antonio Maspes nella specialità vinceva titoli mondiali a ripetizione. Dopo anni di buio l’Italia torna ad alzare la testa e Mattia Predomo è una...


A Madrid non si sono lasciati sfuggire un’occasione ghiotta per sottolineare e celebrare dal punto di vista postale uno dei tre Grandi Giri del ciclismo, la Vuelta. Nata nel 1935, questa corsa rappresenta un vero e proprio evento sociale oltre...


Nel cuore del Veneto, lungo le colline che ospitano la celebre salita della Tisa, Filippo Pozzato porta avanti da quattro anni un progetto ambizioso che mira a ridefinire i confini dell’organizzazione delle corse ciclistiche in Italia. Alla guida della Veneto...


Grande spettacolo anche nella seconda giornata dei Gran Premi Internazionali di Fiorenzuola – 6 Giorni delle Rose Bianche, altra serata dedicata interamente agli Under 23, mentre da domani spazio agli Elite, uomini e donne, con anche gli olimpionici Simone e...


Tra le vittorie in carriera di Samuele Privitera il giovane atleta ligure morto nei giorni scorsi a seguito dell’incidente durante il Giro della Valle d’Aosta, anche il Giro della Media Lunigiana-Memorial Antonio Colò nel 2023, la gara juniores nazionale in...


È nato a Brest nel 1967 Jean-François Quénet, francese e, orgogliosamente bretone, ma di pari passo cittadino del mondo per vocazione e professione. Parliamo di una presenza giornalistica a tutto campo, costante e importante, seppure anche volutamente defilata, del...


Giacomo Serangeli si è aggiudicato la seconda prova del Giro dell’Aglianico del Vutlure per juniores con arrivo a Banzi. L’atleta del Team Vangi Il Pirata si è messo alle spalle il bielorusso Slesarenko e il costaricense Castro Castro con i...


Si è svolta aColle Umberto la cerimonia commemorativa in occasione dei 131 anni dalla nascita del Campione Ottavio Bottecchia. Il Team Ottavio Bottecchia, Pro Loco Colle Umberto, ANTEAS, Associazione Gemellaggio di Colle Umberto per la collaborazione all’iniziativa. Al centro della...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024