ISRAELE ORA SOGNA IL TOUR. «PRIMA UNA PACE DURATURA, POI OSPITEREMO IL MONDO»

NEWS | 03/11/2025 | 08:42
di Francesca Monzone

Sono ancora vive le immagini della Vuelta di Spagna e dei manifestanti pro Palestina e visto che lo sport unisce e non separa, lo Stato di Israele pensa di ospitare una partenza del Tour de France sulle sue strade. Dopo aver ospitato la partenza del Giro d'Italia nel 2018, Israele spera di fare altrettanto con la corsa più famosa del mondo


Questo sogno ipotetico è stato espresso da Dafna Lang, presidente della Federazione Ciclistica Israeliana. L'idea si sta facendo avanti con molta forza nella mente di Lang, ed è supportata dal miliardario israeliano-canadese Sylvan Adams. Adams è stato uno dei fondatori e uno dei proprietari della squadra Israel-Premier Tech ed è lui che, dopo le manifestazioni all’ultima Vuelta di Spagna, ha deciso di fare un passo indietro e di togliere il nome di Israele dalla sua squadra.


Adams ha sempre pensato che il ciclismo potesse essere un ponte per portare pace nel mondo e per questo la sua squadra è sempre stata composta da corridori di provenienti da diversi paesi e con diverse religioni. Nel 2018 fu proprio Sylvan Adams a finanziare parte della grande partenza della corsa rosa da Israele e oggi il suo desiderio è quello di vedere la Grande Boucle prendere il via da Israele. «Non posso dirvi ora che ci candideremo per ospitare la partenza del Tour de France o per organizzarlo, ma non smettiamo mai di sognare – ha  spiegato Lang -. Non posso parlare a nome di Sylvan Adams, ma credo che una volta raggiunta una pace stabile, realizzeremo molti progetti di altissimo livello, accogliendo il mondo. Siamo persone molto ottimiste; abbiamo già portato qui il Giro d'Italia. Tutto è possibile».

Grazie all'impulso decisivo di Adams, la corsa rosa è stato il primo Grande Giro a partire da fuori dall'Europa, con tre tappe sulle strade dello Stato ebraico, inclusa una cronometro di apertura a Gerusalemme: ora, pur partendo da molto lontano, si comincia a lavorare all'ipotesi di ospitare la Grand Depart del Tour.

In realtà la presidente Lang ha detto di non averne ancora parlato con il presidente dell'UCI David Lappartient. Nell'aprile 2024, in un'intervista al quotidiano La Voix sépharade, Adams aveva spiegato di essere in trattative con gli organizzatori del Tour de France, affinché seguissero l'esempio del Giro e che, la leggendaria corsa sarebbe potuta partire da Israele in un futuro molto vicino. Al riguardo vennero contattati i responsabili di Amaury Sport Organisation, che però preferirono non rilasciare dichiarazioni al riguardo.  

Una futura candidatura israeliana per ospitare la Grand Départ del Tour de France forse potrebbe esserci, ma tutto dipenderà necessariamente dal successo duraturo dell'accordo di cessate il fuoco firmato il 9 ottobre tra Israele e Hamas, prerequisito per l'attuazione delle varie fasi del piano di pace americano.


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COMMENTI
domanda
3 novembre 2025 09:53 PIZZACICLISTA
Ma questo é ciclismo? ......... ma per favore!!!!!!

Pace?
3 novembre 2025 12:07 LucaVi
Quella roba non può essere chiamata pace. Ogni giorno uccidono qualcuno, per non parlare della Cisgiordania dove è l'inferno.
E spero oggi non esca il fenomeno che cita gli ostaggi...

Ma perfavore!
3 novembre 2025 20:21 Ale1960
Ci mancherebbe anche questa!!! Cos'è un premio per tutto quello che hanno fatto?

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