
La bicicletta è la prima compagna di gioco e di strada, una pietra miliare nella crescita di quasi tutti i bambini del mondo. Aggiunge una nuova e fantastica dimensione al gioco, allo spazio, alle amicizie. Crescendo lo si dimentica e la bicicletta viene abbandonata per passare alla cultura del motore. Ma la bicicletta, qualunque essa sia, aiuta l’uomo. Lo aiuta a mantenersi in forma, a muoversi più velocemente, a essere più agile e dinamico con il corpo, l’anima e il cervello. La bicicletta è socialmente utile perché aiuta l’uomo. La bicicletta aiuta l’ambiente, non inquina.
Il Progetto “Gimondi Camp” è rivolto ai bambini e alle bambine dai 5 ai 12 anni. Risulta fondamentale l’interessamento dei genitori dei singoli partecipanti. Gli obiettivi sono molteplici e nobili: avvicinare bambini e bambine alla bicicletta; insegnare le regole, anche di convivenza, attraverso la disciplina dello sport. Insegnare le regole del Codice della Strada ai giovani utenti della bicicletta; promuovere l’uso regolare della bicicletta come mezzo di trasporto urbano da parte degli adolescenti che frequentano le scuole primarie; sensibilizzare i ragazzi all’uso della bicicletta per andare a scuola, e attraverso di loro coinvolgere anche le famiglie a contenere il ricorso all’auto per gli spostamenti.
IL GIMONDI PENSIERO
La bicicletta è un mezzo fondamentale per crescere, per prepararsi alla vita di ogni giorno, per mantenersi in salute. E per un’infinità di altre cose, riassunte proprio da Felice Gimondi in questo piccolo schema
PUNTO UNO. La bici fa crescere. È il mezzo che dà le prime sensazioni di libertà e di indipendenza: dico così perché penso al bambino e alla bambina che sulle loro biciclettine con le rotelline si staccano dalle mani delle mamme e dei papà e vanno avanti da soli. Da qui nasce anche il desiderio di conoscenza, di sapere cosa c’è oltre il limite di azione tracciato dai genitori. E, volendo, in bici, in cortile o per strada, si inscenano i primi confronti.
PUNTO DUE. La bici è preparazione alla vita. Chi pratica sport trova nello sport stesso una grande preparazione al futuro perché, si sa, il ciclismo è anche sport di squadra, ma è sempre il singolo a fare la differenza. Ed essere il numero uno è sempre più difficile.
PUNTO TRE. La bici è conoscenza degli altri. Cercando in bicicletta la differenza che ti fa diventare numero uno, di conseguenza impari a capire che nella vita ci sono e soprattutto ci devono stare i numeri due, i numeri tre, i numeri venti.
PUNTO QUATTRO. La bici è mantenersi in forma. Con l’avvento delle nuove tecnologie, il consumo psicologico imposto all’uomo è ogni giorno più importante, più pesante, mentre l’impegno fisico è sempre meno determinante. Da ciò nascono sia l’esigenza di un recupero psicologico, sia l’esigenza di svolgere attività motoria: che cosa c’è meglio della bicicletta?
PUNTO CINQUE. La bici è stimolo per smuovere i politici. Eh si, è troppo facile dire, adesso, che l’aria è inquinata e che c’è bisogno di piste ciclabili. Ma fino ad ora che cosa è stato fatto per aiutare la bicicletta a prevenire l’inquinamento?
IL PROGRAMMA
10 – 14 giugno ad Almenno San Salvatore (BG);
17 – 21 giugno a Bergamo
24 – 28 giugno a Capriate Vittoria Park (BG);
24 – 28 giugno Spazio Polaresco (BG) per ragazzi con disabilità;
2 – 6 settembre Spazio Polaresco (BG) per ragazzi con disabilità;
tutto le info su https://gimondicamp.it/
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