Malacarne, il futuro del ciclocross

| 05/01/2005 | 00:00
Suo padre Adriano lo ha cresciuto a fagioli e ciclismo, lui Davide, che di cognome fa Malacarne, di Lamon nel bellunese, patria del fagiolo, di fagioli ne ha mangiati tanti fino a divenire uno dei massimi interpreti di ciclocross, specialità delle due ruote tra le più dure. A diciassette anni Davide è il nuovo talento emergente del ciclopratismo nazionale che si inserisce nella scia di Renato Longo ed Enrico Franzoi, il passato e il presente di questo sport che con sei mondiali e tanti altri allori in due rappresentano la massima espressione di questa disciplina per il Veneto. Non è trevigiano come i due (Longo è di Vittorio Veneto, Franzoi di Mogliano) ma nella Marca il giovane bellunese è di casa militando nelle fila della Rinascita Ormelle. Se si chiede a Davide cosa gli piaccia di più del suo sport sicuramente risponderà senza esitazione: “sporcarmi nel fango, arrivare al traguardo irriconoscibile. Più fango avrò addosso più avrò faticato e mi sarò divertito”. È ancora giovane Davide ma è uno che ha le idee chiare, abbandonato l’istituto forestale di Feltre al primo anno perché a scuola più di tanto non gli piaceva andare, il giovane di Lamon si è dedicato totalmente al ciclocross. “I miei modelli sono Franzoi e Cunego, Sella e Pozzato per quanto riguarda il ciclismo su strada. Il mio obbiettivo è diventare professionista il prima possibile, sarebbe un bel regalo per i miei diciotto. In questo mi ispiro a Pozzato che passò tra i prof direttamente dalla categoria juniores”. Ma prima di affrontare Cunego e compagnia sulle strade del Giro il giovane Malacarne è atteso da un mese di gennaio di fuoco e fango. Sabato 8 gennaio il campionato italiano, subito dopo l’ultima prova di Coppa del Mondo di cui Davide è leader incontrastato, a fine mese, invece, a Wendel in Germania l’appuntamento è con il Mondiale. Il giovane di Lamon è uno che non si accontenta e a cui non piacciono i giri di parole: “ Punto a vincere tutte e tre le maglie”, dice. Alessandro Tomaselli
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