NON È “BLACK LIVES MATTER”, È LA SUPERBA SCONFITTA DI VAN DER POEL

GATTI&MISFATTI | 17/05/2022 | 18:19
di Cristiano Gatti

Bellissima, stupendissima, superbissima la vittoria. Ma siccome di quella parlano tutti con i dovuti superlativi, perchè davvero questo Girmay li merita con una volata iperbolica, almeno una volta sento il dovere di dedicare un mezzo chilo di superlativi alla sconfitta. Alla sconfitta e allo sconfitto, che non è esattamente un pisquano di bassa gamma: è un numero uno mondiale, è il signor Van Der Poel.


Ma diciamolo tranquilli e sereni, senza farci inibire dal politicamente corretto: per uno come Van Der Poel, essere battuto da Alaphilippe o da Van Aert può essere logico e accettabile, ma essere umiliato così, gettando la spugna dopo una rimonta spolmonata, con evidente gesto di resa e di sottomissione, essere umiliato così dal primo africano di colore a vincere una tappa in un grande Giro, sì, potrebbe risultare umanamente insopportabile.


Invece è tutto un altro film. Il battutissimo spende gli ultimi metri della corsa per fare il gesto del pollicione – su Tik-Tok e roba simile direbbero che mette un like -, e subito dopo il traguardo fa addirittura di più, va a prendersi tra le braccia il suo dominatore e lo stringe come una fidanzata all'aeroporto. Non perchè Girmay sia di colore, non perchè debba recitare un po' di “Black lives matter” a buon mercato: no, solo perchè davvero lo sente e lo crede, è un abbraccio di sottomissione e di riconoscimento incondizionati al più forte. Punto, senza attaccarsi a scuse e moviole, senza andarsene malmostoso snobbando il nemico.

Tecnicamente, il Var stavolta rivela soltanto uno sprint psichedelico, tra due uomini-jet, e il vincitore pure col turbo, altro che vittoria folkloristica e compassione terzomondista. Girmay stupisce il mondo non perchè sia africano, non perchè abbia una pelle un po' scura: stupisce perchè è maledettamente veloce. Se diventerà un campione assoluto e indiscutibile, lo vedremo nel tempo. Da come promette, mai dire Girmay (e con questa accetto il licenziamento in tronco).

Tornando a bomba. Qui Jesi: grandissima la vittoria, enorme la sconfitta. Nell'epoca d'oro delle invidie e degli odiatori, il Giro va controcorrente e ci dimostra nel modo più stravagante che un altro modo è possibile. A dirla tutta, Van Der Poel avrebbe pure qualche buon motivo per non sopportare più Girmay: questa zecca umana gli sta alle calcagna dal primo chilometri del Giro, gli corre addosso come un'ombra, capace che la notte se lo ritrovi nel letto perchè dobbiamo stare vicini vicini. Tattica di corsa persino elementare, quella di Girmay: incollarsi all'olandese e non staccarsi mai. Vinavil. In tutte le tappe lo stesso schema di gioco, per chilometri e chilometri, dall'Ungheria fino a Jesi. Per il Giro è sicuramente il duello più nobile e aristocratico messo in piedi fino a questo punto, diciamo pure un duello mondiale, senza che manchi nulla. Ma per Van Der Poel è anche una bella rottura di scatole. Se fosse della brutta risma degli odiatori, a Jesi non finirebbe così. Finirebbe nei modi che sappiamo, nei modi che vediamo tutti i giorni sul web e per strada, senza tante differenze di titoli e di toni.

E allora grande Girmay, grande Van Der Poel. Grazie Girmay, grazie Van Der Poel. Se c'è un bel modo di vendere bene il Giro e il ciclismo, avete trovato il migliore. Senza nemmeno tante chiacchiere retoriche a margine, del genere Girmay che la fa lunga con il riscatto di un continente negletto o Van Der Poel che se la tira per il bel gesto. La lezione non ha audio inutile e assordante: solo un'immagine e tutti a casa. Magari, eventualmente, un po' migliori. Almeno per un giorno.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Giornata da campione
17 maggio 2022 19:00 Carbonio67
Vero fuoriclasse, finalmente vincitore. P.s. lo slogan "BLACK LIVES MATTER" lasciamo stare, che qui non c'entra proprio nulla di nulla

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Senza ombra di dubbio, Egan Bernal è uno dei campioni più amati del ciclismo e quest’anno lo rivedremo al Giro d’Italia. Non è il favorito, anche se di giorno in giorno potrà migliorare e capire fin dove potrà arrivare. Grazie...


Monica Trinca Colonel è il nome nuovo del ciclismo femminile italiano: arrivata al professionismo solo l’anno scorso, la valtellinese della Liv Alula Jayco sta facendo i passi da gigante anche nel World Tour. Nel 2024 erano state le prove generali,...


Ci stanno facendo incuriosire, ci sanno stuzzicare e ingolosire, ci fanno arrovellare nell'attesa... Quelli di casa De Rosa ci stanno letteralmente prendendo per la gola e promettono che... per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it


Accessibilità e inclusione abbinati allo svago e allo sport: la Valchiavenna Gravel Escape, in programma il 10 e l'11 maggio, è molto più di una pedalata sulle strade sterrate della Valchiavenna, è una manifestazione solidale che unisce e invita alla...


Il ciclismo romagnolo ha perso il suo cantore per eccellenza: si è spento nella città di Trrinidad, a Cuba, dove viveva da qualche anno, il giornalista Bruno Achilli. Aveva 73 anni e anche con la scelta di volare a Cuba...


Siamo a metà del guado nell'edizione numero 31 del Bike Festival di Riva del Garda, "il primo festival del genere nato in Italia" ricorda orgogliosamente ai nostri microfoni Silvio Rigatti, titolare dell'Aktivhotel Santalucia e presidente dell'agenzia per il turismo Garda...


Sarà inaugurata questa mattina alle ore 11.30 la mostra “Eddy Merckx, gli ottant’anni di una leggenda” con il prestigioso patrocinio della UEC, a cura dell’architetto Carola Gentilini, Direttore del Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo e realizzata per festeggiare...


Un'intera città pronta ad accogliere ciclisti, appassionati e famiglie per un fine settimana all’insegna dello sport, della convivialità e delle due ruote. Oggi e domani Bergamo si trasforma nel cuore pulsante del ciclismo grazie alla BGY Airport Granfondo, l’evento che...


Dal 14 al 17 maggio torna l’ORLEN Nations Grand Prix, che schiererà i giovani talenti più promettenti del ciclismo internazionale. Giunta alla sua settima edizione, questa corsa riservata alla categoria Under 23 vedrà 25 squadre nazionali sfidarsi su quattro tappe...


Intensi raggi di luce. Come si vede nel logo dedicato all’edizione di quest’anno, attraversato da intensi raggi di sole, richiama il desiderio che la luce accompagni simbolicamente la 38ª Maratona dles Dolomites - Enel. Lüm – Luce: una...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024