REFERENDUM 2: È EQUILIBRIO TRA GIGANTI O TRA NANI?

GATTI&MISFATTI | 16/05/2022 | 13:39
di Cristiano Gatti

E' meglio mettere in mostra un solo quadro di Giotto o è meglio riempire una galleria con tanti quadri di tanti pittori diversi, magari non eccelsi?


E' meglio una cena con piatto unico, però sublime, o un'interminabile cena con duecento portate di livello mediocre?


E' meglio una sera con Monica Bellucci o tutta la vita con la De Filippi?

Gira e rigira, il Giro 2022 ci ha riportati lì, all'eterno dilemma che ciascuno risolve in proprio, secondo gusti, aspettative, aspirazioni personali. Chi preferisce la qualità, chi si gode la quantità. Nello specifico: proponendoci una volata a sei in vetta a una montagna seria e cattiva come il Blockhaus, tra l'altro dopo che tre di loro (Carapaz, Bardet, Landa) hanno provato ad andarsene, riuscendo solo a far rientrare i tre considerati ormai finiti (Almeida, Pozzovivo, Hindley) e facendosi addirittura battere allo sprint da uno di questi redivivi (Hindley), dopo un risultato simile, al quale dobbiamo aggiungere poi la classifica generale con i primi otto accatastati in 54'', ecco, lo stimolo immediato è avviare un nuovo referendum con un quesito più o meno come questo: è meglio un grande Giro che porti a galla un campione, anche a costo di arrivare all'inevitabile monotonia, o è meglio un Giro dell'equilibrio, che tenga tutti assieme nell'arco di pochi secondi, magari fino all'ultimo miglio?

Non è una domanda da ridere. E' una domanda eterna e irrisolvibile, perchè entrambe le risposte sono legittime e rispettabili. Dovendo rispondere, io scelgo il Giro del campione: gusto mio, estetica mia. A me piace vedere un fuoriclasse che fa cose impossibili a tutto il resto dell'umanità. Mi piace restare a bocca aperta, mi piace lo stupore davanti all'impossibile che diventa possibile. Mi piace quando nasce un grande personaggio che alimenti nel tempo un mito e una memoria incancellabili.

Detto questo, espresso il mio voto, comunque mi rendo conto che avere tutti i giorni una battaglia continua tra tanti nomi più o meno equivalenti ha comunque il suo bel fascino. Diverte ed emoziona. Tiene vivo l'interesse. Smuove il ristagno creato da un dominatore (a parte che poi vorrei capire dove stia tutta questa noia davanti alle monotone imprese dei Pantani o dei Pogacar).

Però, scegliendo questa seconda opzione – Giro equilibrato -, mi piacerebbe tanto che i tifosi mantenessero sempre un minimo di senso critico, rispondendo comunque a un'altra domanda fondamentale: quando c'è tanto equilibrio, è equilibrio tra giganti o tra nani?

Non è una differenza da poco. Roglic che perde il Tour nell'ultima crono da Pogacar è risultato che esce da equilibrio e incertezza fino alla fine, però è equilibrio tra giganti. Domando daccapo: quello del Blockhaus, quello della nuova classifica generale, è equilibrio tra giganti o equilibrio tra nani?

Se la risposta è “equilibrio comunque”, anche tra nanetti, a me pare che però crolli un po' tutta l'idea dello sport, cioè di cercare il meglio, perchè di fatto allora basta schierare un gruppo di bambinetti qualunque e vedere alla fine chi vince, senza tanto cercare in giro per il mondo nuovi talenti. Dico per paradosso, ma neanche tanto.

La cosa più bella resta comunque poterne discutere, anche nel modo più acceso, picchiando i pugni sul tavolo del bar Sport, con un bicchiere davanti. Prendere posizione, schierarsi, scegliere. In questo genere di referendum, la cosa più triste è starne fuori, evitare il voto, scansare i fastidi. Per spiegare chi e cosa intendo, trascrivo alla lettera l'esempio più sublime del non prendere posizione e fare sempre bella figura:

“Vuol dire che dopo 9 tappe ci sono, a mio parere, 5 corridori che vogliono e possono vincere il Giro. Nell'ordine: Carapaz, Bardet, Landa, Almeida, Hindley”.

Ma va?

Ps: il testo trascritto è la conclusione del commento di Davide Cassani sulla “Gazzetta dello sport”.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
A me
16 maggio 2022 14:28 lupin3
piace di piú cosí. Anche perche ad oggi solo Pogacar é superiore. Bernal é infortunato. Roglic versione 2022, Vingegaard, Vlasov, Caruso, Thomas, Pinot , Dani Martinez sarebbero altri nani probabilmente

Ottimi corridori
16 maggio 2022 15:19 GianEnri
Tra giganti e nani ci sono ottimi corridori che ieri hanno movimentato la gara. Mi chiedo cosa ci si aspetti ancora di più da questo ciclismo? Non vi ricordate quando Indurain con due crono frantumava tutti gli scalatori? E gli anni di Armstrong? A me piace così

io penso che...
16 maggio 2022 15:29 Fuga da lontano
Personalmente ritengo che le corse a tappe con un solo spartito suonato da un unico maestro e dalla sua orchestra (la squadra) non mi esaltano più di tanto, i giri di Armstrong, al netto di quello che è successo dopo, li trovavo poco stimolanti e quando vedevi il trenino US Postal con Hinchapie e gli altri che sfaldava il gruppo sapevi già come sarebbe andata a finire (com evidenzia @GianEnri).
Non ci ha emozionato Chiappucci che come risultati, al cospetto di Indurain, era un nano? a me moltissimo.
Secondo me non è questione di giganti o nani, possono eserci dei nani che creano e interpretano scenari meravigliosi e giganti che regalano poco pathos e poca emozione e comunque non credo che sia questione di uno degli altri è questione di come reciti.
@Lupin3, secondo me, ha analizzato perfettamente gli interpreti attuali delle corse a tappe, quali giganti abbiamo oltre a Pogacar? Forse, a questo giro, mancano alcuni dei giganti delle classiche come Van Aert, Alaphilippe, Evenepoel e qualche altro che una tappa come quella di Napoli l'avrebbero, probabilmente, trasformata in un'opera d'arte (o forse no), ma Carapaz, Bardet, Landa, Almeida, Hindley, Simon Yates, Carthy sono dei nani rispetto a Vlasov, Caruso, Thomas (l'attuale), Pinot, Vingegaard, Mas, Martinez, O'Connor, Haig, Adam Yates, Quintana... ?
Io credo di no.


tutto relativo
16 maggio 2022 17:14 maxlrose
meglio il giro 2021 (monologo nemmeno tanto entusiasmante di Bernal ) o quello 2020 di quei 3 che nessuno ricorda il nome ( vinto al fotofinish da quello che nessuno a piu visto correre e vincere...) ? Forse meglio questo ,almeno da campioni (?) come Carapaz ,landa Yates qualcosa ci si può sempre aspettare ....
P.S. giganti nel panorama mondiale ne vedo solo 1 oggi.
spero domani 2 (bernal)
mi auguri dopo domani 3 (evanepoel)

io non ho dubbi
16 maggio 2022 17:45 alerossi
per me meglio questo giro che quello dell'anno scorso. più equilibrate sono le corse, più aumenta l'attesa di vedere una nuova tappa. lo scorso anno dopo montalcino si sapeva già come sarebbe andato a finire (con martinez a trascinare sulle salite bernal come froome fece con wiggins) e non c'era curiosità per le tappe successive.

Quesito
16 maggio 2022 19:19 fido113
Meglio cosi senza dubbio e poi per quanto riguarda il dilemma tra Giganti o nani voglio richiamare all'intervista a Pozzovivo dopo l'arrivo: il ciclismo continua ad evolversi verso l'alto, prima le salite non si affrontavano a questa velocità. Noi parliamo lui c'era.

Attendeismo...
17 maggio 2022 09:39 Ale1960
Il problema per me,non è la qualità dei corridori,ma questo attendismo esagerato,la mancanza di attacchi, il controllare la corsa... Questo non crea spettacolo, perché sinceramente,fino ad ora lo spettacolo, l'ho visto solo negli splendidi paesaggi italiani!

ok
17 maggio 2022 17:24 Leonk80
Per una volta sottoscrivo quasi tutti i commenti di sopra. Ad oggi solo Pogacar e Roglic e forse Bernal sono un gradino sopra tutti. Gli altri sono molto vicini tra loro. Ma per ora c'è stata una sola salita dura. Aspettiamo almeno la seconda salita prima di essere definitivi. Se poi alla fine i distacchi saranno questi ne riparliamo.
Certo quel giro (ora non ricordo quale) che si è deciso quasi con gli abbuoni è stato imbarazzante, infatti dopo li hanno ridotti/eliminati.
ps. dare del nano a pozzovivo è bodyshaming :) !!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Con una splendida azione nelle battute conclusive Isaac Del Toro ha vinto la prima tappa della Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo, da Cangas del Narcea a Pola de Lena di 179 chilometri. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha...


Non è esagerato definire la Toscana in cima al mondo, non per i risultati degli atleti quanto in campo organizzativo. Non solo per la partenza del Tour de France da Firenze del 29 giugno, ma anche per le tante altre...


Il 23enne  Frank van den Broek è il nuovo padrone del Presidential Cycling Tour of Türkiye, arriva dai Paesi Bassi e vincendo la tappa regina della corsa si è portato al comando della classifica generale con soli 4” di vantaggio...


Con tanto di arrivo spettacolare e inchino di ringraziamento al pubblico, Alexis Guérin (Philippe Wagner-Bazin) ha vinto per distacco la seconda tappa del Tour de Bretagne, la Milizac-Guipronvel - Pontivy di 206, 2 km. Alle sue spalle nell'ordine Tibor Del...


La DSM firmenich PostNL continua a dominare il Presidential Cycling Tour of Türkiye e arriva a quota quattro vittorie in questa edizione: la sesta tappa, la tappa regina da Kuşadası a Manisa (Spil Dağı) di 160.1 km, ha visto il successo...


L’ufficialità è arrivata poco fa: la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi da domenica affronterà la Vuelta España Femenina con una formazione a “trazione italiana”. A guidare il quartetto di nostre connazionali nelle otto tappe in programma sarà Nadia Quagliotto che,...


  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai passi e alle salite più dure. In questo modello LOOK inserisce alta tecnologia...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi