
Sul traguardo un pugno sul manubrio per sfogare la rabbia, poi la gioia per l'annuncio di Radio Tour che gli assegna la vittoria, quindi il sorriso che scompare quando arriva la notizia che per lui all'Amstel c'è il secondo posto e non la vittoria.
Una domenica pomeriggio sulle montagne russe, quella di Benoit Cosnefroy che però ritrova presto il sorriso e lo sfodera prima sul podio e poi sul pullman della Ag2r Citroën con i compagni di squadra: «Sono uno che riesce velocemente a relativizzare tutte le cose, quindi sono contento di questo secondo posto, anche se ovviamente avrei preferito vincere in volata contro Kwiatkowski. Ieri Michal è stato più veloce di me, sono arrivato ad un passo dal vincere l'Amstel, ma io e la mia squadra possiamo essere orgogliosi di questo podio. È bello correre davanti e lottare per vincere e questo era l'obiettivo, mi sentivo bene e penso di essere stato tra i più forti in gara. Nel finale è vero che sono stato quello che ha lavorato di più, ci siamo dati dei cambi ma Kwiato aveva dietro Pidcock, era normale che tirasse un po' meno, mentre la mia sla carta era quella di davanti il più possibile. Nel ciclismo perdiamo molto spesso, sicuramente ho perso ieri, ma mi sono davvero divertito all'Amstel, in uno scenario di gara fantastico».
E ancora: «Se dovessi piangere per un podio all'Amstel, sarebbe meglio smettere con il ciclismo. Sono stato enormemente felice quando mi è stato annunciato che ero il vincitore, ma come detto ho girato subito pagina. Rimangono tre gare delle Ardenne e ho fatto vedere quel che valgo, spero solo di continuare così e sono sicuro che presto gioirò peruna vittoria».
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