GATTI&MISFATTI. ERIKSEN E COLBRELLI, DUE STORIE DI PARI DIGNITA'

NEWS | 28/03/2022 | 17:49
di Cristiano Gatti

Ma che strane giornate stiamo osservando, e per piacere lasciamo fuori per un attimo le guerre e le pandemie. Nell'ultimo weekend abbiamo visto Eriksen tornare nella nazionale danese e segnare un gol dopo due minuti, a nove mesi appena dal buio calato sulla sua vita in una partita dell'Europeo. Incredibile, come una fiaba inverosimile, trama e finale buoni per mandare a letto tranquilli i bambini cinquenni. Eppure fiaba reale così superbamente compiuta.


In contemporanea, Sonny Colbrelli conosce lo stesso buio dopo una volata in Spagna, anch'egli viene fatto nascere una seconda volta dall'angelo di turno, disteso su una strada, e adesso vive tra le angosce e le speranze di Eriksen, come curarsi, se tornare in bici, coltivando il sogno segreto di uno stesso finale, magari non proprio primo nel Velodromo di Roubaix, comunque primo in qualche gara da qualche parte. O primo anche solo a un raduno di partenza.


Sono storie parallele che parlano di cuore, ma in un modo tutto particolare, per niente convenzionale. Il cuore è sempre essenziale nelle vicende di sport. C'è il cuore non-organo che evochiamo in mille modi e in tutte le salse, perchè davvero la passione è pura faccenda di cuore, di quel cuore indefinibile e immateriale che batte dentro di noi: è la passione del cuore che muove il primo dei campioni come l'ultimo dei tifosi. Ma le stesse imprese, lo stesso lavoro quotidiano, le stesse sfide di tutte le gare pretendono sempre - come ci piace dire - un grande cuore. Senza cuore, quel cuore, nessun talento arriva da nessuna parte.

E poi oltre al cuore non-organo c'è il cuore vero, motore primario ed essenziale di qualunque esercizio fisico, organo sovrano delle prestazioni migliori e alla rovescia anche delle peggiori.

Ad Eriksen e a Colbrelli non è mai entrato in avaria il cuore immaginario, di quello ne hanno da vendere, più ancora Sonny, che scegliendo il ciclismo ha scelto la disciplina in cui davvero ne serve di più, perchè si finisce dopo tutto per adorare la fatica, ma ad entrambi è toccato il tradimento del cuore muscolo, del cuore organo, con tanto di vera e propria morte personale, almeno per pochi secondi.

Eriksen è ripartito da dov'era rimasto, raddoppiando con un gol la gioia del suo cuore non-organo, dato che non c'è come rinascere per gustare il doppio o il triplo le cose principali della propria vita. Colbrelli è ancora nel limbo dell'attesa, senza sapere ancora da dove ripartirà, come ripartirà. Iniziando da dov'era rimasto, oppure in un luogo e in un modo completamente diversi. Anche per lui, però, vale sopra qualunque cosa questo fatto già di per sé miracoloso, e cioè comunque ripartire.

Si è detto che la storia di Eriksen ha avuto più titoli e più clamori di quella del nostro Colbrelli, perché il danese è un calciatore e l'italiano è un ciclista. Un po' di sano vittimismo ci sta, da parte nostra. Ma sinceramente credo e temo che abbia prevalso il peso degli avvenimenti, il contesto pubblico, dei due drammi: Eriksen in un campionato Europeo, dentro a uno stadio, davanti ai milioni di telespettatori, Colbrelli in una corsa minore, lontano dal grande pubblico. E a quel punto, c'è poco da negare, per la maggioranza dei giornalisti scatta in automatico la regola più scontata: tanta audience tanto spazio, poca audience meno spazio. Come se le storie fossero diverse. Come se il significato fosse diverso.

Eppure non c'è valutazione giornalistica, nessuna legge dello spettacolo, che possa giustificare due pesi e due misure: Eriksen e Colbrelli, Colbrelli e Eriksen, sono uniti con pari dignità in una prova comunque di sofferenza estrema e di rinascita meravigliosa. Restano co-protagonisti, al cinquanta e cinquanta, delle più grandi storie sportive di questo 2022. La gente vera lo coglie, senza trucchi e senza inganni. Non ce n'è bisogno. Nessuna differenza, nemmeno se il finale sarà diverso, nel cuore sensibile di chi ha cuore davvero.

 

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COMMENTI
da Sportivo...
28 marzo 2022 18:27 Fra74
..."e per piacere NON lasciamo fuori per un attimo le guerre", mi sarei aspettato una Sua presa di posizione sul DELICATISSIMO caso che riguarda la oramai nota vicenda del team GAZPROM ove militano molti sportivi, ciclisti italiani e non solo: 21 per la precisione. Per non escludere nemmeno l'intero staff. Ripeto, situazione molto complicata e DELICATA, ma almeno un Suo spunto di riflessione al fine di instaurare un DIALOGO o magari, mobilitare, l'opionione pubblica ed i vari rappresentati delle Istituzioni/Federazioni.
Queste persone si ritroveranno senza nulla, in particolar modo i vari ciclisti, forse, potranno pure non trovare più un lavoro ciclistico.
Una RIFLESSIONE sarebbe stata gradita.
Francesco Conti - Jesi (AN).

Insultare
28 marzo 2022 19:41 CarloBike
Inutile scrivere a profusione, quando poi si insulta chi commenta un voto o dice la sua. Gatti, lo dico per lei...ci ha fatto una magra figura

Colbrelli
28 marzo 2022 19:42 carrera39
Bellissimo articolo, scritto veramente se si può dire con il cuore. Speriamo
che la scelta di Colbrelli sia quella giusta.

Gatti
28 marzo 2022 19:45 Albertone
Lei potra' scrivere tutto cio' che vuole, ma un suo articolo non lo leggero' piu'. Gli insulti a chi commenta, restano. La sua rubrica puo' chiudere, se e' x me. E ogni volta che scrivera' , io commentero' cosi. Con un nick anonimo

Articolo confuso
28 marzo 2022 19:54 Thedoctorbike
Tanti temi tirati in ballo. Per cosa poi ? Commento, nella speranza di non venire insultato 👎

Ma cosa c'entra ???
28 marzo 2022 20:00 Arrivo1991
Lei parla di 2 casi simili, facendo un paragone impossibile. Ma per cortesia !!! Ed il bello che se si commenta, se la prende pure. Saluti da Paolo

cosa centra GAZPROM...
28 marzo 2022 20:00 Notorious
Pur di rompere le palle agli editorialisti, soprattutto in questo caso il cui tema è ancor più "delicato" (termine che avrà ripetuto allo sfinimento in queste 10 righe sopra) e centrato nel mondo ciclismo, 2 vicende simili ad incoraggiare Colbrelli che le sta provando tutte per avere un barlume di speranza affinché possa continuare la sua professione.

come sparare sulla croce rossa ....
28 marzo 2022 20:40 maxlrose
oramai sembra che come la fà,signor Gatti,la sbaglia...
e non centra nulla che su un editoriale che parla di salute ,paure e poche certezze alcuni ci vogliano trovare dinamiche politiche bellicose,economiche e sociali. Vada avanti col suo lavoro( a volte ottimo,altre un pò meno) anche se due righe di scuse un pò a tutti i lettori ci stavano...

Dignita'
28 marzo 2022 21:27 Angliru
Lei che cita la dignita', si e' riletto i suoi insulti fatti ad un utente che commentava Stagi ? Penso proprio di no. Se si vuole fare il ruolo del buon consigliere, bisogna essere credibili. Sempre, e non a corrente alternata

Pari dignità
28 marzo 2022 21:31 titanium79
Pari dignità si, ma anche il rispetto per chi commenta.

Mi spiace
29 marzo 2022 12:26 ghisallo34
Mi spiace, ma lei e' fuori luogo citando la dignita'. Non ho mai letto un articolo dove si insulta chi commenta. E sa benissimo di averla fatta grossa.

Querelle noiosa
29 marzo 2022 16:49 Leonk80
Ok ma non facciamo i finti tonti, prima di quel commento incriminato, ci sono stati decine di commenti di un livello da asilo nido, anche di altri utenti. Se uno sotto ogni articolo fa sempre lo stesso commento del tipo "non mi piace come scrive" o "ha scritto un articolo per dire banalità" senza un minimo di motivazione, alla fine alla decima volta uno può anche sbroccare. Diciamo che la maleducazione c'è stata anche da parte di qualche utente per essere intelletualmente onesti.
Penso che chi si sente toccato per quell'articolo di insulti abbia un minimo di coda di paglia, chi fa commenti idioti lo sa e spesso lo fa apposta o è un troll.
Poi penso anch'io che abbia esagerato ma se sotto ogni articolo dobbiamo commentare di Gatti e non dell'articolo possono anche chiudere i commenti.
E comunque ricordo che tutto quello leggiamo qui è gratis. Se non piace basta non leggerlo, non c'è bisogno di annunciarlo, sopratutto più volte!

rimedi peggio dei mali
29 marzo 2022 20:54 maxlrose
E comunque ricordo che tutto quello leggiamo qui è gratis. Se non piace basta non leggerlo.....complimenti Leonk 80,sei tutto quello che un uomo libero e pensante non dovrebbe mai essere.

@ leonk80
29 marzo 2022 22:33 Arrivo1991
Forse non hai ne' ben letto ne' capito. Ti consiglio di andarti a rileggere gli insulti fatti, a fronte di un commento su un articolo di stagi. Ovvero, stai difendendo l'indifendibile. E se uno scrive male, se mi permetti, posso dirglielo anche 1 miliardo di volte. Sbrocca ? Peggio per lui, forse e' ora che corregge il tiro e abbassa le ali. Senza noi lettori, la baracca chiude. Hai capito meglio ? Spero per te di si, perche' ricordati che al prossimo tuo commento malgiudicato, magari insultano te. Poi ne riparliamo....

X Leonk80
30 marzo 2022 10:57 Albertone
Vatti a rivedere il tutto. Nessuno ha scritto commenti stupidi ne tantomeno insulti nelle pagelle di Stagi. Ora, se uno che commenta un articolo , viene poi poi insultato da un altro giornalista ( NEMMENO FOSSE STATO CHIAMATO IN CAUSA ! ) , ti sembra ci sia qualcosa " quantomeno" che suona strano ? E' come se io assisto ad un dibattito tra 2 persone, ed intervengo da terzo ad insultare uno dei due. Se per te e' , tutto ok, va bene cosi. A me non e' piaciuto, e visto che non sono state nemmeno fatte le scuse, cio' significa aver perso rispetto di chi commenta. Saluti

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