VUELTA. I CORRIDORI PROTESTANO, I GIUDICI RIGUARDANO MA LA CLASSIFICA NON CAMBIA

VUELTA | 31/10/2020 | 20:07
di Francesca Monzone

I ciclisti protestano e manifestano, minacciando di non far partire le corse e questa, ormai sembra diventata un’abitudine. Al Giro d’Italia c’era stata la polemica per la diciannovesima tappa, considerata troppo lunga, mentre in Spagna i corridori hanno protestato per l’assegnazione dei secondi d’abbuono.


I corridori, guidati dall’Ineos Grenadiers e da Chris Froome, avevano espresso il loro disappunto ai giudici dell’UCI per l’assegnazione dei bonus relativi alla decima frazione, quella di ieri. A causa di questi 3 secondi bonus, Richard Carapaz aveva perso la maglia di leader a favore di Roglic e Carthy, quarto ne aveva persi 10”.


I corridori comunque sono partiti verso l’Alto de la Farrapona, con la promessa da parte dei giudici UCI di rivedere l’arrivo di tappa e di considerare se ci fossero stati davvero i presupposti per assegnare i 3” di bonus. Il dubbio sorge dall’interpretazione del finale della tappa, ovvero se era da considerarsi un arrivo con sprint oppure no.

I più inferociti su questo argomento sono stati gli uomini Ineos ma anche Juanma Garate, direttore della Education First, che ieri ha presentato una protesta ufficiale contro i commissari UCI perché il loro corridore Hugh Cartthy ha perso 10 secondi, è stato della partita.

Ma allora questi dubbi e i famosi 3” da dove nascono e come vengono calcolati? La risposta è nell’ultimo chilometro e mezzo che ha portato la decima tappa sul traguardo di Suances, con un arrivo in salita al 5,9%. Un arrivo soggetto al regolamento UCI che stabilisce che in una tappa che termina con sprint di gruppo, vengono conteggiate le differenze di tempo se c'è un distacco di tre secondi o più tra i gruppi che arrivano al traguardo.

La tappa odierna è partita, i Commissari UCI si sono riuniti e hanno emesso il loro verdetto prima dell’arrivo dei corridori sul traguardo dell’undicesima frazione. Attraverso un comunicato ufficiale, l’Unione Ciclistica Internazionale ha spiegato che inizialmente la decima tappa era stata identificata come arrivo con sprint, ma vista la pendenza finale e l’assenza dello sprint, la decisione è stata presa seguendo l’articolo 1.2.017 che consente al presidente del Collegio dei Commissari Sportivi di attuare eventuali eccezioni. Pertanto le classifiche di tappa e la classifica generale non sono state modificate così come invece richiesto dai corridori.

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COMMENTI
ineos
31 ottobre 2020 22:30 alerossi
voleva che si giudicasse arrivo in salita o in volata? non ho ancora capito come vogliono giudicarlo

CREDIBILITA'
31 ottobre 2020 23:32 a01500
Ma è possibile cambiare le regole a fatto avvenuto? Ma che credibilità hanno le autorità ciclistiche? La giuria e le altre autorità sapevano che l'arrivo sarebbe stato su una rampa al 5,9% da un anno, da quando è stata presentata la Vuelta, poi ci sarà un Garibaldi. Non lo guardano? Ma chi sono? Ciechi?

Ciclismo
1 novembre 2020 09:46 9colli
Purtroppo mi pare che il Ciclismo di Oggi sia allo Sfascio........

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