BRACCIO DI FERRO BACH vs SPADAFORA SUL FUTURO DEL CONI

POLITICA | 27/09/2020 | 17:16
di tuttobiciweb

Il mondiale di Imola diventa il teatro per uno scontro politico che vede l’Italia dello Sport al cenro del contendere. Da una parte il presidente del Cio Thomas Bach, dall’altra il ministro dello sport Vincenzo Spadafora protagonisti di un botta e risposta carico di polemiche.


Ad aprire le ostilità il presidente del Cio Bach: «Siamo molto preoccupati per la situazione del Coni e il suo funzionamento secondo la nuova Riforma chiesta dalla politica. Un Comitato olimpico che non funziona e non è indipendente, non rispetta la Carta Olimpica. Avevo un meeting in programma il 15 ottobre con il ministro dello Sport, Spadafora, ma francamente in questo momento non vedo le condizioni per fare questo incontro. A inizio mese avevamo scritto una lettera al Ministero dello Sport esprimendo la nostra preoccupazione ma non abbiamo avuto risposte».


Chiara anche la seconda parte del discorso: « Le sanzioni? Sono contenute nella crta olimpica». Il che significa che il nostro comitato olimpico rischia la sospensione, quindi di presentarsi a Tokyo 2021 senza inno e senza bandiera, con delle ripercussioni sull’Olimpiade invernale di Milano-Cortina 2026.
«Il segretario generale del Coni ha bisogno di essere messo in condizione di lavorare nel pieno delle sue funzioni. Ora invece il segretario generale è soggetto alle istruzioni di società esterne al Coni. Anche il marketing impatta sui cerchi olimpici e non può dipendere da società esterne».

Accanto a lui il presidente del CONI Giovanni Malagò che aggiunge: «Il presidente Bach non ha detto nulla di quanto noi addetti ai lavori sappiamo da tempo. Il mondo dello sport mondiale ci ha dato fiducia assegnandoci le Olimpiadi invernali. E il Coni è tra i primi firmatari del contratto olimpico. Domani partirà una nuova lettera del Coni al ministro Spadafora per cercare una soluzione».

Poche ore dopo arriva la replica del ministro Spadafora: «Bach sta in modo inusuale e poco istituzionale parlando di una bozza di legge che francamente stento a credere che abbia personalmente letto. Se invece davvero così fosse, indichi con chiarezza assoluta in quali punti la bozza non rispetta la Carta Olimpica, oppure eviti di trascinare il Cio in un dibattito davvero poco edificante per una istituzione così importante. Il Testo Unico invece, come puntualmente scritto nella lettera che è stata inviata al Cio nelle scorse settimane, affronta e risolve positivamente proprio alcune delle questioni sollevate da Bach. È ridicolo sostenere che la riforma possa incidere sulla preparazione degli atleti italiani e sulle loro possibilità di vittoria a Tokyo, una frase che offende l’Italia e i suoi grandi atleti. Chiederò conto a Bach di queste sue parole e di tutte le sue dichiarazioni in una lettera che gli invierò domani stesso. Intanto lo tranquillizzo sui preparativi di Milano -Cortina 2026 che procedono bene come potranno confermargli sia il Presidente del Coni che il Presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, che del resto sono la stessa persona: forse potrebbe in questo caso ravvisarvi qualche forma di conflitto di interesse, anche alla luce di notizie emerse oggi dagli organi di stampa».

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COMMENTI
Sui temi
27 settembre 2020 18:49 canepari
di politica sportiva sono abbastanza “Komeinista”. Farei a meno del CIO, del CONI, delle federazioni, dei ministri delle sport, di tutti i colletti bianchi e del circo di “nani e ballerine”che speculano, vivono e si arricchiscono alle spalle dei ragazzi che fanno sport. Farei ameno anche di tanta burocrazia e informatizzazione…e darei meno potere agli sponsor e ai cosiddetti “procuratori”. Scusate…devo interrompere qui; adesso stanno venendo a prendermi con l’ambulanza per un ricovero obbligato. A presto.

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